Elezioni politiche 2013 – risultati definitivi: Italia ingovernabile

Le elezioni politiche 2013 si sono concluse nella maniera peggiore possibile. Al di là della preferenza espressa, infatti, la situazione definitiva parla di un Paese ingovernabile, con la maggioranza alla Camera attribuibile al Centro Sinistra grazie al premio di maggioranza, e con un Senato ben lungi dal poter disporre di una coalizione in grado di potersi presentare come prevalente. Cosa accadrà allora all’Italia? Chi avrà la responsabilità di guidare il Paese?

Elezioni politiche 2013 proiezioni

Continuano ad arrivare le prime proiezioni sull’esito delle elezioni politiche 2013. Stando a quanto affermano gli instant poll curati da Rai e Sky (rispettivamente a cura di Piepoli e Tecnè), il centro sinistra avrebbe vinto in entrambi i rami del Parlamento, anche se per il Senato occorrerà attendere l’evoluzione dei dati della Lombardia, regione evidentemente in bilico. Vediamo in maggior dettaglio come si stanno evolvendo le proiezioni.

Berlusconi e Bersani litigano su La 7

Berlusconi e Bersani, i due principali “contendenti” in lizza per le elezioni politiche, hanno trovato nell’acquisto de La 7 da parte di Urbano Cairo un nuovo terreno di scontro. Una vicenda che ha acuito le relazioni tra le due parti, le quali hanno colto l’occasione per contestare i reciproci atteggiamenti sulla vicenda legata al gruppo Ti Media. E così, tra giaguari da smacchiare e accuse di varia natura, la campagna elettorale è giunta al termine.

Programmi elettorali 2013 – Tasse

Cominciamo oggi, con l’avvicinarsi della tornata elettorale, un breve viaggio sul confronti dei principali programmi elettorali 2013 da parte degli schieramenti in campo. È la volta di comprendere quali misure specifiche potrebbero essere in corso di applicazione con la nuova legislatura, e in che modo le attuali coalizioni ritengono di poter contrastare efficacemente l’evasione fiscale. Nelle prossime giornate, altri approfondimenti di confronto tra i vari programmi.

Rehn contro Berlusconi

Il commissario agli affari economici Olli Rehn, mai eccessivamente tenero nei confronti delle istituzioni nazionali, è tornato a parlare dell’Italia sottolineando come la gravità della situazione economica nazionale del 2011 sia responsabilità politica del precedente esecutivo. Una presa di posizione particolarmente dura, che ha indotto il commissario all’Industria Antonio Tajani a prendere le distanze dal finlandese, e l’ex ministro Brunetta a richiedere una commissione di inchiesta e le dimissioni del commissario.

Accordo tra grandi partiti in caso di pareggio a elezioni?

Nell’ipotesi di pareggio sostanziale al Senato (dando per scontato che la Camera si orienti verso il centro sinistra), potrebbero trovare luogo delle soluzioni tra le forze politiche più importanti. A suggerire tale soluzione è stato, negli ultimi giorni, lo stesso Silvio Berlusconi, che in un’intervista rilasciata alla Rai ha in tal modo lanciato un’offerta sostanziosa allo schieramento avverso. Ma vediamo nel dettaglio quali sono state le considerazioni formulate da Berlusconi, e cosa potrebbe realmente accadere in tale scenario.

Lista Monti: gradita novità o profonda delusione?

In questa delicata fase della campagna elettorale per le politiche 2013, l’ago della bilancia interpretativa sulla recente Lista Monti non ha ancora avuto modo di pendere con decisione: la coalizione guidata dal premier uscente costituisce una gradita novità nel panorama italiano, o è una profonda delusione, considerata la salita in campo di un player che – fino a qualche settimana fa – era considerato ben sopra delle parti?