Più psicologi per tutti. Soprattutto per i pm
perizie psichiatriche
Per tutti? Per oggi, in particolare, sui Pubblici Ministeri.
La lettera. Berlusconi, c’è posta per te. Da Walter, quello comunista
Caro Berlusconi,
mi rivolgo a lei perché penso si debba condividere, da italiani prima ancora che da candidati alla guida del Paese, una sincera preoccupazione, resa tale da recenti atti e dichiarazioni politiche. E perché credo sia giusto e doveroso assumere, di fronte al popolo italiano, a tutti i cittadini, un impegno di chiarezza su alcune grandi questioni di principio, questioni che chiamerei di lealtà repubblicana
Caro Berlusconi fa molto ridere.
Elezioni 2008: che barba che noia che noia che barba
Una fiaccola (olimpica) val bene Parigi
Schede elettorali. Tutto sbagliato, niente da rifare
10 Domande a 500 Politici. Quello che avreste sempre voluto fare. Tocca a voi.
Una volta spedite, daremo conto della lista dettagliata di tutti i politici
che hanno ricevuto le vostre domande.
E ci impegnamo a pubblicare immediatamente le loro risposte, o i loro silenzi.]
Primarie USA: Mark Penn? Sei stato nominato
Uno per tutti e tutti per uno. Questo era il moto dei tre moschettieri (che poi erano quattro perchè tra loro vi era anche D’Artagnan). Sapevano anche loro quanto il gioco di squadra fosse indispensabile per la perfetta riuscita di ogni missione. Lottare insieme come un sol uomo per la riuscita del proprio obiettivo.
Questo sarà stato sicuramente anche il discorso che Hillary Clinton avrà fatto a tutto il suo entourage quando, parecchi mesi fa, decise di candidarsi in queste primarie come democratica.
L’esperienza che il marito Bill le avrà passato, a parole ovviamente, si sarà basata sul concetto più semplice, quel concetto che ognuno di noi prenderebbe a cuore per un obiettivo importante quanto la presidenza degli Stati Uniti, ovvero prendersi al fianco solo persone di cui ti fidi ciecamente.
Bossi, chiamata alle armi contro Roma canaglia
imbracciare i fucili
Perchè? Come reazione, nel caso in cui si decidesse di non ristampare le schede elettorali. E Roma, indovinate un po’? Roma è canaglia, come la nostalgia.
La torcia della discordia
La fiamma è uno dei simboli dei Giochi Olimpici. Le sue origini risalgono all’Antica Grecia, quando un fuoco veniva tenuto acceso per tutto il periodo di celebrazione delle Olimpiadi antiche. Il fuoco venne reintrodotto nelle olimpiadi del 1928, e da allora fa parte del cerimoniale delle Olimpiadi moderne. Vanno distinti e tenuti separati il fuoco (fiamma) dalla torcia (fiaccola), che attraverso una staffetta viene portata in giro per il mondo, dal braciere (tripode) che mantiene la fiamma viva durante lo svolgimento delle gare. Colui che porta la fiamma olimpica viene detto tedoforo (portatore della “teda”, fiaccola cerimoniale)
Quel simbolo, antico come il mondo. Proteste, proteste e ancora proteste. Mentre in India, il muro della vergogna mostra le immagini della tragedia: la repressione cinese in Tibet.
Scudo spaziale. Guerra fredda del XXI secolo in dirittura d’arrivo, per il summit dell’addio tra Bush e Putin
Primarie USA: Hillary, la “Cantagallo” della sanità
A volte guardo gli Stati Uniti, e molto spesso li ritengo un paese migliore a priori. Tecnologia, modi di vivere, libertà della persona (anche se questo forse è un po’ un punto discutibile). Guardo l’Italia e mi dico, cavoli dovremmo imparare qualcosa da loro.
Eppure c’è un aspetto a stelle strisce che si è sempre rivelato insufficiente, non all’altezza, inferiore anche rispetto il nostro paese; ovvero la sanità.
Argomento ripreso tra l’altro nell’ultimo film di Michael Moore, Sicko (io l’ho visto, niente di eccezionale, specie se vogliamo andare a paragonarlo a “Bowling for Coloumbine” secondo me irraggiungibile nel campo), la sanità statunitense è sempre stata colpita dalla falce delle assicurazioni. Non esiste, infatti, una sanità pubblica. Chiunque necessiti di una assistenza medica, necessita anche di un assicurazione. Per chi non dovesse averla, le cure mediche sono a pagamento.
Il caos delle schede e lo scaricabarile. Parola di Santo, parola di Silvio
Santo potrei esserlo, subito preferisco di no
Così oggi il nostro Silvio nazionale, collocato alla Fiera del Mediterraneo di Palermo. Perchè un cartello portato lì da alcuni supporter recitava:
Silvio, Santo subito
Rivolgo un appello al Capo dello Stato perchè intervenga immediatamente a difesa della credibilità delle istituzioni democratiche e del diritto degli italiani a un regolare svolgimento delle elezioni
Schede irregolari. Citofonare Calderoli
Non sono a capo di una banda di furfanti e non abbiamo bisogno di essere messi sotto tutela, così come l’Italia non ha bisogno di essere dipinta come un Paese di brogli quotidiani