Berlusconi: “Sinistra vuole invasione stranieri per cambiare il voto”

berlusconi silvioContinua lo scontro a distanza fra il premier, Silvio Berlusconi, e l’opposizione. Il presidente del Consiglio, alla presentazione dei “promotori di libertà” a Roma, ha attaccato la sinistra per il suo atteggiamento favorevole nei confronti degli stranieri nel nostro paese. “La sinistra vuole spalancare le porte ai cittadini stranieri, vuole un’invasione di stranieri perchè pensa che si possa cambiare il peso del voto che ha visto la vittoria dell’Italia moderata“.

Interpellato a Bruxelles il presidente della Camera, Gianfranco Fini, commenta così le dichirazioni di Berlusconi: “La mia opinione non coincide al 100% con quella del presidente del Consiglio e questo è notorio“.

Regionali, Vito Kahlun: per la prima volta una candidatura su Facebook

PriVito Kahlun. Un nome difficile pronunciare e da scrivere. Ed è per questo che il responsabile nazionale delle politiche giovanili del Partito Repubblicano Italiano ha deciso di rimettere la propria candidatura su Facebook e creare una pagina nominata “Vito Kappa”, a cui si sono iscritte in appena un giorno 700 persone. E’ la prima volta che un politico sceglie un social network per entrare nella stanza dei bottoni. Una scelta coraggiosa e postmoderna.

Coraggiosa perché il suo partito gli aveva offerto una candidatura sicura, ma “Vito Kappa” ha deciso che solo il popolo potrà decretare la sua entrata nelle liste del Pri alle prossime Regionali del Lazio. Infatti solo nell’eventualità in cui su Facebook si raggiungessero “ i seimila iscritti entro le 23.59 di Giovedì 25 febbraio”, si potrà votare per Kahlun.

Postmoderna perché la sua candidatura potrebbe diventare uno spartiacque nella politica italiana e aprire una nuova fase della comunicazione  politica su Internet, in cui il feedback da mero strumento analitico per studiare gli effetti di una campagna elettorale si trasforma in un attivo esercizio consapevole di sovranità popolare. Vito Kahlun ha 26 anni, due lauree e una terza in cantiere e appare più che mai una ventata di novità nell’immobilismo della politica italiana.

Clicca qui per sostenere Vito Kahlun

Scaglia, Parisi, Di Girolamo: è maxi-inchiesta

scaglia di girolamo parisi inchiesta fastweb riciclaggio

Stefano Parisi, Nicola Paolo Di Girolamo, Silvio Scaglia. Sono i nomi che si sono imposti alle cronache italiane di oggi. Tre storie, un’unica maxi-inchiesta sul maxi riciclaggio in cui sono indagati e che ha portato Ros e Guardia di Finanza ad eseguire 56 ordinanze di custodia cautelare.

Stefano Parisi è amministratore delegato di Fastweb dal 2004. E’ di Roma, è nato nel 1954. Capo del Dipartimento per gli Affari Economici della Presidenza del Consiglio dei Ministri dal 1992 al 1997. Segretario Generale del nuovo Ministero delle Poste e Telecomunicazioni nel 1994: erano i tempi dell’apertura alla concorrenza del mercato della telefonia mobile.Nel 1996 Capo del Dipartimento per l’informazione e l’editoria della Presidenza del Consiglio, dal ’94 al ’97 membro del collegio sindacale della Rai. Direttore generale del Comune di Milano dal ’97 al 2000. E Direttore Generale della Confindustria fino a luglio 2004 sotto la guida di Antonio Amato.

Nicola Di Girolamo è sconosciuto ai più, ma noto alle cronache. E di Silvio Scaglia, già fondatore di Babelgum, e di Fastweb, ecco il profilo su Wikipedia.

Foto|Flickr

Corruzione, Di Pietro: “Intervento Governo? Ci credo poco”

mani-puliteMagari fosse… Allora facciamo un decreto, ma ci credo poco”. Così risponde il leader dell’Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, sollecitato sulla volontà del governo di presentare un ddl contro la corruzione. L’ex magistrato è convinto che con un dl già alle prossime Regionali molti politici non si potrebbero candidare: “questo sarebbe fare sul serio”. Qualora così non fosse, sarebbe “solo fumo negli occhi”, sottolinea Di Pietro, il quale aggiunge che la corruzione “è diffusa a tutti i livelli”. “Non vogliamo chiamarla nuova Tangentopoli? Chiamiamola come vi pare, si tratta sempre – ammonisce Di Pietro – di arraffamento di soldi pubblici alle spalle dei cittadini.

Brunetta: “Contro Bertolaso azione indegna”

brunettaIl ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, ospite di Repubblica tv, ha detto di aver “visto serenissimo” il capo della Protezione civile, Guido Bertolaso, sottolineando il linciaggio mediatico che è stato riservato al sottosegretario alla presidenza del Consiglio:

Bertolaso è mio amico personale, è una persona che stimo e apprezzo. Io penso che l’azione contro di lui è assolutamente indegna. Mi pare che non sia stato neanche sentito da alcun magistrato. Questo è inaccettabile: uno viene messo nel tritacarne e gli si deve dare anche la possibilità di spiegare.

Facebook, oscurato gruppo contro down

facebookE’ stato oscurato il gruppo su Facebook contro i bambini down. Sul social network ieri era comparsa la foto di un neonato down con la parola “scemo” scritta sulla fronte e l’invito: “giochiamo al tiro al bersaglio con i bambini down“. In poche ore ci sono state 1.300 iscritti, che sono stati fatti bersaglio di dure e aspre critiche da utenti della Rete e politici di ogni schieramento. I promotori dell’ignobile iniziativa non hanno rivelato la propria identità.

In tal proposito, il ministro per le Pari opportunità, Mara Carfagna, parlando con i giornalisti a margine di una visita all’ospedale pediatrico Santobono di Napoli ha auspicato “rapide indagini” della polizia postale per individuare i responsabili del gruppo choc.

Principe e pupo, sciopero della fame se vincono. Da FareFuturo

Emanuele Filiberto Savoia

La provocazione? Lo sciopero della fame.

No, non sono solo canzonette. Sono cultura di un paese. Sono immaginario. Sono etichette appiccicate addosso agli italiani.

E allora, e sottolinea che non è uno scherzo, Filippo Rossi annuncia (“alla radicale”): sciopero della fame se vince il trio Pupo-Principe-Canonici. Ma non per protesta.

Chissenefrega della protesta. E chissenefrega di chi vince Sanremo. È uno sciopero che nasce dalla vergogna. Sarà uno sciopero della fame tutto culturale e soprattutto politico. Perché c’è qualcuno che deve far capire al paese che a destra, in Italia, c’è anche altro rispetto a una retorica patriottarda e vuota.

A breve avremo la risposta.

Tg1, editoriale di Minzolini su Bertolaso

Credevate forse che non avremmo postato qui per voi l’ultimo editoriale del direttore del Tg1 (delle 20) Augusto Minzolini? Eccolo qui sopra. Dice Minzolini:

Le intercettazioni sono strumenti di indagine, non sono prove, e lo sanno bene anche i magistrati. Al telefono si usa un linguaggio diverso rispetto a quello che si userebbe davanti a un pubblico ufficiale, ma non si può condannare una persona per un aggettivo se non c’è una prova

Altra questione la condanna mediatica, dice il direttore del Tg1:

E il condannato mediatico, se pure dimostra la sua innocenza davanti a un tribunale, la sua pena la sconta già davanti alla società. Cosa che può accadere anche a Bertolaso

Quanto sta emergendo in questi giorni derviderebbe il suo tempimo, secondo Minzolini, perché

siamo in campagna elettorale e puntualmente le inchieste giudiziarie sostituiscono la campagna elettorale: è successo l’anno scorso con la vicenda delle escort, mentre quest’anno il primo giorno della par condicio siamo stati sommersi dalla pubblicazione di un mare di intercettazioni. Tutto finirà il giorno dopo il voto, ma intanto l’intero Paese subirà un altro colpo

Buona visione.

Google: università cinese dietro attacchi

googleGli attacchi informatici a Google e a diverse aziende americane sono partiti dai computer di due università d’elite cinesi. Lo rivela il sito Internet del New York Times, secondo cui l’intento era quello di rubare segreti commerciali, codici di computer e mail delle organizzazioni cinesi che si occupano di diritti umani. Google ha denunciato le prime “intrusioni” a gennaio, ma gli inquirenti sospettano che le attività illecite siano iniziate ad aprile. Gli istituti coinvolti sono l’Università di Shanghai Jiaotong e la Lanxiang Vocational School.

La prima è considerata una delle facoltà di maggiore prestigio in materia di scienze informatiche. I suoi studenti pochi anni fa parteciparono a una competizione internazionale di programmazione organizzata dalla Ibm, sconfiggendo in una “battaglia tra cervelli” le brillanti menti di Stanford e di altre università americane.

La seconda è una scuola di specializzazione nata per volontà dell’esercito e prepara ingegneri informatici per conto delle Forze Armate.

Protezione Civile, IdV: “Escludere imprese coinvolte in inchieste”

italia_dei_valoriNon si placa lo scandalo che ha travolto la Protezione Civile. Ogni giorno escono nuovi particolari sulla vicenda, che gettano luce su ciò che è veramente successo alla base della ricostruzione dell’Abruzzo. L’Italia dei Valori, con un ordine del giorno al dl emergenze, a firma Augusto Di Stanislao, chiede di fare chiarezza sulla situazione che sta infangando tutto il paese:

Rendere pubbliche le liste delle imprese appaltate per la ricostruzione in Abruzzo; escludere dalle procedure di assegnazione dei lavori di ricostruzione le imprese su cui gravano sospetti e su cui la magistratura ha indagini in corso; massima trasparenza nella conoscibilità degli atti, cosa in cui, per altro, il governo si era già in precedenza impegnato.

È inaccettabile quanto sta venendo fuori sugli imprenditori senza scrupoli che si sono avventati sull’affare della ricostruzione. Si tratta di un territorio che ha bisogno di rinascere, a 10 mesi dal sisma la situazione è ancora drammatica.

Gli abruzzesi aspettano di tornare alla normalità. Il governo deve loro il massimo rispetto e noi non staremo con le mani in mano, mentre una serie di sciacalli vedono nella disgrazia di queste persone il modo per arricchirsi.

Elezioni regionali e terzo mandato: Emilia Romagna e Lombardia

C’è un “caso” di cui non parla nessuno. Nessuno, tra i politici, sente di dover rispondere a quanto sollevato, sia pur timidamente, soprattutto sulla Rete (vedi Sofri). Tranne Marco Cappato, radicale. Lo dice oggi Italia Futura.

Roberto Formigoni si ricandiderà per la presidenza della Lombardia. Vasco Errani idem per quella dell’Emilia Romagna. Ma c’è un ma. Rischiano di essere dichiarati ineleggibili. Lo spiega il professore di Diritto costituzionale Vittorio Angiolini: Una legge del 2004 dispone la non immediata rieleggibilità allo scadere del secondo mandato del Presidente della giunta regionale eletto a suffragio universale e diretto.

Buona visione.

Regionali, Sky Tg 24: 32% cambia voto dopo scandalo corruzione

Sky tg 24I recenti casi di corruzione in Italia potrebbero modificare l’andamento del voto alle elezioni Regionali. E’ quanto emerge da un sondaggio condotto da Sky Tg 24. Secondo la tv satellitare, infatti, il 32% dei partecipanti sarebbe orientato a modificare il proprio voto. Il restante 68%, invece, non è stato minimamente sfiorato dalle polemiche di questi giorni da quella che i media hanno già ribattezzato “Tangentopoli 2”.

Intercettazioni, Di Pietro: “Berlusconi è la malattia”

antonio-di-pietroLo scontro a distanza fra Silvio Berlusconi e Antonio Di Pietro si arricchisce di una nuova pagina. Il leader dell’Italia dei Valori, a margine di una manifestazione del popolo viola davanti a Montecitorio, commenta così l’intenzione del governo di accorciare i tempi per approvare il provvedimento sulle intercettazioni:

È come se, ogni volta che si scopre un nuovo strumento tecnico diagnostico, il direttore di un ospedale togliesse la possibilità di usarlo, invece di togliere la malattia. Non dico che Berlusconi è uno stupido, ma Berlusconi è la malattia e non vuole farsi da parte.

Berlusconi: “Mi farò fare senatore a vita”

Berlusconi ApicellaÈ stata una serata talmente piacevole  e sono stato talmente bene con i senatori, che quando sarò anziano mi farò fare senatore a vita”. L’ha detto il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, durante la cena di ieri a Palazzo Grazioli con un gruppo di senatori a vita.

Il premier prima ha cantato, accompagnato alla chitarra da Mariano Apicella e poi ha intrattenuto i suoi ospiti con molte barzellette (una delle quali su D’Alema e Violante).