Appalti, Mancino: “Anemone? Da lui nessun regalo”

Nicola-MancinoIl signor Anemone non mi ha fatto alcun regalo“. L’ha dett0 il vicepresidente del Csm Nicola Mancino, facendo riferimento alle notizie apparse su alcuni organi di stampa:

A seguito della mia nomina a ministro dell’Interno nel 1992, vennero commissionati dal Sisde all’impresa del signor Diego Anemone lavori di messa in sicurezza dell’appartamento da me allora abitato in locazione a Roma in corso Rinascimento 11. Si trattò essenzialmente della blindatura di porte e di finestre.

Di Pietro: “Ddl carceri? Governo bocciato”

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Innanzi tutto il testo del governo è stato bocciato. E questo perché la Lega, Idv e le Associazioni hanno fatto capire che era senza né capo né coda. E’ il commento del leader dell’Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, sul ddl del governo riguardo le carceri italiane, che nell’ultimo anno sono entrati sempre più nell’occhio del ciclone

Ora il testo è solo acqua fresca – continua Di Pietro – mentre lo spaccivano per una grande firma. Hanno accetto i nostri emendamenti e dicono che è il loro testo: a ladri di idee

Senza Censura su Current, le interviste doppie Il Fatto vs Il Giornale

Da questa settimana Senza Censura, in onda tutti i giorni su Current – Sky 130 si arricchisce di una nuova rubrica di approfondimento sulle notizie di politica interna italiana che mette a confronto due giornalisti appartenenti a quotidiani di opposta ispirazione. Al via con Il Fatto Quotidiano di Antonio Padellaro e Il Giornale di Vittorio Feltri.

Sopra l’intervista doppia di oggi, al direttore del Fatto, Antonio Padellaro, e al giornalista de Il giornale, Francesco Cramer. Domanda: Immigrazione: maggioranza spaccata o unita?

Ballarò, crisi di Grecia ma anche di Italia

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Appuntamento stasera, come ogni martedì, con Ballarò. Questa sera il programma di Giovanni Floris si interroga su crisi politica italiana e crisi europea sulla scia del caso Grecia. Mentre la politica italiana si confronta con le inchieste della magistratura scoppia la crisi dell’euro. Ci si chiede come è successo, se può accadere di nuovo, e soprattutto come si finisce nel mirino degli speculatori. L’Italia, la sua classe dirigente, le riforme da sempre promesse e da sempre rimandate, nella puntata in onda questa sera.

Ospiti in studio il segretario generale della Cgil Guglielmo Epifani, la presidente del PD Rosi Bindi, il leader dell’Udc Pierferdinando Casini, il presidente della Regione Piemonte Roberto Cota, il viceministro allo sviluppo economico Adolfo Urso, l’imprenditrice Luisa Todini, il direttore del Corriere della sera Ferruccio De Bortoli, l’economista Giacomo Vaciago, il presidente della Ipsos Nando Pagnoncelli.

In ricordo di Peppino Impastato

Sono passati 32 anni. La storia di Peppino Impastato ve l’ha raccontata due anni fa, egregiamente, Francesco qui. Per rileggerla e non perderla. Ce n’è ancora troppo bisogno, di quei cento passi.

Report, alla scoperta del mercato automobilstico

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La puntata di stasera di Report si chiama “L’auto permettendo”, firmata da Michele Buono e Piero Riccardi. Questa la sinossi della puntata di stasera del programma di Milena Gabanelli:

In un mondo che è sull’orlo di una crisi di traffico, l’Italia detiene in Europa il primato della densità automobilistica: più di 600 macchine ogni mille abitanti. Ma nella storia dei trasporti l’automobile in sè è una splendida invenzione e una risorsa di lavoro. Se però la risposta alla domanda di mobilità è sbilanciata sull’automobile, allora la libertà di movimento e la velocità negli spostamenti si trasformano in congestione delle città, inquinamento e in una modalità di trasporto che provoca in assoluto più morti. Il modello automobile fa sistema, l’industria automobilistica è un grande volano dell’economia: intorno c’è tutta l’industria del petrolio, delle infrastrutture e delle costruzioni. Si fanno grandi affari a far crescere le città selvaggiamente, tanto c’è l’automobile a collegare quartieri sempre più lontani. Risultato?

Roma, letame per il Pdl

letame san precario

La foto è di San Precario. Davanti alla sede del Popolo della libertà in via dell’Umiltà, il gruppo di azione “daDa SpalMan” ha versato stamane un bidone di letame.

Pochi secondi, per una provocazione per, scrivono:

concimare le intelligenze e smascherare le ipocrisie. Un’azione dadaista metropolitana per risignificare le strade. Via dell’Umiltà. Paradossi della toponomastica! Il partito unico della libertà. Paradossi della politica!

Maroni: “Carceri? Disegno legge peggio di un indulto”

maroniAbbiamo una valutazione negativa sull’impatto che avrebbe il cosiddetto disegno di legge svuota-carceri”, che darebbe la possibilità ai detenuti di scontare l’ultimo anno di pena ai domiciliari. Sono le parole che il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, ha rilasciato all’Ansa. L’esponente della Lega Nord giudica così il provvedimento che è all’esame della commissione Giustizia della Camera: “Peggio di un indulto, visto che gli effetti non sarebbero una tantum, ma varrebbero sempre”.

Ballarò, le dimissioni di Scajola e i nodi della maggioranza

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Stasera appuntamento con Ballarò. Che avrà dovuto risettare la puntata odierna con le dimissioni di Claudio Scajola (bis). La casa vista Colosseo era, naturalmente già prevista. Il titolo ci sta tutto: I nodi della maggioranza. Ore 21.10. Dopo l’apertura con la consueta copertina satirica di Maurizio Crozza, via alle danze. Data anche la componente finiana in studio (Granata), ci si può aspettare una puntata interessante.

Tra divisioni interne, inchieste, testimonianze e smentite su una casa davanti al Colosseo, la maggioranza tenta di sciogliere i suoi nodi. Intanto l’opposizione discute di strategie e la vicina Grecia affonda sotto il peso delle mancate riforme.

Ospiti di Giovanni Floris, tra gli altri, Massimo D’Alema, il sindaco di Firenze Matteo Renzi, il vicepresidente della Camera Maurizio Lupi, il deputato del PdL Fabio Granata, il direttore del Fatto Antonio Padellaro, il condirettore del Giornale Alessandro Sallusti, il presidente della Ipsos Nando Pagnoncelli.

Polemiche “In mezz’ora”, Calderoli: “Non rispondo a deliri”

calderoliAi deliri non rispondo“. E’ la secca risposta del ministro per la Semplificazione normativa, Roberto Calderoli. L’esponente del Caroccio è oggetto di critiche per le sue dichiarazioni durante la trasmissione “In mezz’ora” sulle celebrazioni dei 150 anni dell’unità d’Italia. Il ministro scrive in una nota:  
Da tanti anni sono abituato agli stravolgimenti e alle interpretazioni giornalistiche di quello che dico. Pertanto non mi arrabbio più: me ne sono fatto una ragione. Quello che trovo ridicolo, però, nella politica attuale, è che si commentino non le parole ma le sintesi giornalistiche più o meno malevole.
Io sono un federalista e di federalismo ho parlato rispondendo alle domande di Lucia Annunziata e altro non intendo aggiungere. In sede di dibattito storico sono sempre pronto ad articolare un ragionamento compiuto sull’argomento, con chiunque. Ma ai deliri non rispondo“.

Dimissioni Scajola: “Per difendermi non posso continuare a fare il ministro”

claudio-scajolaPer difendermi non posso continuare a fare il ministro come ho fatto in questi due anni“. L’ ha detto Claudio Scajola durante la conferenza stampa convocata al ministero sulla vicenda che lo vede coinvolto.

L’ormai titolare dello Sviluppo economico è al centro di polemiche per aver comprato e pagato solo in parte un appartamento a Roma, secondo quanto è emerso durante l’inchiesta della Procura di Perugia sugli appalti e i lavori del G8. Scajola si è sente al centro di “una campagna mediatica senza precedenti“.

Generazione Italia, Fini lancia il territorio

Gianfranco Fini lancia, con un videomessaggio, i circoli in tutto lo Stivale. Generazione Italia arriva sul territorio.
Non si fa politica a forza di sondaggi. Servono stategie per il futuro, dice. Per una politica che sia vissuta giorno per giorno, anche attraverso questo strumento formidabile che è la Rete. La Rete, che Gianfranco Fini definisce qui la garanzia assoluta della libertà.

Conclusione: Noi ce la mettiamo tutta. Puntiamo anche sul vostro aiuto. Stay tuned.

Report, alla scoperta della Lombardia e del suo sistema sanitario

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Anche questa sera appuntamento con Report, in onda oggi, domenica 2 maggio alle 21.30 su Rai Tre. Il titolo della puntata è “La prestazione”, di Alberto Nerazzini.

Ecco, come sempre, la sinossi della puntata odierna:
La Lombardia è la regione più popolosa e più ricca del Paese, con un bilancio pari a quello di un piccolo stato e una sanità che da sola costa quasi 17 miliardi di euro. Un sistema unico in Italia, fondato sulla libertà di scelta e sulla parità tra pubblico e privato, introdotto tredici anni fa. Ancora oggi è proprio la riforma della sanità il cavallo di battaglia del Presidente Formigoni che, dopo la recente rielezione, si avvia verso il compimento del suo personale e incontrastato ventennio di governo. Ed è sempre la sanità lombarda quella portata a modello dal premier Berlusconi.