Chi ha ucciso yara? DNA da tampone salivare

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Continua il giallo sull’assassino di Yara Gambirasio, continuano anche le ricerche da parte degli investigatori del DNA ritrovato sul luogo del ritrovamento del cadavere di Yara, la ginnasta scomparsa il 26 Novembre 2010, e ritrovata morta dopo tre mesi di ricerche. Secondo l’EX comandante del RIS di Parma, Luciano Garofano, un prelievo di DNA su un gran numero di persone, potrebbe portare alla soluzione del caso. Ecco l’affermazione dell’ex comandante del RIS all’eco di Bergamo: “Credo che il prelievo del Dna a un numero così grande di persone potrebbe essere una soluzione”.

Garofalo aggiunge anche, che si stanno sottoponendo a tamponi salivari, i genitori delle ginnaste del centro sportivo, gli operatori del cantiere ex Sobea di Mapello e i frequentatori del palasport che potrebbero essere venuti in contatto con Yara.

L’ Unità d’ Italia, tra celebrazioni e contestazioni

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Si sono svolti oggi a Roma i festeggiamenti per i 150 anni dell’ unità d’ Italia, con celebrazioni solenni, non prive, però, di polemiche.
Al discorso del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano alle due Camere riunite in seduta comune a Montecitorio, infatti, erano presenti solo cinque esponenti leghisti, di cui quattro membri del governo(i ministri Umberto Bossi e Roberto Maroni e i sottosegretari Michelino Davico e Sonia Viale). Inoltre, ministri e sottosegretari leghisti hanno più volte dato prova di volersi “distinguere” dai festeggiamenti, applaudendo poco o per nulla durante il discorso di Napolitano. Il loro leader Bossi, comunque, ha parlato di “buon discorso” del presidente della Repubblica, aggiungendo che Napolitano “è una garanzia”.
Per il presidente della Repubblica, comunque, è stata una lunga giornata di celebrazioni, iniziata, questa mattina, con l’ omaggio all’ Altare della Patria di Piazza Venezia, e poi  proseguita con una visita al Pantheon, dove ha deposto una corona d’ alloro sulla tomba del primo re d’ Italia, Vittorio Emanuele II (in presenza anche di alcuni eredi dei Savoia). Quindi, Napolitano si è recato al Gianicolo, dove ha scoperto il monumento equestre, da poco restaurato, ad Anita Garibaldi e Giuseppe Garibaldi, e poi inaugurato il nuovo Parco degli Eroi. Poi, la visita al museo di Porta San Pancrazio, e poi alla Basilica di Santa Maria degli Angeli, dove il cardinale Angelo Bagnasco ha celebrato la Messa per il centocinquantesimo. Infine, al Teatro dell’ Opera di Roma, dove Napolitano ha assistito al Nabucco di Verdi, diretto da Riccardo Muti.

Radioattività Roma: la Capitale supera Tokyo

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Secondo una recente indagine Roma, la nostra capitale, sembrerebbe essere più radioattiva di Tokyo. Attualmente a Tokyo viene calcolata una radioattività pari a 0.04 microsievert/ora, mentre a Roma siamo al di sopra dei 0.20, più precisamente sono 0.25 microsievert/ora. Attualmente non ci sono isotopi che possono essere stati prodotti in un reattore, quindi non ci sono i rischi di Tokyo.

Da questa nuova indagine emerge che Roma risulta sei volte più radioattiva di Tokyo.

150 anni unità d’Italia: la chiesa cattolica

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Papa Benedetto XVI, nella giornata di oggi, ha inviato un proprio messaggio personale per mostrare anche la sua partecipazione alla festa per i 150 anni dell’unità d’Italia. Il Papa nel suo messaggio ha dichiarato come il cristianesimo abbia «contribuito in maniera fondamentale alla costruzione dell’identità italiana». Il papa ha anche detto come il cristianesimo abbia riempito artisticamente la nostra nazione con una «ricchissima attività artistica».

«Dante, Giotto, Petrarca, Michelangelo, Raffaello, Pierluigi da Palestrina, Caravaggio, Scarlatti, Bernini e Borromini – scrive il Papa – sono solo alcuni nomi di una filiera di grandi artisti che, nei secoli, hanno dato un apporto fondamentale alla formazione dell’identità italiana». Nel suo messaggio il pontefice aggiunge

Ruby adescata a 16 anni: “Fece sesso a pagamento 13 volte”

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La Procura di Milano ha chiuso oggi le indagini nei confronti del consigliere PDL in Lombardia Nicole Minetti, dell’ imprenditore  Lele Mora e del giornalista  Emilio Fede, accusati di favoreggiamento ed induzione della prostituzione di 32 ragazze maggiorenni e, appunto, dell’ allora minorenne Ruby. Quest’ ultima, in particolare, secondo i pm, sarebbe venuta in contatto con Lele Mora ed Emilio Fede, per la prima volta, nel settembre 2009, quando aveva solo 16 anni, e non nel febbraio 2010, come sostenuto finora. Inoltre, scrivono sempre i giudici, avrebbe compiuto “atti sessuali con Silvio Berlusconi, dietro pagamento di corrispettivo in denaro e altre utilità” per 13 volte, dal 14 febbraio al 2 maggio 2010, ma il reato di induzione e favoreggiamento alla prostituzione, per Fede, Mora e la Minetti, sarebbe proseguito fino al gennaio 2011, quando l’ inchiesta era già iniziata.
La Minetti, poi, avrebbe svolto un ruolo di intermediazione per “la sistematica erogazione di corrispettivi per l’ attività di prostituzione svolta previo assenso di Silvio Berlusconi “, occupandosi della concessione in comodato d’ uso alle ragazze delle case in via Olgettina. Emilio Fede, invece, doveva valutare “la rispondenza dei requisiti estetici” delle ragazze invitate ad Arcore, e sia lui che Lele Mora si occupavano di trovare le giovani, talvolta anche nell’ ambito dell’ agenzia gestita da Lele Mora.

Chi ha ucciso Yara? Uccisa subito dopo il rapimento

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Durante la conferenza stampa che si è tenuta nella mattinata di oggi, il procuratore capo di Bergamo, Massimo Meroni, le indagini si trovano ad una nuova svolta. Da quanto emerge dai controlli che si stanno svolgendo sul corpo della giovane ginnasta, il DNS ritrovato sui guanti che indossava la ragazza, sarebbero di una Donna e un uomo, come già vi avevamo anticipato. «I due dna trovati non sono di Yara, dei suoi famigliari e di nessuno dei profili in mano alle forze dell’ordine».

Per quanto riguarda il tempo che è trascorso tra il rapimento di Yara e l’uccisione della ragazza, il procuratore afferma: «è stata uccisa subito dopo la scomparsa, nell’arco di qualche ora. E c’è alta probabilità che sia morta nel luogo dove è stata trovata». Il procuratore ha aggiunto che non si sa, se effettivamente yara «sia stata ferita lì» dove è stata ritrovata.

Chi ha ucciso Yara? Trovato del DNA estraneo

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Il procuratore di Bergamo Massimo Meroni, in una conferenza stampa organizzata per le ore 11 di oggi, ha affermato: «I due dna trovati non sono di Yara, dei suoi famigliari e di nessuno dei profili in mano alle forze dell’ordine».  Sicuramente quest’affermazione conferma quello che già in molti pensavano da tempo e quanto già era trapelato dalle indiscrezioni del PM.

Il DNS ritrovato nel luogo del ritrovamento del corpo di Yara, a questo punto, potrebbe essere anche dello stesso Tironi, il ragazzo che aveva affermato di aver visto Yara con due uomini. Pochi giorni dopo, lo stesso ragazzo, amico di Yara, aveva smentito quanto dichiarato ai giornali. Le indagini si sono puntate verso questa nuova pista.

Strage di Viareggio a rischio prescrizione

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La strage di Viareggio è una delle ultime più cruente stragi che l’Italia attuale può ricordare. Il presidente della Regione Toscana, ha dichiarato ”La Regione si e’ costituita parte civile- aggiunge – Mi auguro che la giustizia faccia il suo corso e presto. Con la riforma che il Governo vuole varare – osserva Enrico Rossi – c’e’ il rischio, se il processo durera’ piu’ di 2 anni, che il reato di omicidio colposo plurimo cada in prescrizione”.

Questa dichiarazione è stata fatta dopo le ultime notizie che arrivano dall’udienza odierna che ha portato la prossima udienza nei primi mesi estivi del 2012, quindi tra circa un anno e mezzo. Il presidente del tribunale di Lucca Gabriele Ferro ha dichiarato: “mi auspico infatti che l’acquisizione delle prove avvenga a luglio altrimenti a meta’ ottobre”. Successivamente sarà l’udienza preliminare che avverrà prima di Gennaio – Febbraio 2012 . A quel punto,m il processo ci sarà alle soglie del 2012 e inizio 2013.

Sfrattato, si barrica dentro casa e minaccia di farla esplodere

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L’allarme è scattato nella mattinata di oggi. Erano circa le 9.30, quando un uomo con un mandato di sfratto dalla sua abitazione, si è rinchiuso dentro casa con la Madre minacciando di dare fuoco alla casa. L’uomo a minacciato di farla esplodere, aprendo una bombola del GAS. Subito dopo la minaccia sono state avvisate le forze dell’ordine che con l’ausilio di 5 squadre dei vigili del fuoco, e tre volanti dei carabinieri, sono riusciti a far uscire di casa l’uomo intorno alle 12.00 .

il tutto è avvenuto nel quartiere Casilino. Nelle foto di oggi, vi mostriamo mentre l’uomo viene portato via dai soccorsi e l’abitazione dove si erano barricati l’uomo e la madre.

Chi ha ucciso Yara? Si indaga anche sul misterioso testo su Wikipedia

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Prosegue senza sosta la ricerca dell’assassino di Yara Gambirasio. Le indagini della procura ora si sono spostate anche sul WEB dopo la comparsa di un particolare messaggio in una delle pagine di Wikipedia. La pagina è quella che riguarda il film “Vesna va veloce” di Carlo Mazzacurati . il testo era inserito all’interno della trama del film, diviso in parole sparse per tutta la pagina. Una volta ricostruito il testo, è apparso: “So dove si trova il corpo di Yara. Contattate il numero: …. ” e poi veniva indicato un numero di telefono. Il messaggio è apparso pochi giorni prima del ritrovamento del corpo della povera Yara.

Gli investigatori stanno analizzando tutti gli accessi al sito relativi al momento della modifica della pagina, con la collaborazione di Wikipedia. Le indagini, però, si sono spostate anche su Facebook ,dove una presunta amica di Yara ha scritto in bacheca, un commento dove affermava di sapere dove si trovasse il corpo della ragazza. Gli investigatori stanno cercando di capire se effettivamente quella persona che ha inviato il messaggio, è una persona informata sui fatti, o solamente il solito mitomane di turno.

Fini da Vespa: “non voto sul caso Ruby. Bossi è il vero premier.

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Il presidente della Camera Gianfranco Fini, intervistato oggi da Bruno Vespa a “Porta a Porta“, ha fatto sapere che non si pronuncerà sul conflitto di attribuzioni fra i poteri dello Stato, chiesto dalla maggioranza in relazione al “caso Ruby“, poichè, ha spiegato, “Tutti sanno che il presidente non vota”. “La stella polare è il rispetto del regolamento” ha aggiunto.
Il leader di Futuro e Libertà non ha risparmiato frecciatine polemiche al conduttore: quando ad esempio Vespa faceva alcune osservazioni sulla legge sul “processo breve” , ha risposto: “E’ noto che lei sia informato su quello che fa Berlusconi”.  Vespa ha quindi replicato: “Sono cose che leggo sui giornali così come leggo le intercettazioni che in altri paesi non sono consentite come qui da noi”. E anche Italo Bocchino, vicepresidente di Futuro e Libertà, ha criticato aspramente un servizio riguardante la “diaspora” interna al partito, affermando: “Non mi pronuncio sulla faziosità del servizio. Neanche Bonaiuti avrebbe saputo fare di meglio.
Fini si è poi chiesto: “E’ possibile che in questo paese si debba sempre parlare della giustizia e dei problemi di Berlusconi?” Inoltre, si è detto favorevole alla decisione di prendere una “proroga” di quattro mesi sul federalismo, che ha definito “Una decisione saggia che allunga i tempi della legislatura, visto che quindi non si voterà quest’ anno.” Per Fini, quindi, ora vanno riscritte “le regole del gioco insieme”, con una riduzione del numero dei parlamentari e una nuova legge elettorale. Molto critico si è detto, sempre, sul processo breve, in particolare sulla “norma transitoria”, mentre si è mostrato più possibilista sulla riforma della giustizia, dicendosi “Favorevole alla semplificazione delle carriere”. Per il presidente della Camera, comunque, il governo, ora, dovrebbe sopratutto occuparsi “della reale condizione meridionale o di un piano di rilancio dell’ occupazione giovanile”.

Funerali militare morto in afghanistan

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Sono iniziati alle 11.30 i funerali dell’alpino morto in Afghanistan nella giornata di Lunedì scorso. I funerali si sono svolti nella chiesa di Santa Maria degli Angeli a Roma. Alla celebrazione funebre hanno partecipato le più alte figure politiche, presente anche il Presidente Silvio Berlusconi e Giorgio Napolitano, accolto sul sagrato dal ministro della Difesa, Ignazio La Russa presenti già da prima dell’arrivo del feretro nella chiesa.

Alla celebrazione si segnala anche la presenza dei presidenti di Camera e Senato, Fini e Schifani, il presidente della Consulta, De Siervo, i ministri Bossi, Calderoli, Tremonti, Matteoli, il governatore del Veneto, Luca Zaia. Nella galleria, vi mostriamo l’arrivo della salma in chiesa portata dal alcuni Alpini.

Imprenditore gambizzato a Cazzago san martino

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Un uomo di 64 anni è stato ferito ad una gamba nella mattina di oggi, a Cazzago San Martino vicino Brescia. L’uomo è stato ferito alla gamba nel piazzale della sua azienda, in totale sono stati esplosi tre colpi da un fucile da caccia, uno dei tre ha colpito l’uomo alla gamba, ferendolo. L’imprenditore non è in pericolo vita, ma è stato ricoverato con urgenza presso l’ospedale di chiari. Attualmente gli investigatori ancora non conoscono le ragioni del gesto.

Vi mostriamo le foto subito successive ai colpi da fuoco e all’intervento dei carabinieri nel piazzale dove è avvenuto il fatto.

Federalismo, la Camera approva la fiducia. Ma Calderoli chiede una proroga


Si è tenuto stasera
alla Camera il voto di fiducia sul federalismo municipale, che è stato approvato con 314 si, 291 no e 2 astenuti. Applausi per il leader della Lega Umberto Bossi da parte dei suoi deputati, che hanno sventolato in aula le bandiere delle regioni del Nord, venendo poi richiamati dal vicepresidente di turno Antonio Leone. Fra loro anche il premier Berlusconi, che li ha “omaggiati” indossando un fazzoletto verde nel taschino. Berlusconi ha poi dichiarato, parlando con i cronisti: ” Sono tranquillissimo. C’ erano due deputati in missione e due malati. La maggioranza è a 320″.
Il ministro della Semplificazione normativa Roberto Calderoli, della Lega, dopo un incontro con una delegazione dei “Popolari d’ Italia”, si è però impegnato a proporre domani al Consiglio dei Ministri “Un’ inìziativa legislativa finalizzata alla proroga di quattro mesi del termine di scadenza della delega prevista dalla Legge 42″ sul federalismo fiscale, prevista per il 21 maggio.
Per Bossi, comunque, il voto di oggi è “Un giro di mattoni in più, siamo quasi al tetto” e ha aggiunto: “Ora abbiamo iniziato anche il federalismo regionale”. Quanto alla possibilità di una fine anticipata della legislatura, invece, il leader leghista ha risposto: “Noi vogliamo completare il federalismo, poi vediamo. Restiamo con i piedi per terra”, mentre l’ asse con Berlusconi “Per adesso tiene” poichè, spiega, “Berlusconi è stato l’ unico a darci i voti per il federalismo”.

Dall’ opposizione, il segretario del Partito Democratico Pierluigi Bersani ha spiegato così il voto contrario del suo partito: ” Se il federalismo fiscale lo si fa e lo si fa per bene, lo votiamo. Se invece si fa un pasticcio, noi votiamo contro. Questo decreto, al di là delle vostre favole, è un pasticcio.” E rivolgendosi al Carroccio: “Cara Lega, non venite a dire che reggete Berlusconi per fare il federalismo. Noi vi garantiamo che il processo federalista va avanti anche senza di lui”.
Contro il provvedimento anche l’ UDC, come ha spiegato il suo leader Casini: “Ci sono ragioni politiche e di merito che ci inducono a dire di no ancora una volta. Non possiamo fidarci della Lega, almeno finchè non ci troveremo su alcune cose elementari, del tipo Roma non è Roma ladrona ma la nostra capitale”. Per Casini, poi, “Non si vuole fare un vero federalismo ma approvare uno spot della Lega.”
Per Futuro e Libertà, il capogruppo Benedetto Della Vedova, annunciando il voto contrario del suo partito, ha affermato: “Non è una buona riforma, non è condivisa, è frettolosa” e può creare “Un aumento della spesa al nord e aumento delle tasse al sud.” Infine, dall’ IDV, Antonio Borghesi ha attaccato: “Se volete scambiare il gusto vuoto della riforma con il sostegno a Berlusconi per i suoi processi noi lo andremo a dire in tutti i posti”.