Di Pietro e il Giornale: parenti e bugie



Antonio Di Pietro sotto attacco. Oggi Il Giornale, cartaceo e on line, pubblica quelle che ritiene essere le prove delle sue bugie. Ascoltate l’audio che inchioderebbe Di Pietro.


L’attacco è cominciato ieri: Così Di Pietro sistema le mogli e i parenti nel partito-famiglia: Antonio Di Pietro sceglie i suoi, secondo l’accusa, nel modo più certo possibile: i suoi parenti. Più fidati di così


Parentela di sangue o acquisita poco importa: i cari di Tonino troverebbero, per Il Giornale, corsia preferenziale per accedere alle cariche nei consigli dei vari enti, in Parlamento o nelle strutture del partito. Un’accusa pesante, direte voi, soprattutto per un parlamentare che, nel suo appoggio al Parlamento pulito di Beppe Grillo, aveva dato un messaggio diverso ad alcuni.

La cura parentale è fenomeno ampiamente diffuso tra i nostri politici: lo ammette anche l’articolista de Il Giornale. Ma l’attenzione di Di Pietro per consorti, figli, cognati e affini batterebbe tutti. L’ex magistrato sarebbe stato il più bravo nella sua categoria.


Tonino è a memoria d’uomo l’unico leader dell’arco costituzionale che è riuscito a sistemare nel suo partito due mogli, l’attuale e la prima


Isabella Ferrara, ex moglie e madre di Cristiano Di Pietro, fa parte dell’organico dell’Italia dei Valori in terra lombarda: dove, cioè, Antonio Di Pietro abita dal 1974. Ed è la tesoriera regionale. Maneggia il pecunio, fa notare sibilando il pezzo. Susanna Mazzoleni, non ha un posto qualsiasi nell’Idv lombardo. Ce n’è, naturalmente, anche per la seconda moglie, Susanna Mazzoleni: oltre allo studio legale e alla cattedra all’Università Bicocca di Milano (dove tra l’altro studia uno dei due figli avuti con Tonino), è una dei tre unici soci dell’Associazione Italia dei Valori, struttura parallela al partito e a cui vengono versati i milioni del rimborso elettorale. Di Pietro è il presidente dell’associazione, la Mazzoleni socia e tesoriera è invece Silvana Mura, amica di vecchia data di Di Pietro.


La chiamano la Dynasty di Montenero di Bisaccia.


L’eventuale – non provato da un giudice della Repubblica come reato – magna magna dipietrista fa scandalizzare i sempre neutrali, morigerati, maiMAIMAIMAImaaaai censurati lettori del quotidiano di Mario Giordano. Un commento di assaggio:

Vorrei tanto che il caro Tonino fosse colto con le mani in flagrante ma ancora non sono soddisfatto! Vabbé che la dirigenza del IdV è stata eletta dal caro Tonino in modo poco trasparente, ma il fatto di aver ruotato i dirigenti al ministero appena divenuto ministro, non solo Mautone ma anche diversi altri, mi pare in tutta onestà una pratica corretta. Ma io voglio una scatola di scarpe con 100 milioni dentro! Voglio una mercedes acquistata con i soldi del partito, magari proprio i rimborsi reclamati dal Cantiere! Voglio qualcosa di concreto! Cari giornalisti de “Il Giornale”, cerchiamo di darci da fare per farlo fuori sto Tonino!!!


A voi la lettura di tutta la soap. E anche gli interrogativi sui perché.


1 commento su “Di Pietro e il Giornale: parenti e bugie”

  1. caro direttore in occasione delle ultime elezioni regionali nella circoscrizione di trapani nella lista di Italia dei valori hanno candidato l’ingegnere pietro viviano a con dizione che ottenesse il trasferimento dall’ispettorato opere marittime della calabria a quello della sicilia . Così è stato dopo le elezioni l’ing. ha ottenuto il trasferimento alla faccia della legalità

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