Berlusconi, gaffe sui desaparecidos

Berlusconi, battuta infelice sui desaparecidos. Gaffe-prone lo definisce l’AFP. E in effetti ne avrebbe, a detta di molti – anche dell’Argentinafatta un’altra. Anche se continua a sostenere con i suoi di essere frainteso, e che le sue paole vengono perennemente rovesciate. Decidete voi.

Comunque, il risultato al momento è: il ministero degli Esteri argentino convoca l’ambasciatore italiano, Stefano Ronca. Esprime profonda preoccupazione per le presunte frasi attribuite al Presiddente del Consiglio Silvio Berlusconi sulla tragedia dei desaparecidos. Ronca risponde: da parte di Silvio non c’è stato certamente alcun intento offensivo. Piuttosto c’è stata netta presa di distanza dalla dittatura argentina.

Palazzo Chigi rincara: attacco calunnioso e assolutamente ingiustificato su un finto caso che provoca indignazione. A far scoppiare il caso è stato Clarin, che ha citato l’Unità.

3 commenti su “Berlusconi, gaffe sui desaparecidos”

  1. Ieri, discutendo con alcuni amici di sinistra, non capivo come potessero affermare che Berlusconi avesse fatto una battuta sui desaparecidos argentini…

    Solo dopo ho capito: casualmente io mi ero imbattuto nel video con la versione integrale della frase e non avevo considerato invece che la base elettorale della sinistra si informa principalmente tramite il sito di Repubblica, l’arma di propaganda della sinistra, di proprietà dell’affarista di sinistra Carlo De Benedetti.

    Bene, Repubblica ha pubblicato una versione “tagliata” del video, in cui, ascoltando la frase così decontestualizzata ad arte, sembra che Berlusconi stesse raccontando una barzelletta, mentre invece parlava degli insulti che riceve dai giornalisti e dai media di regime. Tra questi insulti c’è anche quello di essere un dittatore.

    Questo perchè Repubblica non va confusa con un mezzo di informazione, è propaganda, un prodotto di basso profilo per i suoi lettori antiberlusconiani.

    Ecco la frase completa, in cui Berlusconi, parlando degli insulti che riceve, definisce l’argentino “dittatore” e “drammatico” quello che ha fatto, questa:

    “Ho ricevuto tanti insulti dalla sinistra, sembra diventato lo sport nazionale, lo vedete sui giornali, non fanno altro, di me hanno detto di tutto, che sono l’orco di Arcore, che sono come Hitler, che sono come Mussolini, che sono come quel dittatore argentino che faceva fuori i suoi oppositori portandoli su un aereo con un pallone, poi aprivano lo sportello e dicevano c’è una bella giornata fuori, andate a giocare, che fa ridere ma è drammatico”

    La frase completa siamo riusciti a trovarla su un sito antiberluconiano, il cui gestore, ha si anche lui montato il video, mettendo all’inizio la frase tagliata, ma non essendo un disinformatore di professione, ha lasciato nella seconda parte del video la frase completa, non tagliata, quella che rende palese la mistificazione a scopo politico delle parole di Berlusconi; ecco il link http://www.quinews.it/2009/02/18/berlusconi-ironizza-sui-voli-della-morte/

    Repubblica invece, una vergogna per il giornalismo italiano, ha pubblicato solo questa, che, decontestualizzata ad arte, fa si che il lettore creda che Berlusconi abbia iniziato a raccontare una barzelletta, mentre parlava degli insulti a lui diretti.

    “…Come quel(la del) dittatore argentino che faceva fuori i suoi oppositori portandoli su un aereo con un pallone, poi aprivano lo sportello e dicevano c’è una bella giornata fuori, andate a giocare, che fa ridere ma è drammatico”
    http://tv.repubblica.it/copertina/deasaparecidos-gaffe-del-premier/29595?video

    E Berlusconi è serissimo mentre parla, e definisce l’operato del “dittatore”, “drammatico”.

    Ovviamente il video “tagliato” è stato preso a riferimento da tutti gli altri media di regime ( dalla Rai, all’Unità, a Sky, al Corriere) e la versione “corta” già spopola su youtube (la disinformazione sa ben usare le nuove tecnologie per diffondere le mistificazioni che crea, da youtube al podcasting ai blog), pubblicata dai soliti ed ignari “soldatini” a servizio.

    Certo ogni tanto quelli che inventano titoli, che mettono le virgolette ed inventano le frasi vengono “beccati” dalla giustizia, come il direttore dell’Espresso(Repubblica), recentemente condannato insieme a Travaglio per diffamazione proprio per aver messo virgolette di fantasia.

    Ma loro hanno le spalle coperte dal miliardario De Benedetti (possono permettersi di pagare gli avvocati e le multe cui vengono condannati) e sono “professionisti” nel campo.

    In fondo quello che interessa è mettere in cattiva luce il nemico, con qualunque mezzo, onesto o disonesto, come ci ha insegnato Lenin, no ?

    E magari anche distarre la base elettorale dalla catastrofe che si sta abbattendo sulla sinistra…

  2. Questo è un lato del problema, sacrosanto – e correttamente ricostruito, ti ringrazio. L’altra domanda che però vorrei fare/farti è: perché anche a livello internazionale si è, come dire, “disposti” ad accreditare prima la versione “gaffe-prone” del nostro Presidente del Consiglio?
    Forse perché c’è una comunicazione “istituzionale”, diciamo. Un linguaggio “neutro” – non è la definizione esatta – per le istituzioni in tutto il mondo. Il nostro Premier si è sovente messo in condizioni al di fuori di questa etichetta, sia a livello nazionale che a livello nazionale. Opinabile?
    E se il concetto di stampa di regime (l’altro regime?) può applicarsi a Repubblica, è un po’ più difficile da adattare all’AFP ad esempio.
    La catastrofe che si sta abbattendo sulla sinistra, poi, si è già abbattuta da molto tempo. E non c’è una sinistra. Ma la teoria del complotto internazionale ai danni di Berlusconi non funziona a sua volta, mi spiace. Non nell’economia del buono o cattivo, nè del bianco e del nero.

  3. @Mariasol: non credo si possa parlare di mistificazione. Berlusconi ha deliberatamente descritto il fenomeno delle uccisioni per mano di un dittatore argentino con toni da barzelletta, senza riportare parole di altri ma usandone di proprie. Quindi ritengo irrilevante il contesto. Non ti so dire se quelli di Repubblica abbiano tolto il contesto perchè in linea con il mio ragionamento, o per fare pura disinformazione o se semplicemente si sia trattata di una fortuita coincidenza. Sta di fatto che stavolta Berlusconi, come del resto fa sempre, gliel’ha servita su un piatto d’argento. E non credere che gli argentini, che se la sono tanto presa, abbiano appreso la notizia da Repubblica o da Youtube…

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