FOTO: la Camera respinge la sfiducia, Bondi resta ministro

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Alla Camera si è tenuto oggi il voto sulla mozione di sfiducia per il ministro della Cultura Sandro Bondi proposta dalle opposizioni, che è stata respinta con 314 no, 292 si e 2 astenuti. A pesare sul risultato, anche le numerose assenze tra i banchi dell’ opposizione, sia nel Terzo Polo, che le aveva già annunciate ieri, sia nel PD, dove mancavano cinque deputati. I due deputati astenutisi, invece, erano gli altoatesini della SVP, che si erano accordati col ministro sul monumento alla Vittoria e sugli altri “relitti fascisti” in Alto Adige.

Aprendo il suo intervento in aula, il ministro ha affermato: “Questa mozione di sfiducia individuale dimostra la forma di imbarbarimento della politica italiana. Volete tentare di dare l’ ennesima spallata al governo. E in questa ansia che vi divora le persone per voi non hanno nessuna importanza. Questo cinismo della politica è miope.” Inoltre, Bondi si è augurato che “il dibattito possa essere  utile per parlare finalmente del ruolo della cultura per lo sviluppo economico e civile”.

Per lui, infatti, “E’ verissimo che l’ Italia spende meno degli altri paesi europei, e questo è uno scandalo. Ma” ha aggiunto ” E’ colpa mia se l’ Italia investe meno nella cultura? E’ colpa del governo?No, è una responsabilità delle classi dirigenti del paese che hanno sottovalutato il ruolo che la cultura può avere.”
A difendere il ministro, anche il capogruppo PDL alla Camera, Fabrizio Cicchitto, che rivolgendosi alle opposizioni ha detto: “Siete animati da una sorta di accanimento terapeutico verso voi stessi, che si accompagna ad una singolare pulsione omicida e distruttiva nei confronti di Berlusconi e del suo governo“.

Le opposizioni, invece, rimangono sul piede di guerra. I finiani, innanzitutto, hanno fatto notare che la mozione nei confronti del ministro Bondi è stata respinta, ma con gli stessi voti, 314, con i quali era stata respinta la sfiducia al governo il 14 dicembre, e quindi, hanno concluso Granata e Briguglio, ” tanti saluti all’ allargamento della maggioranza e all’ operazione responsabili”.

Pierfelice Zazzera, dell’ Italia dei Valori, ha invece criticato assai duramente il ministro, definendolo anche “giullare di corte” e affermando che “meriterebbe un metaforico calcio nel sedere”, scatenando cosi reazioni scomposte da parte dei deputati della maggioranza, che gli hanno indirizzato urla, fischi e insulti.
Per il PD, ha invece parlato Michele Ventura, per il quale “Questo paese ha bisogno di un cambiamento radicale e di un nuovo governo“, e ha chiesto quindi che Bondi “lasci il ministero dei beni culturali”, e che “Berlusconi si dimetta”.

Dall’ UDC, ha parlato infine Rocco Buttiglione, chiarendo che “la mozione del Terzo Polo per la sfiducia a Sandro Bondi non nasce da un’ ostilità personale al ministro, al quale ribadisco la mia stima, ma da un appello disperato a salvaguardare il patrimonio artistico dell’ Italia”.

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