Pd: Vendola è prigioniero di un dovere, Bersani: “Non è il momento”

Nichi Vendola non perde occasione per ribadire la necessità che il Partito Democratico si confronti con i citadini al fine di individuare un percorso politico che possa realmente rappresentare una alternativa alla destra. Dopo aver annunciato pubblicamente la propria candidatura a guidare il Pd, il Presidente della Regione Puglia conferma oggi – da Bertinoro, dove partecipa alla scuola di politica promossa da ‘Democratica’, fondazione presieduta da Walter Veltroni – l’intento di far scegliere al popolo democratico se il suo nome rappresenti o meno una valida carta da spendere.

In barba alle molteplici dichiarazioni di cui, nei giorni scorsi, si sono resi protagonisti illustri esponenti del Pd (tra tutti, il segretario Pier Luigi Bersani) e che sono di fatto uno stop agli intenti vendoliani. Già mobilitati gli aderenti della Fabbrica che raccoglie i simpatizzanti del referente di Sinistra e Libertà (a cui le primarie, in Puglia, hanno già regalato grosse soddisfazioni) che rimarca:

Casini ai giovani UdC: “E’ il tempo dell’unità di Governo”

A Jesolo, provincia di Venezia, si è chiusa oggi la scuola di formazione per i giovani Udc con intervento finale del leader del partito Pier Ferdinando Casini il quale, nello stimolare i giovani a intraprendere con passione la volontà di prestare servizio politico per il Paese, ha ribadito come, all’Italia odierna, serva un Governo di unità nazionale che consenta di garantire un armistizio tra le forze di maggioranza e opposizione e che al contempo sappia portare avanti manovre impopolari ma necessarie per risollevare i destini (soprattutto economici) della penisola: “I provvedimenti impopolari che servono al Paese non si riescono a fare perché chi governa ha paura di perdere le prossime elezioni. Allora c’è la necessità di un governo di unità nazionale che abbia un’agenda dolorosa, che affronti le questioni vere di questo Paese e anche di armistizio fra le grandi forze che sono in campo“.

Tremonti: “Il Governo Berlusconi è forte: nessun esecutivo tecnico nè larghe intese”

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Giulio Temonti intervistato da La Repubblica in un periodo nel quale non sembra difficile avere domande da porre al Ministro dell’Economia. La Finanziaria in fase di approvazione, certo, ma anche l’inchiesta sulla cosiddetta P3 e le difficoltà che sta incontrando la maggioranza parlamentare nel conservare coesione. I finiani sono un problema tutto interno al PdL ma rischiano – Bocchino, Fini e compagnia – di tenere in scacco l’intero Governo nazionale che pure – quello sì – mostra compattezza e unità di intenti. Per Tremonti, tuttavia, non vi sono alternative a Berlusconi: nessun passaggio a un esecutivo “tecnico” nè a larghe intese. “Il governo Berlusconi è forte, e non esistono alternative credibili. Né governi tecnici, né larghe intese. Sono fuori dalla storia, e l’Europa non approverebbe“. A dare man forte alle parole del Presidente del Consiglio – per il quale l’attuale maggioranza arriverà alla fine della legislatura – il sostegno di un uomo – quale è Tremonti – apprezzato anche da molti esponenti dell’opposizione che lo vedrebbero bene a capo di un Governo di transizione. Laddove quello attuale dovesse cadere.

Eluana Englaro, il padre: “Non ho rimorsi”

EnglaroNello scorso anno, in Italia, si è dibattuto molto sulla morte Eluana Englaro, la donna che per 17 anni ha vissuto in uno stato vegetativo, in seguito a un incidente stradale nel 1992. Il decesso è avvenuto dopo che il padre della donna, Beppino Englaro, ha chiesto e ottenuto la sospensione della terapia.

A un anno di distanza, intervistato da La Stampa, il signor Englaro torna a parlare: “Non ho rimorsi se esiste un Dio gli spiegherò che ho agito secondo la coscienza che lui mi ha dato”. Il dramma di un padre, che ribadisce: “Lottare per una legge decente che consenta ai cittadini di poter decidere per loro stessi. Il tormento più grande è essere costretto a scegliere per chi ami”. Sul testamento biologico Beppino dice:

Lo Stato non può pretendere che anche chi crede nella scienza sia costretto ad aspettare un miracolo. Non mi chiedo come sto da anni ma non conta come sto io: bisogna arrivare a una legge che tuteli tutti. Per mesi non ho messo la foto sulla tomba di Eluana: non volevo che diventasse la meta di frotte di curiosi e sconosciuti.

Brunetta: “500 euro ai giovani. Meno pensioni agli anziani”

brunettaE’ un Paese di ipocriti, da sempre si sa che l’Italia spende troppo per le pensioni e troppo poco per i giovani”. Lo dice Renato Brunetta, titolare della Funzione Pubblica, intervistato da Maurizo Belpietro nella trasmissione “Mattino 5“. Riguardo la proposta di dare 500 euro al mese ai giovani che escono di casa, sottraendoli dalle pensioni degli anziani, Brunetta afferma:

Ai giovani non si dà niente e non intendo in termini di salario, ma di borse di studio, aiuto per la casa, prestiti di onore e così via, contrariamente a quello che invece succede in Europa. Da sempre si dice che c’è una relazione tra queste due cose e cioè che diamo troppo ai padri e troppo poco ai figli.

Si parla di patto generazionale soprattutto a sinistra. E poi, quando un signore, io, che queste cose le conosce, sollecita, fuori dall’ipocrisia, a spendere meno per il cattivo welfare. Me ne hanno dette di tutti i colori, ma io credo che occorra parlare dei problemi che questo Paese ha, dei problemi veri, dei difetti.

Per carità senza voler fare paura a nessuno. Non togliamo le pensioni ai vecchietti per darle ai ragazzi che magari le usano male, ma occorre fare una riflessione su noi stessi, sulla nostra organizzazione sociale, del lavoro, del welfare, perchè, se non la facciamo, poi è inutile che ci lagnamo del fatto che i figli stanno casa fino a 30 anni e oltre perchè questo dipende dall’egoismo dei padri”.

Riabilitazione Craxi, De Mita: “Era parte di un sistema”

CraxiBettino Craxi. Uomo politico molto discusso della Prima Repubblica. Uomo molto discusso anche nella Seconda, perché a dieci anni dalla morte la vicenda umana e politica dell’ex presidente del Consiglio socialista è ancora al centro del dibattito. Ciriaco De Mita, in un’intervista al Corriere della Sera, si dice favorevole alla proposta di intitolare una strada a Craxi, con cui ha avuto “momenti conflittuali” e definisce “una brava persona”:

È sbagliato leggere l’esperienza dell’uomo politico Craxi come quella di un criminale latitante. Deve essere riconosciuto come un protagonista della nostra storia politica. Non è stato una comparsa, aveva in testa un progetto. La lettura giustizialista è sbagliata. Se uno sottrae risorse è reato, invece il sistema, se è sistema, non si condanna.

Frattini: “Body scanner sono lo strumento più sicuro”

frattiniIl rischio attentati ha fatto scattare l’allarme sicurezza in Italia. Il ministro degli Esteri, Franco Frattini, intervistato da Radio 24, si è espresso favorevolmente all’utilizzo dei body scanner negli aeroporti: “Sono lo strumento più sicuro” per “impedire che un terrorista inghiotta una capsula piena di esplosivo e diventi un uomo bomba”, cosa che “un metal detector non può vedere”.

I body scanner portano con sé il problema della privacy, che secondo il capo della diplomazia italiana “è un diritto assoluto ed inviolabile”. Frattini, però, ha affermato che i passeggeri devono fare questo “sacrificio” perché i body scanner proteggono “il diritto alla sicurezza, che è precondizione di tutte le libertà”.

Italia dei valori, Carra: “Pd si liberi di Di Pietro”

italia_dei_valoriItalia dei valori. Il partito di Antonio Di Pietro continua a essere uno dei più dibattuti della politica italiana. Con l’Idv bisogna “mettere le carte in tavola. La prima riforma che il Pd deve fare è liberarsi di Di Pietro”. E’ quanto afferma il parlamentare democratico Enzo Carra in un’intervista al “Quotidiano Nazionale”. Secondo Carra per “salvaguardare l’alleanza con Di Pietro, rischiamo di non acquisire quella con i centristi, finendo così in una posizione minoritaria che potrebbe durare a lungo”.

Gli fa eco il portavoce del Pdl, Daniele Capezzone:

Il Pdl è determinato a dialogare con il Pd, ma c’è da temere che ogni giorno che il Pd trascorre in alleanza con Di Pietro sia un giorno perso per un confronto utile. Ormai è chiaro a tutti: per un verso la sfida interna Di Pietro-De Magistris e per altro verso l’approssimarsi delle elezioni regionali, porta l’Idv a una vera e propria escalation di insulti contro tutto e tutti, senza neppure risparmiare il Capo dello Stato. È difficile non fare i conti con una simile realtà.

De Magistris: “Lodo? Una provocazione. Berlusconi va sconfitto politicamente”

De MagistrisSarà che da un po’ frequento l’Europa, ma questo Paese sta perdendo l’umorismo. Il mio era un pezzo scritto su un blog e va letto per quello che è”. L’ha detto Luigi de Magistris, eurodeputato dell’Idv, a “24 Mattino” su Radio 24, commentando il suo Lodo lanciato qualche giorno fa (“Berlusconi vada in esilio in cambio dell’impunità giudiziaria”). De Magistris, poi, riattacca il premier e non risparmia neanche il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano:

Io sono convinto che Berlusconi vada sconfitto politicamente. Volevo anche smitizzare il Lodo, è una provocazione di questo tipo. Se vogliamo pensare che l’Italia è caduta nel basso impero e quindi c’è un sultano che sta stravolgendo la democrazia, allora l’esilio potrebbe essere una conseguenza, ma si può anche intendere come una scelta addirittura vantaggiosa per Berlusconi. Perchè rispetto agli altri cittadini che si fanno fare i processi, lui fa leggi per non subire conseguenze giuridiche. Io ho molto rispetto di chi ha votato Berlusconi.

Mafia, Berlusconi: “La vogliamo sconfiggere nella legistratuta in corso”

BerlusconiLa mafia è un fenomeno patologico che noi vogliamo sconfiggere definitivamente negli anni che restano di questa legislatura”. L’ha detto Silvio Berlusconi, in collegamento telefonico con “Radio Anch’io”:

Vorrei far notare che, nonostante le accuse che sono state rivolte soprattutto al presidente del Consiglio, nessun governo mai nella storia della Repubblica ha agito con così tanta determinazione e efficacia nella lotta alle organizzazioni criminali.Noi abbiamo arrestato una media di otto persone al giorno. E ieri abbiamo arrestato un altro capo delle organizzazioni criminali a Milano: i risultati sono lì da vedere e credo che Roberto Maroni debba essere considerato il ministro dell’Interno che con più determinazione ha portato avanti la lotta alla mafia.

Ricostruzione Abruzzo, Berlusconi: “E’ stato un miracolo”

berlusconi_silvioUn miracolo. Lo Stato ha fatto finalmente ciò che uno Stato civile deve fare: stare vicino ai cittadini nel momento in cui questi avevano massimamente bisogno di essere aiutati”. L’ha detto Silvio Berlusconi, riguardo al terremoto dell’Aquila, intervistato dal direttore del Giornale Radio Rai, Antonio Preziosi. Il presidente del Consiglio, nella sua prima intervista dopo l’aggressione, ha elogiato “lo straordinario Capo della Protezione civile, Guido Bertolaso”. Il premier ha sottolineato l’operato statale in Abruzzo:

Un miracolo che ha permesso di dare le case a tutti coloro che le avevano perse e cioè aver creato dal nulla una città di oltre 30 mila abitanti in pochi mesi. Di questo dobbiamo essere, tutti come cittadini italiani, estremamente orgogliosi perchè mai a seguito di una catastrofe naturale i Paesi hanno saputo reagire nel modo in cui abbiamo saputo reagire noi.

Nucleare, Scajola: “Porterà una riduzione delle bollette”

claudio-scajolaPenso che con una quota del 25% di nucleare a regime i costi possano scendere del 25-30% con un significativo effetto sulle nostre bollette”. L’ha detto Claudio Scajola, ministro dello Sviluppo economico, secondo cui il ritorno al nucleare porterà in Italia un abbassamento dei costi energetici. Intervistato da Il Giornale, Scajola sottolinea che “il ritorno al nucleare è un punto essenziale del programma del governo Berlusconi”. Le nuove centrali, spiega il ministro, porteranno grandi benefici economici. Scajola non mette in secondo piano le energie verdi:

Un’altra idea sbagliata è che le rinnovabili e il nucleare siano alternativi. Non Š così. Sono, invece, due fonti complementari, non solo perché‚ entrambe rispettano l’ambiente, ma anche perché‚ i costi contenuti e costanti del nucleare consentiranno di finanziare lo sviluppo delle rinnovabili, che sono fonti ancora costose e richiedono sussidi pubblici che pesano sulle bollette.

Beatificazione Wojtyla, card. Danneels: “No a scorciatoie”

papa-giovanni-paolo-IIBeatificazione di Giovanni Paolo II. Alla vigilia del decreto di domani sulle virtù eroiche di Papa Wojtyla, il cardinale, Godfried Danneels, l’arcivescovo di Bruxelles ha rilasciato un’intervista a “30 giorni”. Al mensile sulla Chiesa diretto dal senatore a vita Giulio Andreotti, il cardinale ha dichiarato:

Io penso che si doveva rispettare la procedura normale. Se il processo di per sé avanza velocemente va bene. Ma la santità non ha bisogno di passare per corse preferenziali. Il processo si deve prendere tutto il tempo che serve, senza fare eccezioni. Il Papa è un battezzato come tutti gli altri.

Dunque la procedura di beatificazione dovrebbe essere la stessa prevista per tutti i battezzati. Certamente non mi è piaciuto il grido “santo subito!”, che si è sentito ai funerali in Piazza San Pietro. Non si fa così. Qualche tempo fa hanno anche detto che si trattava di una iniziativa organizzata, e questo è inaccettabile. Creare una beatificazione per acclamazione, ma non spontanea, è una cosa inaccettabile.

Bindi: “Nelle mie preghiere anche Berlusconi”

rosy-bindiBindi tende la mano a Berlusconi. Dopo le polemiche dei giorni scorsi su una presunta responsabilità del premier nell’aggressione che l’ha visto coinvolto, domenica in piazza del Duomo, a Milano, Rosy Bindi getta acqua sul fuoco e si dice pronta a una politica meno aggressiva. Il Presidente del Pd ha rilasciato un’intervista al Corriere delle Sera:

Accetto l’invito alla prudenza. Ma è paradossale che mi si attacchi per il titolo di un’intervista e si ignorino le innumerevoli espressioni di solidarietà e la condanna del gesto violento. Nelle mie preghiere mi ricordo di tutti, anche di Berlusconi.