Rifiuti Campania: indagato anche ex presidente Bassolino

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Rifiuti Campania. C’è anche l’ex presidente della Regione Antonio Bassolino fra le persone indagate nell’ambito dell’inchiesta sui reati ambientali, legati allo smaltimento dei rifiuti in Campania.

Con lui sono finiti sul registro degli indagati altre 35 persone, fra cui l’ex assessore regionale Luigi Nocera e l’ex capo della segreteria politica Gianfranco Nappi. 14 sono stati gli arrestati dai carabinieri del Nucleo operativo ecologico (Noe) e della Guardia di finanza, tra cui l’ex prefetto Corrado Catenacci e l’ex vice di Guido Bertolaso alla Protezione civile, Marta Di Gennaro. Le accuse sono di associazione per delinquere, truffa e reati ambientali.

L’operazione rientra nell’ambito delle indagini per reati ambientali eseguita in varie zone d’Italia. Sono stati sequestri documenti in alcune sedi istituzionali, come la Prefettura di Napoli, la Regione Campania ma anche la Protezione civile di Roma e in sedi di aziende di rilevanza nazionale.

Alemanno-Bertolaso: il sindaco sceglie l’ex capo della Protezione civile

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Alemanno-Bertolaso. Il primo cittadino di Roma, che ieri ha azzerato la Giunta, sta pensando di affidare la carica di vice sindaco all’ex capo della Protezione civile. Incarico che secondo Repubblica sarebbe un trampolino di (ri)lancio e non un punto d’arrivo.

L’idea di base è questa: Bertolaso affiancherebbe Alemanno fino alla fine del mandato (due anni) per poi candidarsi al Campidoglio, mentre l’attuale sindaco virerebbe le sue mire alla politica nazionale.

Rifiuti, ancora disordini a Terzigno. Palazzo Chigi, Berlusconi: “Risolvo in 10 giorni” – FOTO

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Proseguono i disordini nei pressi della discarica Sari di Terzigno, nel Napoletano. Per la seconda volta, è stata bruciata una bandiera tricolore da un manifestante, che gridava: “Questa è la nostra democrazia. State proteggendo i mafiosi. Vergognatevi”.

Questa mattina una ventina di autocompattatori sono entrati nella discarica, scortati dalle forze dell’ ordine, tra applausi polemici e insulti della gente, che gridava: “Vergogna, ci state uccidendo”. C’ è anche chi invoca la Madonna della Neve, che si festeggia oggi a Torre Annunziata: “Madonna della neve, ferma la monnezza come fermasti la lava del vulcano” hanno scritto alcuni cittadini su un cartellone.

Nella notte, però, gli scontri erano stati più accesi. Alle 22.15, nel piazzale del presidio, sulla via panoramica, a Terzigno, si spengono le luci. Alle 22.40 iniziano i tafferugli, con cariche della polizia, sassaiole, persino fuochi pirotecnici sparati a bassa quota: alla fine si conteranno diversi feriti, tra le forze dell’ ordine e i manifestanti, tre persone identificate, e una sottoposta a fermo di polizia con diverse accuse, tra le quali quella di detenzione di materiale esplodente.

Anche alcuni giornalisti presenti sul posto accusano le forze dell’ ordine di averli colpiti con manganelli e scudi, nonostante avessero specificato di essere lì per lavoro.

Intanto, a palazzo Chigi, il presidente del Consiglio Berlusconi ha presieduto un vertice per venire a capo della situazione, assieme ai sottosegretari Gianni Letta e Guido Bertolaso, ai ministri Giulio Tremonti, Roberto Maroni, Stefania Prestigiacomo e Mara Carfagna ed al governatore della Campania, Stefano Caldoro.

Balducci si dimette da presidente del consiglio dei lavori pubblici

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Il funzionario ha lasciato anche l’Amministrazione delle Infrastrutture. L’ingegner Angelo Balducci, da Guido Bertolaso nominato attuatore delle opere per il G8 alla Maddalena, ha inviato un telegramma al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli, con cui rassegna le dimissioni dall’Amministrazione delle Infrastrutture e dall’incarico di Presidente del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici.

Il ministro ha apprezzato il gesto ed augura all’ingegner Balducci che possa chiarire al più presto la sua posizione in merito alle contestazioni della magistratura. Lo comunica in una nota l’Ufficio stampa del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Brunetta: “Contro Bertolaso azione indegna”

brunettaIl ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, ospite di Repubblica tv, ha detto di aver “visto serenissimo” il capo della Protezione civile, Guido Bertolaso, sottolineando il linciaggio mediatico che è stato riservato al sottosegretario alla presidenza del Consiglio:

Bertolaso è mio amico personale, è una persona che stimo e apprezzo. Io penso che l’azione contro di lui è assolutamente indegna. Mi pare che non sia stato neanche sentito da alcun magistrato. Questo è inaccettabile: uno viene messo nel tritacarne e gli si deve dare anche la possibilità di spiegare.

Tg1, editoriale di Minzolini su Bertolaso

Credevate forse che non avremmo postato qui per voi l’ultimo editoriale del direttore del Tg1 (delle 20) Augusto Minzolini? Eccolo qui sopra. Dice Minzolini:

Le intercettazioni sono strumenti di indagine, non sono prove, e lo sanno bene anche i magistrati. Al telefono si usa un linguaggio diverso rispetto a quello che si userebbe davanti a un pubblico ufficiale, ma non si può condannare una persona per un aggettivo se non c’è una prova

Altra questione la condanna mediatica, dice il direttore del Tg1:

E il condannato mediatico, se pure dimostra la sua innocenza davanti a un tribunale, la sua pena la sconta già davanti alla società. Cosa che può accadere anche a Bertolaso

Quanto sta emergendo in questi giorni derviderebbe il suo tempimo, secondo Minzolini, perché

siamo in campagna elettorale e puntualmente le inchieste giudiziarie sostituiscono la campagna elettorale: è successo l’anno scorso con la vicenda delle escort, mentre quest’anno il primo giorno della par condicio siamo stati sommersi dalla pubblicazione di un mare di intercettazioni. Tutto finirà il giorno dopo il voto, ma intanto l’intero Paese subirà un altro colpo

Buona visione.

Terremoto l’Aquila, grido di disgusto

terremoto l'aquila

Terremoto L’Aquila. Il grido di rabbia, di disgusto, di sconcerto è ben sintetizzato nelle parole del direttore de Il Fatto Quotidiano, Antonio Padellaro. Un post dal titolo: Fate schifo. Lo avete letto: la notte del 6 aprile gli imprenditori ridono pensando ai soldi che entreranno nelle loro casse grazie agli appalti. Non è che c’è un terremoto al giorno.

Fate schifo, scrive Padellaro.

Quei due rappresentano lo spirito di un tempo triste dove, per dirla con un altro “imprenditore” a fauci spalancate: “Possiamo pigliare tutto quello che ci pare”. Purtroppo è così: tutto è permesso alla “cricca dei banditi e degli appalti”, altra autodefinizione ribalda di chi, vivendo nel paese delle immunità e delle impunità, si sente giustamente al sicuro: e a noi che ci tocca, e a noi chi ci tocca?

E alla “gelatina” si sostituisce il gelo.

Bertolaso, Berlusconi: “I pm si vergognino”

berlusconi silvioNello scandalo che l’ha travolto per il terremoto in Abruzzo, Guido Bertolaso ha un difensore d’eccezione: Silvio Berlusconi. Il premier, a Bruxelles per partecipare al Consiglio europeo straordinario sulla crisi economica, va in soccorso dell’ormai ex capo della Protezione civile e invita i pm a “vergognarsi” per aver “sollevato accuse di questo genere”. Il presidente del Consiglio dice che “sono accuse infondate e non vere come al solito” quelle rivolte al sottosegretario. Pronta la risposta del segretario del Pd, Pier Luigi Bersani:

Credo che queste frasi di Berlusconi siano totalmente fuori luogo. Eventuali responsabilità personali saranno stabilite dalla magistratura, nessuno si mette a fare il giudice, però esiste un fatto oggettivo, una responsabilità oggettiva, qui c’è un andazzo non accettabile e bisogna tirare le somme.

G8 Maddalena, Bertolaso: “Mi dimetto da ogni incarico”

bertolasoIn seguito alle notizie sulle indagini relative agli appalti per il G8 della Maddalena, il capo della Protezione civile e sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Guido Bertolaso annuncia le sue dimissioni da ogni incarico:

Per non intralciare l’operato degli organi inquirenti ho immediatamente messo a disposizione del Presidente del Consiglio tutti i miei incarichi. Mi sono sempre definito un servitore dello Stato e, come sempre, rimango a disposizione del mio paese.

Chiederò al pubblico ministero che si sta occupando dell’indagine di procedere al più presto al mio interrogatorio, così da poter fornire tutte le informazioni in mio possesso. Ribadisco ancora una volta la più totale fiducia nell’operato della magistratura.

2009, un anno in Politica Live – Quarto tempo

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La mattina del 6 aprile 2009, l’Italia si sveglia in un incubo. Incubo che di notte si è manifestato con la sua forza arcaica, brutale, violenta, inarrestabile. Incubo di fronte al quale l’uomo non può nulla. La natura che trema. Quella del terremoto in Abruzzo, per l’Apcom, è la notizia più importante del 2009 per gli italiani. Erano le 3.32 di notte. Un violento terremoto di magnitudo 5,8 della scala Richter, con epicentro a una profondità di 5 chilometri, tra il capoluogo L’Aquila, Collimento e Villagrande. E’ stato avvertito chiaramente anche a Roma. La scossa è stata seguita da decine di repliche, a lungo nei giorni successivi.

Il bilancio totale sarà di 307 morti. Di tutte le età, le nazionalità, le estrazioni sociali. Un’umanità che va da un bimbo di cinque mesi, romeno, un anziano signore di 97 anni, abruzzese fino al midollo.

Ricostruzione Abruzzo, Berlusconi: “E’ stato un miracolo”

berlusconi_silvioUn miracolo. Lo Stato ha fatto finalmente ciò che uno Stato civile deve fare: stare vicino ai cittadini nel momento in cui questi avevano massimamente bisogno di essere aiutati”. L’ha detto Silvio Berlusconi, riguardo al terremoto dell’Aquila, intervistato dal direttore del Giornale Radio Rai, Antonio Preziosi. Il presidente del Consiglio, nella sua prima intervista dopo l’aggressione, ha elogiato “lo straordinario Capo della Protezione civile, Guido Bertolaso”. Il premier ha sottolineato l’operato statale in Abruzzo:

Un miracolo che ha permesso di dare le case a tutti coloro che le avevano perse e cioè aver creato dal nulla una città di oltre 30 mila abitanti in pochi mesi. Di questo dobbiamo essere, tutti come cittadini italiani, estremamente orgogliosi perchè mai a seguito di una catastrofe naturale i Paesi hanno saputo reagire nel modo in cui abbiamo saputo reagire noi.

Terremoto Abruzzo, Bertolaso: “Faccio un passo indietro, Chiodi diventa commissario”

bertolasoTerremoto in Abruzzo. Guido Bertolaso, il capo del Dipartimento della Protezione civile, in una conferenza stampa a Palazzo Chigi, ha detto:

Il commissario fa un passo indietro ed il governatore Roberto Chiodi diventerà commissario. Anche da questo punto di vista abbiamo regolato l’ attività di ricostruzione che dovrà proseguire nei prossimi anni.

Terremoto Abruzzo, Bertolaso: “Farò nomi e cognomi di imprese in ritardo”

bertolasoIl capo della Protezione civile, Guido Bertolaso, a margine della presentazione di un rapporto che il Dipartimento da lui guidato e realizzato con Legambiente sul rischio idrogeologico, bacchetta le imprese in ritardo nella ricostruzione del dopo-terremoto in Abruzzo: “Ci sono dei ritardi che segnalerò con il nome e il cognome delle imprese che non hanno rispettato gli impegni. “A me – continua il capo della Protezione civile, – non fa mai sconti nessuno, ed è giusto che sia così, non vedo perchè dovrei farli io”. “La ricostruzione – spiega Bertolaso – va avanti molto bene: sulle case antisismiche, fiore all’occhiello e nostro obiettivo principale, non abbiamo sgarrato di un secondo, anzi in alcuni casi siamo anche in anticipo”.

Viareggio, treno gas esplode in stazione. E’ strage

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E’ un incidente grave e scolvolgente. Tra poco vado a Viareggio a prendere personalmente in mano la situazione. Ecco, arriva Silvio. Silvio Berlusconi parla da Napoli e assicura: è in partenza per i luoghi della tragedia. Una tragedia annunciata, rispondono i sindacati, che da tempo segnalano che la rottura di un carrello può ormai da troppo tempo causare tragedie del genere. E questa è davvero una catastrofe. Per Guglielmo Epifani, segretario Cgil, la faccenda era “annunciata”.

Un’altra tragedia, grande tragedia, assurda tragedia. Sono stato al telefono fino ad adesso con Bertolaso. E’ grave, anzi sconvolgente.

Guido Bertolaso, appunto. Direttore del dipartimento della Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei ministri. E’ lui l’uomo di Napoli e dei rifiuti, quello del terremoto d’Abruzzo e, oggi, anche della tragedia di Viareggio. Dà l’ultimo bilancio delle vittime al tg1: 13 morti, 30 feriti (alcuni molto gravi) e 4 dispersi. Repubblica parla di 17 morti, invece.