La Boldrini attacca il razzismo di Alfano ma Zaia lo difende

Il ministro dell’Interno Angelino Alfano si è reso protagonista di una frase infelice riferita agli ambulanti che affollano le spiagge italiane. Non si è fatta attendere la reazione di stizza della Presidente della Camera ma Alfano è stato anche difeso. A suo favore ha scagliato una freccia Luca Zaia.

Camera istituisce Osservatorio su xenofobia e razzismo

cameraXenofobia e razzismo. L’Italia cerca di arginare i pregiudizi, istituendo un “Osservatorio sui fenomeni di xenofobia e razzismo diretto alla sensibilizzazione su tali tematiche, al monitoraggio e alla valorizzazione delle attività svolte in materia da organismi pubblici e privati”. L’ha comunicato la Presidenza della Camera dei deputati in una nota dell’ufficio stampa, in cui viene precisato:

L’Osservatorio che si è riunito per la prima volta questa mattina a Montecitorio, si compone pariteticamente di otto deputati, scelti dalla Presidenza sulla base delle esperienze già acquisite sulla materia, con riferimento ai diversi profili in cui essa potrà articolarsi, ed è coordinato dai Vicepresidenti della Camera Rosy Bindi e Maurizio Lupi, nella qualità di Presidenti, rispettivamente, del Comitato di vigilanza sull’attività di documentazione e del Comitato per la comunicazione e l’informazione esterna.

Se il Ku Klux Klan sbarca in Italia

Ku Klux Klan

La notizia si commenta con ogni probabilità da sè. Ma dà certo la cifra dello stato in cui versa l’umana mente, che può oscillare (e lo fa) tra follie e nevrosi più o meno individuali o collettive. L’appello è: aderisci e salva la stirpe bianca. Appello rivolto a chiunque voglia accoglierlo.

Fa paura, fa un po’ impressione, fa rabbia. L’importante è che non faccia, come di consueto, indifferenza. Anche se in quest’ultima ipotesi, in quanto italiani, siamo abbastanza bravi. Digitando su Google “United northern and southern knights of the KKK” troverete il loro sito. Si tratta a della maggiore “sezione” americana del Ku Klux Klan, a Fraser, nel Michigan, che anima anche l’appello in Italia.

Manifestazione a Roma contro ogni forma di intolleranza

manifestazione razzismoIl corteo partirà tra pochi minuti da piazza della Repubblica per arrivare alla Bocca della Verità. Appuntamento a Roma per protestare contro ogni forma di razzismo: sono in migliaia, dicono i Tg. Gli immigrati, e gli omosessuali. Giovedì sera a Roma, davanti ad una discoteca, quattro gay sono stati aggrediti con una mazza da baseball.

E’ esplosa l’intolleranza? Forse. Forse fa anche molta più notizia di prima. Perché non è che prima non accadessero. Ora sono eclatanti, più di prima quando questi episodi – forse quantitativamente inferiori – erano avvolti dal velo del “non fare notizia”.

Foto|Wikipedia

8 marzo, festa della donna

Festa della donna. Dalle battaglie per la parità tra i sessi a festa commerciale. La ricorrenza dell’8 marzo ha ancora un senso? Questo il sondaggio di oggi di Repubblica. Al quale, con estrema onestà e certo opinabile punto di vista personalissimo, ho risposto NO. Come me, altre 337 persone. Contro le 290 che hanno risposto di sì, e i 30 indecisi.

Oggi è l’8 marzo. I politici si sono incontrati, cavalcando l’onda dei fatti di cronaca di questi giorni. Fatti, probabilmente, sempre accaduti, ma che di questi tempi hanno trovato magnanimo asilo nel mondo mediatico. Oggi, a Roma, si è tenuto un convegno promosso dal ministero delle Pari opportunità e dal Comune di Roma. C’erano tutti. Mara Carfagna (che è sempre più magra), Giorgia Meloni, Gianni Alemanno, Gianfranco Fini. Fini, appunto.

Non ci dovrebbe essere attribuizione etnica dietro a uno stupro, è un’infamia. Forse è giusto titolare “donna Stuprata da un romeno”, ma poi è altrettanto giusto fare lo stesso quando l’autore della violenza è italiano. E bisogna avere lo stesso identico tipo di trattamento.

Fascist legacy (repetita iuvant)

Il seguente documentario, firmato BBC, è invero un pò datato (1989). Eppure noi, gli italiani, non lo abbiamo mai potuto vedere. D’altro canto nel nostro bel paese – come dimostrano le recenti dichiarazioni di eminenti politici prima e di illustri sconosciuti poi – a quanto pare non è mai troppo importato di capire che cosa abbia provocato il regime fascista. E il perchè, anche chi non ha combattuto sull’appennino tosco emiliano per evidenti ragioni anagrafiche in quei tragici anni, desidera dichiararsi fermamente antifascista.
Mica come Marcello Dell’Utri che alla storia della Resistenza vorrebbe dare una mano di vernice nera. Nè tantomeno come il nostro caro premier, che dice addirittura di non avere il tempo di rispondere alla domanda se anche lui si ispiri ai valori dell’antifascismo che, per inciso, sono quelli della Costituzione. E a forza di non avere tempo per pensarci, alle cose, ecco che ti ritrovi con la xenofobia assassina fuori dall’uscio di casa.
Tutti ci hanno messo bocca dicevamo, sulla polemica che da settimane coinvolge nostalgici, vecchi fasci ed illuminati reggenti delle nomenklature di centro destra. La spaccatura ci sembra tanto evidente quanto ingombrante. Non crediamo che il lavoro della BBC sia da solo in grado di chiarire le idee a chi evidentemente ha mostrato di averne poche e confuse, ma ugualmente ci auguriamo che possa trovare una sempre più larga diffusione allo scopo di veicolare quella che a noi, modestamente, appare una verità incontrovertibile: gli orrori del fascismo. Si aggiunga che il programma era stato comprato all’epoca da mamma Rai, che aveva deciso però di non trasmetterlo pubblicamente. La 7, nel 2004 mandò in onda alcuni stralci, poi stop, chiuso, buio. Dopo la visione delle cinque parti capirete quanto forse tutta questa prolusione sia stata addirittura inutile.
Buona visione, si fa per dire.

Genova razzista

Sentir parlare di Genova è sempre un momento particolare. Città strana, assurda.

Genova, dicevo, è un’idea come un’altra

Piace o non piace, la si ama o la si odia. C’è chi dice che sia sporca, chi dice sia brutta. Certo, è una città che va capita. Una città di mare, dove si respira umanità. Eppure.

Sporco negro, puzzi

Amnesty International: l’Italia s’è desta. Razzista

Già non era dignitoso essere su basse performance nelle classifiche delle principali organizzazioni internazionali in difesa della libertà di espressione e stampa. Ora sbuca fuori anche il razzismo.
Paolo Pobbiati, Presidente Amnesty International:

Ogni anno facciamo questo rapporto. Il 2008 è anno particolare: cade il 60esimo anniversario della Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo e del Cittadino. L’idea, allora, era quella di buttarsi alle spalle tutta una seria di orrori. In 60 anni sono stati fatti dei progressi: per noi, altamente insufficienti. Chiamiamo in causa soprattutto i Governi, la Comunità internazionale, gli Stati. I paesi più potenti a livello internazionale. Fanno scuola. Stati Uniti, Unione Europea, Cina, Russa. Stati Uniti: Guantanamo, la tortura che loro non chiamano tortura, le deportazioni. C’è un’erosione del sistema dei diritti umani. La tortura: gli Stati Uniti la definiscono in maniera diversa. E questo abbassa gli standard in tutto il mondo.

Un corposo capitolo del suddetto rapporto Amnesty, il rapporto annuale sui Diritti umani, parla… dell’Italia.

L’emergenza sicurezza, quella vera

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ANSA – 24 maggio 2008 – Un gruppo di venti ragazzi, guidati da un uomo, tutti con i volti coperti, ha fatto irruzione a Roma verso le 17:30 in un alcuni negozi nel quartiere Pigneto, in via Ascoli Piceno e in via Macerata gestiti da extracomunitari bengalesi e senegalesi, distruggendo le vetrine. Il gruppo che, a quanto raccontano alcuni testimoni presenti al momento dell’aggressione, prendeva ordini in italiano dall’uomo che li guidava, era armato di bastoni con i quali ha distrutto le vetrine e danneggiato gli interni di tre negozi, un bar, un call center e un negozio di generi alimentari. Gli aggressori dopo aver compiuto il raid sono scappati. Sul posto e’ intervenuta la polizia. Il Pigneto, un piccolo quartiere popolare, una sorta di paese, incastonato tra la via Prenestina e la via Casilina, nella prima periferia a sud est di Roma, da anni e’ uno dei quartieri piu’ multietnici della citta’.