Beatificazione Papa Wojtyla: “Si stanno ancora raccogliendo le adesioni”

Non ho la più pallida idea di come sarà composta la delegazione italiana”. E’ stata la risposta che il direttore della sala stampa della Santa Sede, padre Federico Lombardi, ha dato ai giornalisti che gli chiedevano la composizione della delegazione italiana alla cerimonia di beatificazione di Papa Wojtyla.

Alla cerimonia, in programma il primo maggio, parteciperà il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e come ha sottolineato Lombardi in questi giorni “si stanno ancora raccogliendo le adesioni”, quindi ancora non si conoscono le presenze ufficiali e se Silvio Berlusconi presenzierà alla beatificazione di Papa Wojtyla.

Fra i capi di Stato che hanno saranno presenti il re Alberto II del Belgio e il presidente polacco Bronislaw Komorowski.

Boffo si dimette

Avvenire Boffo dimissioni

Dimissioni. Si è dimesso il direttore Boffo. “Scelta serena e lucida”, titola l’Avvenire. Ecco il testo della lettera di dimissioni che Dino Boffo manda al cardinale Angelo Bagnasco, Presidente della Conferenza Episcopale Italiana.

Eminenza carissima, sono arrivato alla serena e lucida determinazione di dimettermi irrevocabilmente dalla direzione di «Avvenire», «Tv2000» e «Radio Inblu», con effetto immediato. Non posso accettare che sul mio nome si sviluppi ancora, per giorni e giorni, una guerra di parole che sconvolge la mia famiglia e soprattutto trova sempre più attoniti gli italiani, quasi non ci fossero problemi più seri e più incombenti e più invasivi che le scaramucce di un giornale contro un altro. E poi ci lamentiamo che la gente si disaffeziona ai giornali: cos’altro dovrebbe fare, premiarci?

E Vittorio Feltri: Non volevo le dimissioni. O ancora: Il direttore de Il Giornale non pensava “minimamente a questo quando ho scritto e ho fatto scrivere le cose che hanno provocato tutto questo problema”.

Cosa si voleva?

Caso Boffo, “velina patacca”?

boffo giornale

Scrive Gabriele Villa nell’articolo della polemica che coinvolge il direttore di Avvenire, Dino Boffo. Direttore che, in base alle “prove” in mano a Il Giornale, è stato a suo tempo querelato da una signora di Terni destinataria di telefonate sconce e offensive e di pedinamenti volti a intimidirla, onde lasciasse libero il marito con il quale il Boffo, noto omosessuale già attenzionato dalla Polizia di Stato per questo genere di frequentazioni, aveva una relazione. Rinviato a giudizio il Boffo chiedeva il patteggiamento e, in data 7 settembre del 2004, pagava un’ammenda di 516 euro, alternativa ai sei mesi di reclusione. Precedentemente il Boffo aveva tacitato con un notevole risarcimento finanziario la parte offesa che, per questo motivo, aveva ritirato la querela..:

Copia di questi documenti da ieri è al sicuro in uno dei nostri cassetti e per questo motivo, visto che le prove in nostro possesso sono chiare, solide e inequivocabili, abbiamo deciso di divulgare la notizia

Dopo l’articolo di Villa e l’inizio della polemica, sempre su Il Giornale compare oggi la notizia che il 65% degli italiani, secondo un sondaggio condotto da SkyTg24, starebbe, in questa strana battaglia di fine estate, con il foglio di Feltri.

Ma un’altra è la notizia della giornata: l’informativa cui fa appello il quotidiano della famiglia Berlusconi per costruire la sua notizia su Boffo non sarebbe nel fascicolo giudiziario del tribunale di Terni. Sarebbe, dice il direttore di Avvenire, un’emerita patacca.

Bagnasco e l’attacco “disgustoso”

Bagnasco

Ormai è scontro diretto. E certo, qualcosa sta accadendo.

L’attacco che è stato fatto al dott. Boffo direttore di Avvenire è un fatto disgustoso e molto grave

E’ il rombo di tuono dell’arcivescovo di Genova e presidente della Cei, cardinale Angelo Bagnasco. Una sintesi chiara che interviene in prima linea nell’inedita polemica di questa fine estate tra politica e Chiesa.

Rinnovo al direttore di Avvenire tutta la stima e la fiducia mia personale e quella di tutti i vescovi italiani e delle Comunità cristiane

ha aggiunto.

Lettera a Franceschini. Ovvero: PD, i laici ci rinunciano

Se dei demplici elettori Democratici scrivono al Segretario. Semplici “un par di ciufoli”, perché sono nomi noti di questi tempi che corrono. Medici e scienziati, rigorosamente e spiccatamente laici, hanno scritto a Dario Franceschini.

Gente internazionale e nomi anche famosi, come quello – per citarne solo uno, di Paolo Fresu.

Aids: Francia, preoccupazione per parole del Papa

Di Papa, Aids e preservativi. E ora anche Francia. Grandissima preoccupazione. Ahi ahi. Grandissima preoccupazione è ciò che ha esternato oggi il ministero degli Esteri francese. In merito a cosa? Proprio alle affermazioni di ieri del Pontefice. Parole, quelle di Benedetto XVI, che non possono non avere conseguenze sulla lotta contro l’Aids sull’uso dei condom.

Preservativi. Possono salvare la vita, ma per il Papa non vanno assolutamente utilizzati. Piuttosto – anzi, come unica modalità di sopravvivenza – l’astinenza. Ma la Francia ha coraggio, e invece di inchinarsi alla Chiesa – sarà che non ce l’hanno nei confini del Paese… – e parla.

Benedetto XVI: Allarghiamo la moratoria sulla pena di morte all’aborto

Sono parole che rimbombano forti, quelle di Papa Benedetto XVI pronunciate in occasione dell’incontro con gli ambasciatori di tutto il Mondo presso la Santa Sede. Un’occasione per illustrare, seppur tra le righe, come un’ ampliamento della moratoria sulla pena di morte all’aborto possa essere la “via giusta” da prendere per il futuro.

Davanti ai diplomatici di 176 paesi diversi, Ratzinger si è mostrato convinto: