Sospesa condanna Sakineh: i figli l’hanno perdonata

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Sospensione condanna Sakineh. L’Iran sospende l’impiccagione della donna, condannata per adulterio e complicità nell’omicidio del marito. A rivelarlo è il presidente della Commissione parlamentare della Repubblica islamica per i diretti umani Zohre Elahian in una missiva inviata alla neo presidente brasiliano Dilma Rousseff.

Nella lettera si legge che: “Sebbene la sentenza di lapidazione non sia stata ancora finalizzata, la sentenza di impiccagione è stata sospesa per il perdono” dei figli. A Sakineh, che dovrà scontare dieci anni di prigione, l’ex presidente sudamericano Lula aveva offerto asilo politico, richiesta, che Teheran aveva rispedito al mittente.

Foto di Andrea Matteazzi, colui che ha bloccato Massimo Tartaglia

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Molti di voi si ricorderanno sicuramente che nel lontano 13 dicembre 2009, il presidente del consiglio Silvio Berlusconi , è stato aggredito in piazza Duomo a Milano, da Massimo Tartaglia, l’uomo che poi è stato fermato da Andrea Matteazzi, l’uomo che vi riportiamo nelle foto di oggi. E’ passato ormai un anno da quell’evento e il ragazzo ancora viene ricordato dalla folla. E voi, cosa ricordate di quell’evento? Come la pensate?

Foto dell’aggressore con il casco durante la manifestazione studenti

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E’ notizia dei giorni scorsi, che al ragazzo con il Casco che durante la manifestazione degli studenti di Roma che ha messo a ferro e fuoco le principali vie del centro di Roma. Manuel De Santis questo è il nome dell’aggressore, è stato rilasciato nei giorni scorsi e messo agli arresti domiciliari. Il ragazzo si era subito consegnato alle forze dell’ordine, cinque giorno dopo il fatto. Il suo intento, ha dichiarato, era quello di evitare che il corteo si trasformasse in uno scontro con le forze dell’ordine. Vediamo come proseguirà questa vicenda giudiziaria. Nelle foto di oggi, vi mostriamo il ragazzo nei tragici momenti delle manifestazioni e non solo.

Fiat Mirafiori: i dieci punti dell’accordo e gli scenari futuri

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Dalla Topolino al primo suv dell’Alfa Romeo. Lo stabilimento Mirafiori di Torino, inaugurato da Mussolini nel ’39, dopo la firma dell’accordo tra sindacati e Fiat e il si’ all’intesa dei lavoratori si prepara ora a una nuova sfida: rilanciare nel mondo i prodotti del Lingotto, e del marchio Alfa Romeo in particolare. Per farlo la Fiat mettera’ sul tavolo investimenti per un miliardo di euro, stando alle parole dell’ad del Lingotto Sergio Marchionne. Piu’ della meta’ delle 280mila vetture che li’ saranno prodotte ogni anno dalla seconda meta’ del 2012, sara’ destinato ai mercati extra europei, agli Stati Uniti in particolare.

Fiat, Mirafiori: il referendum vinto dai sì con il 54,05%. Marchionne: “Svolta storica”

Passa sul filo di lana il referendum sull’accordo per il rilancio dello stabilimento di Mirafiori firmato il 23 dicembre scorso, da Fim, Fismic, Uilm, Ugl e Associazione quadri. Dopo quasi 10 ore di scrutinio, nei 9 seggi, oltre a quello del turno di notte, il risultato ha assegnato la vittoria al si con 2.735 voti, pari al 54,05%.

Il no si è fermato a 2.325 voti, pari al 45,95%. Per la prima meta’ dello scrutinio, riguardante i seggi dove hanno votato gli operai addetti al montaggio, si era avuta una predominanza del no, poi con lo scrutinio del quinto seggio, quello degli impiegati, il risultato si è ribaltato. In totale i voti validi sono stati 5.060, mentre le schede bianche o nulle sono state 59. I votanti, quindi, sono stati 5.119, su 5.431 aventi diritto.

Ruby spesso ad Arcore, Berlusconi indagato: “Rapporti con minorenne”

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Nuovi guai giudiziari per  Silvio Berlusconi, che, dopo la bocciatura di ieri della legge sul “legittimo impedimento” da parte della Consulta, dovrebbe quindi presentarsi davanti ai giudici, questa volta per concussione e prostituzione minorile, per via del “caso Ruby”. La procura di Milano, che conduce l’ indagine, intende procedere con rito immediato, sostenendo di avere “ prove evidenti”, e ha notificato un ordine di comparizione al premier, indicando tre date in cui dovrebbe comparire davanti ai magistrati: il 21, il 22 e il 23 gennaio.

Per gli avvocati di Berlusconi, Niccolò Ghedini e Piero Longo, “la procura di Milano non è competente“, poichè, per quanto riguarda la concussione, “la competenza funzionale è pacificamente del Tribunale dei Ministri,” mentre per l’ accusa di prostituzione minorile, sarebbe competente territorialmente il tribunale di Monza. Per i legali, inoltre, “Si tratta di una gravissima intromissione nella vita privata del presidente del Consiglio”, e sostengono che il premier non abbia mai avuto rapporti sessuali con la ragazza, e quindi, il caso sarà archiviato.

Nuova Giunta Roma: ecco l’Alemanno-bis

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Nuova Giunta Roma. Ecco la squadra di governo dell’Alemanno-bis.

Novità:

  • Il direttore generale di Capitalia Carmine Lamanda al bilancio
  • Dino Gasperini alla cultura
  • Marco Visconti all’ambiente
  • Antonello Aurigemma ai trasporti
  • Il presidente delle Acli romane Gianluigi De Paolo alle politiche sociali e famiglia

Conferme:

  • Sveva Belviso alle politiche scolastiche (nuovo incarico, prima era assessore alle politiche sociali)
  • Mauro Cutrufo vicesindaco
  • Alfredo Antoniozzi alla casa
  • Fabrizio Ghera ai lavori pubblici
  • Marco Corsini all’urbanistica
  • Davide Bordoni al commercio
  • Enrico Cavallari al personale

Caso Ruby: Berlusconi indagato per concussione e prostituzione minorile

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Caso Ruby, indagato Berlusconi. La Procura di Milano ha indagato il presidente del Consiglio per “concussione” e “prostituzione minorile”.

Per la prima ipotesi di reato al premier viene contestato che nella notte fra il 27 e il 28 maggio 2010 avrebbe abusato del proprio ruolo per convincere i funzionari della Questura di Milano a consegnare alla consigliere regionale lombarda Nicole Minetti l’allora 17enne Karima “Rubi” El Mahroug.

Ragazza che porta alla seconda ipotesi di reato, quella secondo cui Berlusconi sarebbe stato cliente della prostituta marocchina in numerosi fine settimana ad Arcore.

Foto duplice omicidio a San Giorgio a Cremano

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Si è consumato nella serata di ieri un duplice omicidio a SanGiorgio a Cremano, Napoli. Due persone riconosciute come Luigi Formicola, di 56 anni, e Vincenzo Liguori, 57enne, sarebbero state uccise da alcuni colpi di pistola sparati da due persone con il volto coperto in sella ad una mota. I due corpi sono stati rinvenuti uno vicino l’altro. Uno dei due si trovava per strada, mentre l’altro all’interno di un officina. Nelle foto vi mostriamo i due copri stesi per terra e l’interno dei medici legali.

La Consulta boccia “parzialmente” il legittimo impedimento. Protesta il PDL, Ghedini “soddisfatto” e Berlusconi… eccolo in FOTO

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La Corte Costituzionale si è oggi pronunciata sulla legge sul legittimo impedimento, dandone una bocciatura solo parziale, ma stravolgendone di fatto l’ impianto. Il verdetto è arrivato nel pomeriggio, verso le 16.30, dopo una lunga camera di consiglio, con 12 voti favorevoli e 3 contrari. Per i giudici, si pone una questione di illegittimità sul comma 4 dell’ articolo 1 (sull’ “impedimento continuativo)  mentre sarebbe parzialmente incostituzionale il comma 3, prevedendo così che deve essere il giudice a valutare, caso per caso, l’ esistenza di motivi di legittimo impedimento per il premier e i ministri, che quindi non scatterebbe in maniera automatica.
La legge, quindi, sarebbe in parziale contrasto con gli articoli 3 e 138 della Costituzione, riguardanti l’ uguaglianza dei cittadini davanti alla legge e la necessità di una legge costituzionale.

Il premier ha fatto sapere, tramite una nota, che per ora non intende commentare, anche se domanì interverrà telefonicamente alla trasmissione televisiva “Mattino cinque”. I suoi avvocati, Niccolò Ghedini e Piero Longo, hanno fatto sapere di rispettare la sentenza e di essere comunque soddisfatti, perchè “la legge sul legittimo impedimento nel suo impianto generale è stata riconosciuta valida ed efficace. “I giudici avrebbero comunque “equivocato” la natura della norma.

Facebook: aiuterà ricerca bambini scomparsi negli Usa

Facebook-bambini scomparsi-Usa. A partire da oggi il famoso social network contribuirà a cercare i minorenni scomparsi negli Stati Uniti. Gli utenti potranno richiedere i bollettini riguardo i casi che più gli interessano.

Il sistema si chiama Amber Alert, che prende il nome da Amber Hagerman, la ragazzina di nove anni uccisa nel 1996, nasce da una collaborazione tra forze di sicurezza, media, trasporti e diffonde alle emittenti e ai responsabili dei Trasporti dei diversi stati i bollettini relativi ai diversi casi di bambini sequestrati.

Wikileaks-Italia: ambiguità contro le mafie

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Wikileaks-Italia.

Sui contenuti scottanti pubblicati dal sito, che sta mettendo in imbarazzo molti governi, il gip di Palermo, Pier Giorgio Morosini, intervistato da Repubblica, giudica così l’impegno italiano contro la criminalità organizzata: “C’è stata l’ambiguità di certi politici che non hanno voluto redigere un programma elettorale contro le mafie perchè temevano di alienarsi parte del consenso”.

Caso a parte quello di Walter Veltroni, che secondo Morosini “in aree particolarmente segnate dalla presenza di cosa nostra disse di non volere i voti mafiosi“.

Foto fiaccolata organizzata dalla Fiom

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Oggi è il giorno del verdetto finale per Mirafiori, oggi ci sarà il referendum e come ha più volte ribadito lo stesso Marchionne in questi giorni, se dal referendum vincerà il NO, mirafiori verrà chiusa. Ieri si è tenuta una fiaccolata dei lavoratori di Mirafiori per far sentire ancora di più la loro voce alla nazione. Insomma, il clima non è proprio dei migliori in questi giorni. Nelle foto di oggi vi mostriamo la fiaccolata che si è tenuta ieri.

FIAT, Berlusconi: “Se vince il no giusto andarsene”. Durissimi Bersani e la Camusso

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Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, in visita ufficiale in Germania, ha preso posizione sul referendum che si sta per svolgere nello stabilimento FIAT di Mirafiori: per il premier, se vincesse il “no” all’ accordo, “le imprese e gli imprenditori avrebbero buoni motivi per spostarsi in altri paesi“. “Ci auguriamo che la vicenda possa avere esito positivo” ha aggiunto.
Immediata la bufera politica, con il leader della CGIL, Susanna Camusso, che ha dichiarato: “Non conosco nessun presidente del Consiglio che si augura che se ne vada il più grande gruppo industriale del paese. Se questa è una gara, è meglio che se ne vada. Il presidente del Consiglio sta facendo una gara con l’ amministratore delegato della FIAT a chi fa più danno al Paese”.
Dura anche la replica del segretario del PD Bersani, che considera “vergognose” le parole del premier, e per il quale”Berlusconi non se ne accorge perchè è un miliardario ma noi paghiamo uno stipendio che a lui parrà misero per occuparsi dell’ Italia e fare gli interessi del Paese e non per fare andare via le aziende”. Sullo stesso tono anche l’ Italia dei Valori, che, in una nota, ha affermato: “Berlusconi è un irresponsabile e oggi, sulla vicenda FIAT, ha gettato definitivamente la maschera. Così si capisce chi lavora per il bene del Paese e chi invece opera contro la legalità costituzionale, l’ interesse dei cittadini e dei lavoratori”.
Diversa, invece, la posizione del leader dell’ UDC Casini, per il quale “Marchionne non è un santo e sta facendo delle forzature evidenti”, ma, aggiunge, “Mi auguro però che i lavoratori votino sì al referendum”. Anche per il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, “Con l’ accordo i lavoratori non perderanno nulla, il Governo è ragionevolmente per il sì come lo sono anche larghi settori dell’  opposizione”.