World Press – Rassegna Stampa Internazionale del 14 giugno 2008

Ore 02:18. Sono passate alcune ore ormai da quando, raccolto in religioso silenzio di fronte al televisore, mi apprestavo ad ammirare l’ennesimo miracolo di San Gigi, che parava il rigore che tiene accese le speranze degli italiani. Speranze di Europa per gli italiani, che invece paiono più difficili da realizzare per l’Irlanda che ha votato no al referendum sul Trattato di Lisbona. L’ennesima macchia su questa costituzione che proprio non vuole saperne di venire approvata. Forse bisognerebbe darla nelle mani di Buffon.


Italia: Inutile dire che i giornali italiani sono raccolti verso un’unica grande notizia, il pareggio contro la Romania agli Europei che tiene accesa la speranza di passaggio del turno, ma che allo stesso tempo riporta alla memoria il famoso “biscottone” svedese che tanto simpatico fu nell’ultima edizione. Serviva un 2 a 2 per eliminarci ed arrivò. Eppure non è solo calcio a unire e dividere il “paese degli allenatori”, ma anche l’Irlanda. Il voto del no al trattato di Lisbona ha diviso completamente gli schieramenti politici, come titola La Repubblica:

“Trattato UE, no dell’Irlanda. La Lega esulta, governo diviso”.

L’importante ora è stare tutti uniti, martedì, contro gli acerrimi cugini con un solo obiettivo, passare il turno.

USA: La notizia che unisce i quotidiani statunitensi è la morte, a causa di un arresto cardiaco, di Tim Russert, famoso anchor-man della NBC, noto anche per le sue diverse pubblicazioni. La morte precoce, avvenuta negli studi televisivi dove stava lavorando, è avvenuta all’età di 58 anni. Eppure l’attenzione di USA Today si sposta anche ad oriente molto più ad Oriente:

“Afghan deaths pass Iraq” – “Le morti afghane superano quelle irachene”

Per la prima volta da quando gli USA stanno gestendo la situazione in Iraq e Afghanistan, le morti in un mese nel secondo paese sono superiori a quelle del primo. Un dato impressionante, che lascia riflettere sull’instabilità di uno stato dove tutto ormai dovrebbe essere sotto controllo.

Francia: E se Atene piange Sparta non ride. Anzi. Figuraccia rimediata dai galletti contro gli Orange di Marco Van Basten, 4 a 1 il risultato, che costringe a trasformare la sfida Italia – Francia in una vera e propria battaglia (ma noi abbiamo San Gigi…). Tutto il resto passa in secondo piano perchè, come titola Le Figaro:

“Humiliante défaite pour l’équipe de France” – “Umiliante sconfitta per la Francia”.

Meditate cugini…Meditate!

Gran Bretagna: Che ai britannici l’Europa non sia mai andata tanto a genio lo si sapeva. Loro sono là, sperduti sulla loro isoletta, da soli, nessuno li stressa, nessuno li disturba. Perchè mai dovrebbero ritrovarsi con i problemi di una comunità di centinaia di migliaia di persone che si lamentano ogni giorno perchè nulla va bene? In questo clima di “ironico ottimismo” l’Irlanda ha votato definitivamente NO al referendum sul Trattato di Lisbona e quindi ha dichiarato la morte della “nuova costituzione” europea (o dovremmo dire l’ennesima?):

“EU referendum: Gordon Brown urged to kill off Lisbon Treaty after ‘no’ vote in Ireland” – “Referendum EU: Gordon Brown necesitta di “uccidere” il Trattato di Lisbona dopo il “no” dell’Irlanda”.

In molti vociferavano che in caso di sconfitta del si sarebbe stato pronto un piano B per l’Europa. Aspettiamo i prossimi giorni per scoprire se effettivamente le cose stanno cosi.

Germania: I paesi teutonici sono stati scioccati negli ultimi mesi, ma anche anni, da diversi casi di “rapimenti casalinghi”, ovvero persone di famiglia recluse in casa al pari di ostaggi, isolate per anni senza sapere ne vivere nulla di ciò che accade di fuori. Tant’è che in prima pagina in Germania sale all’onore delle cronache i caso della donna segregata per 18 anni a causa di una gravidanza indesiderata vicino a Caserta. Anche l’Irlanda si conquista un posticino nella prima pagina del Bild con un triste:

“860 000 Iren stoppen 495 Millionen Europäer” – “860mila irlandesi stoppano 495milioni di europei”.

Spagna: La prima pagina di tutti i quotidiani spagnoli la conquista l’Expo dell’Acqua, in corso attualmente a Zaragoza e che ha visto aprire i battenti oggi, in presenza di re, regina e capo del governo:

“Los Reyes inauguran la Expo del agua en Zaragoza” – “La famiglia reale inaugura l’Expo dell’acqua a Zaragoza”

La speranza è che ad questo genere di manifestazioni organizzate si possa ricavare nuove idee sullo sviluppo umano sulla Terra, aiutando soprattutto l’ambiente, troppo spesso messo in secondo piano al fine di favorire il guadagno di pochi.

Cina: In Cina le notizie del terremoto sono accompagnate anche da un pensiero comune che corre tra i cittadini cinesi. Molti cittadini del paese giallo, la maggior parte di loro, pensa che il possibile futuro presidente degli USA Barack Obama potrebbe portare grandi novità all’interno della politica a stelle e strisce. E non solo…

2 commenti su “World Press – Rassegna Stampa Internazionale del 14 giugno 2008”

  1. @Antonio: I complimenti fanno sempre bene al morale Antonio e ti ringrazio per ciò che hai detto a me e indirettamente anche a tutti i miei colleghi qui in politicalive. Come ti sarai accorto World Press è una rubrica a cadenza giornaliera (tranne in alcune eccezinoali occasioni in cui, per motivi svariati, ci ritroviamo a non poterla pubblicare). Ti invito io a nome di tutti noi a collegarti su politicalive per essere sempre aggiornato sulle ultime notizie. E naturalmente ad invitare gli amici e gli amici e gli amici degli amici… 🙂
    Buona lettura e spero potrai ancora una volta, domani, farci i complimenti…

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