Scontri Egitto: Bonino convoca ambasciatore

egittoIl ministro degli esteri Emma Bonino ha convocato l’ambasciatore egiziano in Italia per far luce sulla catastrofica escalation di violenza che sta coinvolgendo i principali centri abitati del Paese. “Quello che è successo ieri in Egitto” – ha affermato il rappresentante del governo Letta – “questa forma di repressione brutale, inaccettabile e inescusabile segna un punto di partenza completamente diverso”. Lo stato di emergenza, aggiunge Bonino, deve rientrare il prima possibile.

Nucleare, si pensa ad una moratoria di un anno

Il Consiglio dei ministri deciderà domani, sulla base di una proposta presentata dal ministro dello Sviluppo Economico Paolo Romani e dal ministro dell’ Ambiente Stefania Prestigiacomo, se fare una “moratoria” di un anno per l’ avvio del nucleare, visti anche i malumori creati nell’ opinione pubblica quando, all’ indomani della catastrofe giapponese, si è voluta ribadire la preferenza per questo tipo di energia da parte del governo. Lo ha annunciato lo stesso ministro Romani, riferendo oggi pomeriggio alla Commissione Ambiente ed Attività Produttive del Senato.
In realtà, stando alle indiscrezioni, quella di domani dovrebbe essere una semplice “comunicazione, che quindi non inciderebbe sullo svolgimento dei referendum, nè sull’iter parlamentare dei provvedimenti relativi al ritorno dell’ energia nucleare. Sarebbe stato, comunque, lo stesso premier Berlusconi a volere questa moratoria, anche nel timore del raggiungimento del quorum per i referendum, che, oltre al nucleare, riguardano anche la legge sul “legittimo impedimento” relativa ai suoi processi (il terzo quesito riguarda, invece, la privatizzazione dell’ acqua).
Proprio oggi, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, in un messaggio in occasione del convegno “Acqua e energia” organizzato dall’ Accademia nazionale dei Lincei nell’ undicesima Giornata Mondiale dell’ Acqua, ha invitato a proseguire nella ricerca di fonti energetiche alternative e rinnovabili, poichè è “indispensabile individuare nuovi modelli e strumenti capaci di coniugare lo sviluppo economico con la rigorosa salvaguardia del pianeta e dei suoi equilibri ambientali”.

Mutilazioni Genitali Femminili,”Decidi tu che segno lasciare”

“Decidi tu che segno lasciare” è l’appello lanciato il 6 febbraio per la Giornata Mondiale contro le Mutilazioni Genitali Femminili, dall’associazione ‘Non c’è pace senza giustizia’, da Emma Bonino, Vicepresidente del Senato e da diverse personalità del mondo della politica, della cultura, delle professioni e dell’arte.

L’iniziativa ha lo scopo di sostenere gli sforzi di alcuni paesi africani per la calendarizzazione e l’approvazione di una Risoluzione di messa al bando delle MGF da parte dell’Assemblea Generale dell’ONU nel 2011.

La Giornata internazionale contro la violenza alle donne

Se da un lato a Montecitorio imperversa il Vietnam, dall’altro la politica, a volte, sa ancora farsi vedere unita quando si tratta di battaglie di civiltà. Che questo poi corrisponda a un impegno concreto ed efficace è tutto, sempre, da dimostrare. In ogni caso: oggi, in occasione della “Giornata internazionale contro la violenza alle donne”, a Palazzo Chigi si è svolta una cerimonia bipartisan contro le mutilazioni genitali femminili (Mgf). Insieme, il ministro per le Pari opportunità, Mara Carfagna, e la vicepresidente del Senato Emma Bonino. Hanno firmato il petalo rosa, simbolo della campagna mondiale contro le mutilazioni genitali femminili promossa, in Italia, dalle associazioni Aidos e Amnesty International.

Significative le parole dette oggi in occasione della Giornata contro la violenza alle donne dala delegata regionale dell’Associazione Italiana Donne Medico della Calabria, Caterina Ermio: ”Nonostante siamo entrati nel terzo millennio la violenza contro la donna non accenna a diminuire e se assistiamo alle palesi violazioni della dignità delle donne, nelle comunità immigrate, dettate, a volte, da pratiche tribali trasferite nei luoghi di immigrazione come la disumana pratica dell’infibulazione, tra le italiane di nascita la situazione non sembra rosea”.

Conferenza nazionale della famiglia, Giovanardi: “La biotecnologia toglie diritti ai figli” – FOTO

Foto: AP/LaPresse

Si è aperta oggi  a Milano la seconda Conferenza nazionale sulla famiglia, dopo che il premier Berlusconi ha rinunciato a parteciparvi per gli scandali che lo hanno coinvolto. I lavori sono stati così aperti dal sottosegretario Carlo Giovanardi, che ha subito suscitato polemiche, tornando a difendere la legge 40 e criticando quelli che considera attacchi alla famiglia tradizionale: “Scienza e biotecnologie – ha affermato – possono togliere ai figli il diritto di nascere all’ interno d’ una comunità d’ amore con un’ identità certa paterna e materna”.

Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nel messaggio per l’ apertura della Conferenza, ha richiamato “tutti i soggetti istituzionali all’ esigenza di affrontare con determinazione e lungimiranza i problemi principali che ostacolano la formazione delle famiglie“, e ha sottolineato come la famiglia sia “una straordinaria risorsa per l’ intera collettività.”

Anche il presidente della Camera Fini ha sollecitato la politica e le istituzioni competenti ad occuparsi delle famiglie “attraverso misure e provvedimenti mirati”, e ha parlato del nucleo familiare che va considerato anche come “risorsa morale”. Il presidente del Senato Schifani si richiama all’ articolo 29 della Costituzione, che riconosce il valore della famiglia, e ha auspicato per essa “politiche sociali moderne e di vero sostegno, oggi sempre più necessarie”.

Bonino: “Berlusconi, campagna elettorale contro di me”

Emma BoninoUna campagna che si è focalizzata contro di me“. Così Emma Bonino ha definito la campagna elettorale di Silvio Berlusconi. L’esponente radicale è intervenuta alla radio del suo partito:

A chi, come il quotidiano Terra, ci rimprovera di aver fatto irritare tutti, rispondo che evidentemente si sono irritati solo a Frosinone o Latina, dove abbiamo perso, e non a Roma, dove abbiamo stravinto.

È ovvio che la tesi non stia molto in piedi, e io sono ancora convinta dell’analisi fatta all’indomani del voto.

 L’insieme di questo processo elettorale è stato illegale, e l’esito finale è stato dovuto alla irruzione manu militari di Berlusconi in persone, alla sua occupazione di tutti gli spazi televisivi, radiofonici, telefonici, citofoniciesserne ben consapevoli.

Candidati alle regionali: Emma Bonino – Gallery

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Se il Pdl Lazio se la passa male, anche il Pdl lombardo ha visto tempi migliori. Ci, invece, è stato ammesso, con liste giudicate regolari, è Emma Bonino e i radicali.

Ecco allora, continuando il nostro viaggio tra i candidati alle regionali, una gallery di foto di Emma Bonino, antagonista di Renata Polverini nella corsa alla Regione Lazio per le elezioni del 28 e 29 marzo 2010. Dopo il salto per voi.

Regionali Lazio, Pdl denuncia i Radicali per violenza privata

Emma Bonino Caos Regione Lazio. Il Pdl denuncia i Radicali per violenza privata e stamattina ha presentato ricorso all’Ufficio centrale presso la Corte d’Appello contro l’esclusione della lista per Roma e provincia dalle prossime elezioni regionali. “Entro domani – spiega il responsabile elettorale nazionale del Pdl Ignazio Abrignani – ci aspettiamo una risposta, perché hanno 48 ore per darcela. Spero che prevalga il buonsenso e soprattutto che i cittadini romani possano esercitare un diritto che la Costituzione gli consente“.

Ecco cosa è accaduto: “Non mi hanno fatto rientrare, hanno fatto i matti, si sono messi a urlare, mi hanno spinto… Mi hanno minacciato, altrochè. Qui si configura pure un reato”. Parola di Alfredo Milioni, il presidente del XIX municipio della Capitale che non è riuscito a presentatore la lista provinciale di Roma dei candidati regionali del Pdl. Sono “la vittima”, così si è definito Milioni a Il Corriere della Sera. “A parte che la fila avrebbe dovuto farla Giorgio Polesi i capi del Pdl sono furibondi con me, ma io sono solo un pesce piccolo”. Intervistato anche da La Stampa, Milioni ricostruisce la vicenda di sabato scorso:

Io passeggiavo fuori. Quando sono entrato per prendere il posto di Polesi, lui si è chinato per darmi tutta la documentazione e abbiamo visto uno col telefonino che ci stava fotografando. Uno che si è definito radicale. Abbiamo iniziato a discutere e, litigando, ci siamo trovati fuori dalla linea Maginot. È stato creato ad arte un subbuglio per impedirci di presentare la lista. Io  non ho sbagliato niente.

Nucleare, Parroncini: La Polverini si studi la Regione che vorrebbe governare

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Le regionali, si sa, sono sempre più vicine. Tra polemiche, contraddizioni, candidature mancate, candidature improbabili, candidature popolari. Uno dei grandi temi, che vede i candidati della maggioranza di governo in una situazione non esattamente semplice, è indubbiamente quello del nucleare.

Oggi l’assessore agli Enti locali, alle reti territoriali energetiche, portuali, aeroportuali e dei rifiuti della Regione Lazio, Giuseppe Parroncini, replica a quella che vede come l’”ennesima risposta ambigua della candidata del centro destra, dopo la privatizzazione dell’acqua e l’accoglienza agli immigrati, stavolta sul nucleare”.

Nucleare, dopo le Regionali la resa dei conti?

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A (provare a) scatenare le ire dei contrari al nucleare (oggi Lucia Annunziata ha proato, naturalmente, a mettere in crisi Nichi Vendola, suo ospite a In 1/2 ora. La figliola non ne è uscita bene, e non solo gli osservatori più raffinati, ma anche quelli più distratti hanno potuto sospettare chi ci fosse – nominato più volte – dietro a quelle domande. Ma Vendola ha ribaltato i giochi e dato dei contenuti, con buona pace della giornalista) è un’intervista di oggi su L’Unità a Claudio Scajola, ministro per lo sviluppo economico.

Finalmente il progetto del governo sul nucleare è chiaro: scavalcare totalmente le popolazioni, precludendo ogni possibilità di decidere sul destino del proprio territorio; non sfruttare le possibilità di occupazione, lasciando alle nostre imprese solo le briciole della bassa manodopera; abdicare in favore dei privati sulla programmazione. Ovvero, l’esatto opposto di ciò che ha in mente la Regione Lazio in tema di energia

Tuona oggi l’assessore regionale agli Enti locali, alle reti territoriali energetiche, portuali, aeroportuali e dei rifiuti, Giuseppe Parroncini. Il tema riguarda da vicino Montalto di Castro, in provincia di Viterbo, papabile per ospitare una centrale.

Emmatar, semplicemente

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Molti già i commenti. Dopo Avatar, arriva Emmatar. Hanno disattivato l’incorporamento, quindi non è possibile embeddarlo. Potete vederlo su Youtube o su RepubblicaTv. E’ lo spot non ufficiale e assolutamente virale per internet per la candidata alla presidenza della Regione Lazio, Emma Bonino, ideato dalla rete dei radicali.

Buona visione.

Bonino-Polverini: il duopolio che piace

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Nel Lazio, si sa, la partita è tra due donne. Il fatto che, in una lotta politica tutta italiana, si usino finalmente le unghie per una volta, non è male. Ha ragione Emma, e senza il rischio di sembrare veterofemminista:

Che siano due donne le candidate alla presidenza di una Regione è un fatto anomalo per un Paese come il nostro dove si ha una concezione patetica del ruolo e funzione della donna

Ci sono tanti di quei delusi da una parte e dall’altra. E’ vero, almeno in parte, quello che dice il Vittorio (Sgarbi) nazionale oggi. E’ ancora presto per dire che sono candidate sbagliate, però. Ed è certo che, più che essere la Bonino e la Polverini delle candidate senza partito, è piuttosto schiacciante e vero il contrario. Ovvero: i (non) partiti non sono più in grado di esprimere proposte identitarie. E ognuna di loro ha un’identità forte a prescindere.

Storace: “Bonino? Corre per un mestiere non suo”

francesco-storaceFrancesco Storace, segretario nazionale de La Destra, va giù pesante contro Emma Bonino:

Alla sua prima uscita Emma Bonino fa capire che rischia di concorrere per un mestiere che non è il suo. Si chiede come si smaltirà il debito sanitario e vuole capeggiare la coalizione che ogni giorno ripete di aver risanato i conti della Regione. In realtà dice una bugia lei – che le si può perdonare perchè non sa di che parla – e la dicono, molto più grossa, i suoi sostenitori, ovvero gli eredi di Marrazzo. Sul debito consulti la relazione della Corte dei Conti dell’agosto scorso, la studi per bene e poi, siccome è donna onesta, dirà ai suoi compagni di smetterla di farle dire sciocchezze.

Porta a Porta, analisi del voto

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Anna Finocchiaro, Roberto Castelli, Pier Ferdinando Casini, ma anche il ministro Bondi e l’Italia dei Valori in studio. Si analizza – e si litiga fin da principio – il voto. L’onorevole Casini ha preso un punto in più rispetto alle politiche del 2008, ed è andato meglio anche rispetto alle ultime europee.

La lista Bonino è andata meglio alle europee del 2004, mentre alle precedenti politiche era con il Partito Democratico. Per Castelli i risultati sono di tale evidenza che non c’è bisogno di commentarli