Berlusconi contro il PdL: “Il calo di consensi non è colpa del Governo”

I risultati dei sondaggi politici commissionati da Silvio Berlusconi, stavolta, devono aver raccontato al Premier un’amara verità: che il suo Governo, cioè, sia in calo di consenso. Deve esserci la presa d’atto del fondatore del Popolo delle Libertà alla base dell’accusa mossa da Mosca (in corso i festeggiamenti per il compleanno di Vladimir Putin) dallo stesso Berlusconi.

Che, udite udite, non se la prende nè con gli avversari del centro destra (i finiani di Futuro e libertà per l’Italia) e neppure con le opposizioni ma punta il dito contro i suoi stessi alleati. Offensiva contro lo stesso PdL e difesa strenua dell’operato del suo esecutivo: “Se negli ultimi due mesi la nostra parte politica ha dato, a volte, un’immagine che non ha entusiasmato, lo si deve ad alcuni errori del partito e non del governo“.

Dunque, un Berlusconi determinato a imprimere all’interno del partito una marcia differente: meggiore chiarezza, meno litigiosità, più concretezza: “Il governo ha fatto bene, ha raccolto il consenso costante degli italiani in tutte le tornate elettorali, e per questo deve andare avanti fino al termine della legislatura, per completare il programma scelto dagli italiani“.

L’obiettivo del Presidente del Consiglio è, come affermato recentemente, quello di scongiurare il voto anticipato, garantire l’intera legislatura e consegnare agli italiani un Paese più liberale, nel quale uomo e società abbiano maggiore importanza dello Stato. Per portare a compimento l’obiettivo, è necessario un partito capace di informare la società civile nel migliore dei modi.

E’ proprio per conseguire tale scopo che Berlusconi rende noti i prossimi passi interni al popolo delle Libertà: “Abbiamo promosso una grande mobilitazione dei nostri sostenitori, iscritti e non. Attiveremo in ciascuna delle 61 mila  sezioni elettorali i ‘team della libertà’ per fare una grande opera d’informazione agli italiani su ciò che di positivo e di concreto il governo ha  fatto in questi due anni“.

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