Il Trattato di Lisbona alla prova irlandese

Nella giornata di ieri il popolo irlandese si è recato alle urne per votare il referendum che, in caso di vittoria del si, permetterebbe la ratifica del Trattato di Lisbona, “figlio” della vecchia costituzione europea “uccisa” da Francia e Olanda.

Sul fronte del “si” l’ottimismo sembra pervadere, nonostante il fronte opposto abbia dato dura battaglia, soprattutto negli ultimi giorni di voto, segnalando il fatto che nonostante vi possano essere vantaggi economici dalla ratifica per l’Irlanda, troppi poteri verrebbero decentrati a Bruxelles.

Per chiunque volesse tenersi aggiornato durante tutto il giorno, riguardo i dati dello scrutinio, che partirà alle 9 (10 italiane), potete trovare ogni informazione su: Referendum Trattato di Lisbona.

Noi in Italia non dobbiamo votare il trattato, ma se doveste scegliere come gli irlandesi votereste SI oppure NO?

World Press – Rassegna Stampa Internazionale del 13 giugno 2008

Ore 01:28. Il mondo arabo invade l’Europa. Se non fisicamente almeno a parole è sempre l’Islam ad essere l’argomento principale delle conversazioni e delle discussioni che raccolgono l’attenzione in questa giornata. Il vecchio continente teme l’estremo oriente e quella cultura tanto diversa che lo sta invadendo.

42 giorni…per essere colpevoli

Nella giornata di ieri, dopo un’estenuante votazione risolta sul filo di lana, il premier inglese Gordon Brown ha visto accogliere da parte della Camera dei Comuni l’emendamento noto come “42 giorni”.

La “42 giorni” è una legge che regolamenterà il carcere preventivo per le accuse di terrorsimo.

Fino a ieri i poliziotti britannici potevano arrestare dei presunti colpevoli di terrorismo e fermarli in stato di arresto preventivo per 28 giorni, periodo in cui gli stessi agenti avrebbero poi dovuto cercare prove per incarcerarli definitivamente. Da oggi quei giorni passeranno da 28 a 42.

Una legge che però fa storcere il naso alla polizia, prima di tutto perchè peggiorerà le relazioni con la comunità islamica e in secondo luogo perchè si teme che gli inquirenti subiscano pressioni al fine di trovare prove contro i fermati danneggiando la reputazione della polizia

E voi che ne dite: Avreste votato a favore della “42 giorni”?

World Press – Rassegna Stampa Internazionale del 12 giugno 2008

Ore 01:34. Sicurezza. E rispetto. Sembrano questi gli unici desideri dei cittadini di tutto il mondo, quindi europei ed extraeuropei, o almeno questo è quanto traspare dalle prime pagine dei giornali della nostra rassegna che, come ogni notte (per voi giorno, fortunati voi) mi appresto ad illustrarvi.

Meno alberi per l’Africa. Più benzina per tutti

Il caro-petrolio è un argomento di cui tutta l’Europa è afflitta. Piaga dovuta soprattutto al fatto che l’estrazione di greggio avviene lontano dai paesi compratori, ma anche a causa di una speculazione politica attuata dai petrolieri.

Una serie di circostanze che stanno spingendo molte società energetiche a trovare delle alternative valide. Tra queste anche l’Eni che, il 19 maggio scorso, ha firmato con il governo del Congo un accordo per l’estrazione di petrolio da cave di sabbia e roccia.

Questo processo di estrazione, decisamente più costoso di quello convenzionale, sembra tuttavia essere il futuro dell’estrazione petrolifera. E’ quindi questa la nuova frontiera energetica.

Una tipologia di estrazione che sembra essere, a detta di Greenpeace, dannosa per l’ambiente perchè porterà ad un incremento ulteriore della deforestazione africana, ma soprattutto a sconvolgimenti territoriali non indifferenti.

Vale la pena spendere 10 centisimi in meno di benzina al litro distruggendo però il nostro amato pianeta?

World Press – Rassegna Stampa Internazionale del 11 giugno 2008

Ore 01:19. Nessuna notizia generale raccoglie l’attenzione di tutte le testate giornalistiche cosicchè sono le notizie nazionali a farle da padrone in questo 11 giugno. Dalla sanità al caro-petrolio ecco come i diversi paesi affrontano la splendida giornata che ci avviamo a vivere.

Rassegna Critica – Vengo dopo il Tiggì (ma prima di Bush)

Arriva Giorgio Passeggiatore Bush, quindi. Ma come sta vivendo l’Italia l’ultimo viaggio da Presidente e da uomo più potente del mondo (per quanto, attualmente, probabilmente anche il più impopolare) di George W. Bush?
I Tg nazionali sono pro o contro il suddetto? Posto che non dovrebbero essere nè l’uno nè l’altro. Posto che dovrebbero riportare i fatti e non altro, e aiutare l’utente, anzi, il telespettatore, che rispetto all’utente web è per alcuni versi meno smaliziato, a comprendere le storie.
Cominciamo con l’odierna edizione del Tg1. Ecco i titoli.

Se bastassero 48 ore…di lavoro

Prendendo spunto dalla rassegna stampa internazionale che ogni giorno è possibile leggere qui su politicalive alle ore 9.30, vorrei approfondire con voi lettori un argomento che sta passando abbastanza in sordina coperto sia dal calcio sia dal caro-gasolio che sta accentrando a sé tutto il disagio della popolazione europea e non solo.

La notizia, ripresa dal quotidiano spagnolo El Mundo, che sottolineava come la UE stesse per approvare una nuova normativa sul lavoro che avrebbe elevato a 48 ore le possibili ore di lavoro di un dipendente.

La normativa in effetti nasce al fine di dare una maggiore libertà sul posto di lavoro. In questo modo un dipendente può lavorare per un quantitativo maggiore di ore settimanali guadagnando ovviamente di più, fino ad un massimo consentibile (considerando l’obbligo di 11 ore di riposo almeno tra un turno e un altro) di 60 ore circa la settimana. Inoltre sempre dalla stessa normativa, vi saranno delle regolamentazioni che permetteranno di eguagliare il lavoro interinale a quello indeterminato.

Una normativa che varrà sia per i titolari delle aziende sia per i lavoratori. Per i primi sarà possibile richiedere ai propri dipendenti un maggiore sforzo lavorativo ovviamente segnalandolo con dovuto anticipo. Questa regolamentazione è stata aspramente contestata da alcuni paesi, come la Francia e la Spagna, evocando un maggior rispetto per i diritti dei lavoratori. E voi come la pensate: con questa normativa i diritti dei lavoratori vengono rispettati oppure no?

World Press – Rassegna Stampa Internazionale del 10 giugno 2008

Ore 01:31. I campioni del Mondo sono diventati i bidoni del mondo. Questo titolano quasi tutti i giornali europei. La vittoria dell’Olanda sull’Italia con un clamoroso 3 a 0, fa passare in secondo piano tutte quelle problematiche politiche e non che assillano la vita di tutti i giorni. Una eco, quella calcistica, poco diffusa negli Stati Uniti, ancora troppo impegnati tra le presidenziali e i rincari del carburante.

Gli autotrasportatori bloccano la Spagna

Riprendo uno degli argomenti che particolarmente mi ha colpito durante la rassegna stampa internazionale di politicalive che ho preparato questa notte, ovvero il caro-benzina. Il prezzo del carburante in tutta Europa sta mettendo in ginocchio i professionisti del settore dei trasporti, dicasi camionisti, pescatori e così via.

Se in Italia sono i pescatori a decidere di lasciare le barche attraccate al porto, in Spagna si è optato per uno sciopero che gli italiani ricordano poco volentieri, ovvero il blocco degli autotrasportatori.

Il blocco, che vede il suo punto caldo in prossimità della frontiera franco-iberica de La Junquera vicino a Gerona, sta portando gli scioperanti a paralizzare il paese al fine di accelerare la soluzione del dialogo tra i rappresentanti degli autotrasportatori e il governo.

Una soluzione che rischia di portare alle tipiche situazioni di agitazione nazionale. Già da questa notte le pompe di benzina vedono lunghe code per i rifornimenti. Secondo voi è giusto attivare questo genere di manifestazioni al fine di fare sentire la propria voce?

World Press – Rassegna Stampa Internazionale del 09 giugno 2008

Ore 01:09. L’eco dell’abbandono di Hillary Clinton dalle primarie democratiche si fa ancora sentire in alcuni paesi del vecchio continente, ma come spesso è usanza la domenica, ma ancor più in particolare nel weekend, l’attività politica tende spesso a stabilizzarsi e a concentrarsi sui piccoli problemi nazionali che ogni stato possiede. Poche le notizie riprese da tutti i quotidini a parte le vicende sportive di Euro 2008, ma quello è un altro discorso (ma a tal proposito un bel FORZA ITALIA per questa sera non me lo toglie nessuno). Tutto questo mentre il caro-petrolio impazza in tutta Europa quasi fosse una nuova malattia…

Europa Militare. Beppe Grillo, Mentana e gli Americani

Giorni addietro Beppe Grillo richiamava alla memoria dell’Italia sopita, sul suo blog, l’occupazione americana su territorio italiano. Ne parlava Mentana a Matrix il 6 maggio. RaiNews24, oggi, a Macro Sfera, tratta proprio l’esplosiva faccenda.
Quanti soldatini americani circolano su territorio italico? Durante la Guerra Fredda erano circa 450.000, i soldati americani presenti qui. Ora hanno una funzione di appoggio, di retrovia, e sono nettamente diminuiti.
Le basi? In Germania, paese – sapete com’è, la storia, a più forte presenza militare statunitense – ci sono 670 chilometri quadrati di basi. In Italia 7, ufficialmente. Beppe Grillo dà un numero differente: dice 113.

Santa Margherita saluta Silvio

La due giorni dei giovani imprenditori che si svolge a Santa Margherita Ligure ha visto, nella giornata di sabato, la presenza dello “sposo” Silvio Berlusconi. Sposo perchè, dai sondaggi a sua disposizione, si sente in luna di miele con l’Italia visto il 65% di gradimento di cui attualmente può sostenere.

Con il solito piglio ironico, Berlusconi ha trattato gli argomenti che in questo momento il nostro paese sente maggiormente. Tasse, centrali nucleari, intercettazioni e rifiuti al centro dell’attenzione del discorso del premier.

Problemi che stanno flagellando l’Italia soprattutto a causa degli evasori fiscali e a causa del aumento del costo dell’oro nero.

Per pagare tutti meno tasse, bisogna che tutti le paghino e quindi dobbiamo continuare la lotta all’evasione fiscale. Dobbiamo continuare la lotta all’evasione se è vero che ci sono 100 miliardi di euro in meno nelle casse dello Stato.

E voi?Che ne dite?