Regionali Lazio, Pdl denuncia i Radicali per violenza privata

Emma Bonino Caos Regione Lazio. Il Pdl denuncia i Radicali per violenza privata e stamattina ha presentato ricorso all’Ufficio centrale presso la Corte d’Appello contro l’esclusione della lista per Roma e provincia dalle prossime elezioni regionali. “Entro domani – spiega il responsabile elettorale nazionale del Pdl Ignazio Abrignani – ci aspettiamo una risposta, perché hanno 48 ore per darcela. Spero che prevalga il buonsenso e soprattutto che i cittadini romani possano esercitare un diritto che la Costituzione gli consente“.

Ecco cosa è accaduto: “Non mi hanno fatto rientrare, hanno fatto i matti, si sono messi a urlare, mi hanno spinto… Mi hanno minacciato, altrochè. Qui si configura pure un reato”. Parola di Alfredo Milioni, il presidente del XIX municipio della Capitale che non è riuscito a presentatore la lista provinciale di Roma dei candidati regionali del Pdl. Sono “la vittima”, così si è definito Milioni a Il Corriere della Sera. “A parte che la fila avrebbe dovuto farla Giorgio Polesi i capi del Pdl sono furibondi con me, ma io sono solo un pesce piccolo”. Intervistato anche da La Stampa, Milioni ricostruisce la vicenda di sabato scorso:

Io passeggiavo fuori. Quando sono entrato per prendere il posto di Polesi, lui si è chinato per darmi tutta la documentazione e abbiamo visto uno col telefonino che ci stava fotografando. Uno che si è definito radicale. Abbiamo iniziato a discutere e, litigando, ci siamo trovati fuori dalla linea Maginot. È stato creato ad arte un subbuglio per impedirci di presentare la lista. Io  non ho sbagliato niente.

Non è fatta attendere la risposta dei Radicali. L’avvocato Alessandro Gerardi, membro del Comitato Nazionale dei Radicali Italiani respinge le accuse:

Capisco il momento di grande tensione e sbandamento che sta attraversando il Pdl, ma tutto deve avere un limite. Nascondere le proprie evidenti inadeguatezze ed incapacità organizzative gridando al complotto e paventando improbabili golpe e colpi di stato, fa davvero sorridere. Aggiungere poi che il delegato del Pdl non è riuscito a depositare la lista perchè impedito fisicamente dalla violenza esercitata nei suoi confronti dal candidato della Lista Bonino-Pannella, Diego Sabatinelli, oltre ad essere altrettanto ridicolo, è anche falso.

La verità è che la lista non è stata presentata perchè il delegato del Pdl, Alfredo Milioni, dopo essere uscito, si è ripresentato negli uffici della corte d’appello portando con sè ulteriore documentazione da depositare, e tutto questo non già dopo qualche minuto, come detto da qualcuno, ma circa un’ora dopo la scadenza del termine per la presentazione della lista, quindi abbondantemente fuori tempo massimo.

Più che di violenza, minacce, golpe e colpi di stato, termini pericolosi, che andrebbero usati sempre con estrema cautela a voler essere responsabili, sarebbe quindi più onesto parlare di sbadataggine, approssimazione, incapacità e inettitudine. E comunque preoccupa sapere che per alcuni esponenti del centrodestrail rispetto delle regole e delle procedure è considerato al pari di un comportamento eversivo.

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