Albania: l’opposizione “chiama” l’Italia e la Ue

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L’Albania chiama l’Italia e la Ue. Anzi è il leader dell’opposizione socialista, Edi Rama, che stamane ha lanciato un appello al nostro paese e all’Europa: “L’Italia e l’Ue non devono accettare in Albania una realtà inaccettabile per il mondo democratico e condannare la violenza di Stato che uccide gente innocente”.

Interrogato dai giornalisti italiani Rama ha aggiunto: “L’Europa non può accettare che in Albania possano accadere cose che non accetterebbe mai nei suoi Paesi, in base a principi e valori non negoziabili: che la gente muoia perché protesta o che l’opposizione venga definita ‘bastarda’ dal governo”.

Elezioni Portogallo: Anibal Cavaco Silva rieletto al primo turno

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Elezioni-Portogallo. Il presidente Anibal Cavaco Silva è stato rieletto al primo turno delle elezioni presidenziali. Con il 52,9% delle preferenze il capo di stato uscente ha battuto il socialista Manuel Alegre, che non è andato oltre il 19,7% dei voti.

Una vittoria annunciata quella di Anibal Cavaco Silva in una elezione che verrà ricordata per il tasso di astensione record (53,3%).

Federalismo: il Cdm rinvia il decreto di una settimana

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Rinvio federalismo. Il Consiglio dei ministri ha deciso di rinviare di una settimana il voto sul decreto attuativo del federalismo fiscale sul fisco comunale, che doveva essere preso in esame dalla commissione bicamerale entro il 28 gennaio.

Lo fanno sapere fonti del governo, secondo cui il rinvio è stato proposto dal ministro della Semplificazione Roberto Calderoli per dare alla commissione più tempo per discutere e approvare il testo.

Giustizia: il Senato approva la relazione di Alfano

Relazione Giustizia. Con 154 voti a favore, 129 contro e un astenuto, il Senato approva la risoluzione del Pdl e della Lega a sostegno della relazione del Guardasigilli Angelino Alfano sullo stato di Giustizia in Italia.

Il Senato, inoltre, ha approvato la risoluzione sulla Giustizia presentata dal Terzo Polo, che porta le firme di Udc, Fli, Api e Mpa.

Financial Times-Berlusconi: “L’Italia merita di meglio”

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Financial Times-Berlusconi. Un “Enorme vergogna” per l’Italia, così il quotidiano britannico giudica la legge sul legittimo impedimento e il caso Ruby. Nell’editoriale si legge: “prima delle prossime elezioni, l’Italia merita un dibattito”.

Il giornale finanziario punta il dito contro l’abitudine della politica italiana degli ultimi anni di trattare la crisi “come un altro episodio del conflitto tra Berlusconi e il potere giudiziario. L’Italia merita di meglio”.

Nuova Giunta Roma: ecco l’Alemanno-bis

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Nuova Giunta Roma. Ecco la squadra di governo dell’Alemanno-bis.

Novità:

  • Il direttore generale di Capitalia Carmine Lamanda al bilancio
  • Dino Gasperini alla cultura
  • Marco Visconti all’ambiente
  • Antonello Aurigemma ai trasporti
  • Il presidente delle Acli romane Gianluigi De Paolo alle politiche sociali e famiglia

Conferme:

  • Sveva Belviso alle politiche scolastiche (nuovo incarico, prima era assessore alle politiche sociali)
  • Mauro Cutrufo vicesindaco
  • Alfredo Antoniozzi alla casa
  • Fabrizio Ghera ai lavori pubblici
  • Marco Corsini all’urbanistica
  • Davide Bordoni al commercio
  • Enrico Cavallari al personale

Caso Ruby: Berlusconi indagato per concussione e prostituzione minorile

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Caso Ruby, indagato Berlusconi. La Procura di Milano ha indagato il presidente del Consiglio per “concussione” e “prostituzione minorile”.

Per la prima ipotesi di reato al premier viene contestato che nella notte fra il 27 e il 28 maggio 2010 avrebbe abusato del proprio ruolo per convincere i funzionari della Questura di Milano a consegnare alla consigliere regionale lombarda Nicole Minetti l’allora 17enne Karima “Rubi” El Mahroug.

Ragazza che porta alla seconda ipotesi di reato, quella secondo cui Berlusconi sarebbe stato cliente della prostituta marocchina in numerosi fine settimana ad Arcore.

Wikileaks-Italia: ambiguità contro le mafie

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Wikileaks-Italia.

Sui contenuti scottanti pubblicati dal sito, che sta mettendo in imbarazzo molti governi, il gip di Palermo, Pier Giorgio Morosini, intervistato da Repubblica, giudica così l’impegno italiano contro la criminalità organizzata: “C’è stata l’ambiguità di certi politici che non hanno voluto redigere un programma elettorale contro le mafie perchè temevano di alienarsi parte del consenso”.

Caso a parte quello di Walter Veltroni, che secondo Morosini “in aree particolarmente segnate dalla presenza di cosa nostra disse di non volere i voti mafiosi“.

Alemanno-Bertolaso: il sindaco sceglie l’ex capo della Protezione civile

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Alemanno-Bertolaso. Il primo cittadino di Roma, che ieri ha azzerato la Giunta, sta pensando di affidare la carica di vice sindaco all’ex capo della Protezione civile. Incarico che secondo Repubblica sarebbe un trampolino di (ri)lancio e non un punto d’arrivo.

L’idea di base è questa: Bertolaso affiancherebbe Alemanno fino alla fine del mandato (due anni) per poi candidarsi al Campidoglio, mentre l’attuale sindaco virerebbe le sue mire alla politica nazionale.

Legittimo impedimento: l’udienza è stata dichiarata aperta

Udienza-legittimo impedimento. Il presidente della Corte Costituzionale, Ugo De Siervo, ha dichiarato aperta l’udienza sulla legge grazie a cui il premier Silvio Berlusconi potrebbe essere messo ai ripari dai tre processi a suo carico (almeno fino all’autunno prossimo): Mills, Mediaset e Mediatrade.

Nel Palazzo della Consulta, preso d’assalto da cronisti italiani e stranieri, è arrivata in sedia a rotelle anche il giudice costituzionale Maria Rita Saulle, la cui partecipazione era stata data in forse per problemi di salute. Il verdetto è atteso per giovedì prossimo.

Napolitano firma, la riforma Gelmini è legge

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Ed eccoci qui. L’anno Napolitano ha firmato, la riforma Gelmini dell’università è legge.

Nessuna sorpresa, dicono da LINK-Coordinamento Universitario. “Il presidente Napolitano ci ha ricevuto e ascoltato con rispetto, ma non ci aspettavamo che fosse lui a dare battaglia al posto nostro. A bloccare la riforma Gelmini dovranno essere gli studenti, i dottorandi, i precari, i ricercatori, i tecnici-amministrativi, tutti coloro che vivono sulla propria pelle la schiavitù della precarietà e il furto di futuro operato da questa riforma”.

Bonifazi (Dialoghi): “Contro la violenza sulle donne necessario cambiamento culturale”

Nell’ambito del dibattito in occasione della Giornata mondiale contro la violenza alle donne è interessante dare voce alle istanze della società civile sul tema della violenza sulle donne. Con proposte concrete. “Lavorare contro la violenza sulle donne significa in primo luogo attivare quei processi culturali capaci di portare ad un cambiamento di mentalità a partire dalla scuola“, spiega Alessandra Bonifazi, Responsabile politiche di genere dell’Associazione Dialoghi.

Secondo la Bonifazi “è necessario che la famiglia e la scuola contribuiscano al cambiamento culturale sulla visione della donna, soprattutto in un contesto che sempre più risulta essere multiculturale, anche attraverso una educazione al rispetto della dignità dell’altro e al riconoscimento del contributo di genere per lo sviluppo armonico della società“.

La Giornata internazionale contro la violenza alle donne

Se da un lato a Montecitorio imperversa il Vietnam, dall’altro la politica, a volte, sa ancora farsi vedere unita quando si tratta di battaglie di civiltà. Che questo poi corrisponda a un impegno concreto ed efficace è tutto, sempre, da dimostrare. In ogni caso: oggi, in occasione della “Giornata internazionale contro la violenza alle donne”, a Palazzo Chigi si è svolta una cerimonia bipartisan contro le mutilazioni genitali femminili (Mgf). Insieme, il ministro per le Pari opportunità, Mara Carfagna, e la vicepresidente del Senato Emma Bonino. Hanno firmato il petalo rosa, simbolo della campagna mondiale contro le mutilazioni genitali femminili promossa, in Italia, dalle associazioni Aidos e Amnesty International.

Significative le parole dette oggi in occasione della Giornata contro la violenza alle donne dala delegata regionale dell’Associazione Italiana Donne Medico della Calabria, Caterina Ermio: ”Nonostante siamo entrati nel terzo millennio la violenza contro la donna non accenna a diminuire e se assistiamo alle palesi violazioni della dignità delle donne, nelle comunità immigrate, dettate, a volte, da pratiche tribali trasferite nei luoghi di immigrazione come la disumana pratica dell’infibulazione, tra le italiane di nascita la situazione non sembra rosea”.

Berlusconi: “Fiducia o elezioni”. Napolitano: “Ci vuole responsabilità”

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Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha ribadito oggi la sua intenzione di andare alle urne se il 14 dicembre non verrà data la fiducia al governo da parte delle Camere. Ieri, con l’ incontro tra il capo dello Stato Napolitano e i presidenti delle Camere, Fini e Schifani, veniva fissato il calendario istituzionale, con le prossime tappe cruciali per il governo: dopo l’ esame della manovra finanziaria, che si concluderà il 10 dicembre, il 13 il premier si recherà la mattina in Senato, e il pomeriggio alla Camera, mentre il 14, prima a Palazzo Madama, poi a Montecitorio, si terrà il voto di fiducia.

La priorità verrà dunque data alla legge finanziaria, e Napolitano, durante la cerimonia di oggi, al Quirinale, per la consegna dei riconoscimenti ai cavalieri del lavoro, si dichiara per questo “soddisfatto per il senso di responsabilità dimostrato ieri da parte di tutte le forze politiche”, aggiungendo che” avremo bisogno di altri segni di questo senso di responsabilità nei tempi a venire”. Il presidente della Repubblica si dice anche preoccupato per le “turbolenze finanziarie, che persistono, che investono l’ eurozona”, e ammonisce:” abbiamo il dovere di fare fronte al costo del debito pubblico”, che definisce “pesantissimo”. Inoltre, si compilmenta con le parti sociali per aver “concordato un documento propositivo”, mettendo così in pratica quello ” spirito di condivisione” da lui richiesto.