Alitalia-Air France, luci della ribalta

Alitalia-Air France, luci della ribalta
Il Tesoro, venerdì scorso, ha dato il via libera. Comunicazione fatta pervenire al presidente di Alitalia, Maurizio Prato. E nelle prossime ore dovrebbe finalmente arrivare la tanto controversa firma con Air France-Klm della lettera con la quale le due compagnie di volo avvieranno una trattativa in esclusiva.
Da quel momento, passeranno un paio di mesi per la definizione dei dettagli e per giungere al coronamento del passaggio del controllo di Alitalia dal Tesoro. Il quale possiede ad oggi il 49,9% delle azioni. Il gruzzolo della discordia dovrebbe a quel punto passare finalmente al gruppo franco-olandese.

Posso andare in bagno, Prof. Sarkozy? Per i Ministri francesi, in arrivo le pagelle

Sarkozy

Che fosse uno originale si era capito. Che non avesse problemi ad attirare l’attenzione, anche. Insomma, il buon Sarkozy si è inventato la pagella. Da recapitare ai suoi ministri. Numeri, dati, riscontri, valutazioni nero su bianco, addirittura mese per mese. Vediamo i progressi, verifichiamo le carenze, i punti di forza, i punti deboli, qui no, qui sì, qui forse, rimandiamo, e nel secondo quadrimestre, se necessario, bocciamo anche.

In questi primi giorni del nuovo anno, al Primo Ministro Fillon toccherà ricevere (uno alla volta, per favore) i membri del governo francese: 33 ritorni a scuola, tra ministri e segretari di Stato. E consegnerà loro le prime pagelle. E come il migliore dei maestri buoni, Fillon ha tranquillizzato i suoi con parole di conforto: Non è un meccanismo punitivo, ma un modo per coordinare meglio il lavoro governativo e installare una cultura dei risultati. Oui, oui.

Poi – c’è anche un poi – dopo le municipali di marzo e prima dell’avvio della presidenza francese dell’Unione europea, i tabelloni dei risultati verranno pubblicati. E potrebbe scattare il rimpasto. Consapevole di tutto questo guaio in arrivo, ieri, la classe si è presentata al cospetto del Preside Sarkò per gli auguri di buon anno nuovo. Ironia. Si sorrideva, un po’ a disagio.

Giù le mani da Malpensa. Parola di Umberto

Bossi

Giù le mani da Alitalia, francesi. Ancor più, giù le mani da Malpensa. La Lega annuncia rivolta, e da quando il Governo, per voce di Tommaso Padoa Schioppa, ha fatto ufficialmente sapere il suo mood positivo nei confronti della vendita della compagnia di bandiera ad Air France/Klm, un po’ tutto il Nord Italia protesta. E la Lega trova preziosi alleati in Cisl e Uil. Più diplomatica la Cgil, che per ora si schiera, ma solo con la sua rappresentanza regionale. Il partito del sì, invece, vede il Governo circontato da una sorta di silenzio-assenso: unica voce esplicita l’Enac, l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile, che, attraverso il suo presidente, Vito Riggio, esprime “viva soddisfazione per l’orientamento espresso dal Governo rispetto all’avvio da parte di Alitalia di una trattativa in esclusiva con Air France-KLM“.

E Padoa Schioppa disse “mais oui!”

Padoa Schioppa

Silenzio, parla Tommaso Padoa Schioppa. Il Ministro dell’Economia esterna il suo punto di vista in merito alla controversa vicenda Alitalia-Air France, dopo che ieri il corposo dossier è stato finalmente sottoposto alle attenzioni del Consiglio dei Ministri.

Allons, enfants de la Malpensa!

Malpensa

Malpensa è la madre di tutte le battaglie“. Umberto Bossi la vede così. Il “partito del Nord“, che coincide sostanzialmente con il partito del no, ha trovato il suo leader. La Padania, suo regno e sua voce, veicola l’inasprimento dei toni del numero uno del Carroccio: “La musica purtroppo non cambia mai per il Nord: schiavi di Roma eravamo e schiavi restiamo“. E continua: “È necessaria una reazione forte, dura, a questa nuova violenza dello Stato romano che con Malpensa ha alzato il tiro: vogliono il Nord in ginocchio, penalizzato, più schiavo. Per questo non bisogna cedere. Ora più che mai è necessario che scenda in campo al nostro fianco anche la società civile”.

A Nightmare before Christmas – Parte II

Epifani

Credeva di poter passare delle festività mediamente serene. Dopotutto, aveva persino ottenuto la fiducia sulla Finanziaria. E’ andato anche a Kabul, e si è commosso. “Grazie soldati, siete l’orgoglio d’Italia”. Su Alitalia infuriano le polemiche da più parti. Ma ha detto 15 gennaio, e se 15 gennaio non sarà, plausibilmente sarà dopo. Chissà che il panettone non plachi un po’ gli animi. Ma il Professore sa ormai da tempo che i canditi non attaccano con Guglielmo. Perchè Epifani, oltre ad essersi pronunciato sull’affaire Alitalia, ha mandato il suo messaggio alla nazione. Un sindacalista che parla di salari e di fisco.

Alitalia: a nightmare before Christmas

 Nightmare before Christmas

L’ossessione del volo ha preso un po’ tutti. Da Roberto Formigoni ai sindacati. La recente decisione del Consiglio di Amministrazione di Alitalia ha sollevato il putiferio. E, dopo le affatto tenere considerazioni del Presidente della Regione Lombardia,  ecco levarsi la voce del Segretario Generale della Cgil, Guglielmo Epifani.

Oui or non, Monsieur Prodì?

Alitalia

Cliccando su Repubblica.it, prima di aprirsi l’articolo sull’affaire Alitalia, il sistema indirizza automaticamente e per qualche secondo – come sempre accade sulle notizie più cliccate – su una pubblicità. Quella delle MilleMiglia Alitalia. La logica e il collegamento, casuali o scontati che siano, lasciano un po’ perplessi.

Alitalià. Speriamo non diventi Alitalie, suonerebbe maluccio. Ma i Francesci per fortuna sono un popolo per molti aspetti illuminato. Ieri il CDA della nostra compagnia di bandiera ha finalmente deciso – e lo ha fatto all’unanimità – di sbloccare la situazione e avviare la trattativa in esclusiva con Air France-Klm per la vendita della quota del 49,9 per cento detenuta dal Tesoro. Apriti cielo. Il partito del sì e il partito del no si sono levati.