Minetti: “Farnesina? La carica di ministro degli Esteri mi piacerebbe”

Foto: Ap/LaPresse

In una recente intervista rilasciata a Repubblica.it, Nicole Minetti parla del suo ruolo politico e del suo ruolo nella vicenda Ruby. Tante le esternazioni del consigliere regionale in Piemonte. Riguardo al caso Ruby, la Minetti ha dichiarato: “Nessuna delle ragazze che compaiono nelle intercettazioni è stata presentata da me al presidente. Ci si ritrovava a cena, con Silvio si era creato un rapporto di amicizia. Era una specie di grande famiglia“.

Riguardo Silvio Berlusconi, Nicole Minetti afferma:  “Affascinante, molto generoso, uno che mantiene sempre le promesse”. E alla domanda che il giornalista gli pone, riguardo un possibile difetti che il premier possa avere, Nicole Minetti ribatte: “Troppo impegnato. E con troppe donne attorno che lo corteggiano”.

Parentopoli leghista: il Piemonte di Cota è a gestione familiare

(dal Riformista del 9 settembre 2010, pagina 1)
di Tommaso Labate

«A tavola perdonerei chiunque. Anche i parenti», diceva Oscar Wilde. Per la versione riveduta e corretta della massima del drammaturgo, basta farsi un giretto nei corridoi della giunta e del consiglio regionale del Piemonte. Per la precisione, negli uffici di Pdl e Lega. Dove la regola è diventata: «Alla regione assumerei chiunque. Soprattutto i parenti». La figlia del capogruppo che lavora col presidente, la moglie dell’assessore assunta alle dipendenze di un altro assessore, la sorella dell’onorevole che ha un contratto col gruppo consiliare. Altro che “semplice” Parentopoli. A Torino, infatti, gli organigrammi regionali sembrano un gigantesco stato di famiglia.

Contratti a tempo determinato, contratti di collaborazione, consulenze. Documentati e documentabili attraverso atti ufficiali protocollati. Stipendi di tutto rispetto e, in certi casi, anche benefit come i buoni pasto.

Regionali 2010, i vincitori – Gallery

renata polverini

Mentre si aprono i dibattiti del post-elezioni, il Pd riparte dall’apertura al dialogo sulle riforme e da una resa dei conti (sul modello Liguria. Peccato che in molti avrebbero voluto leggere piuttosto “sul modello Puglia”) e anche all’interno del Pdl tira un’aria non così serena come viene dipinta, mentre Raffaele Fitto si dimette e la Lega gongola del suo tsunami.

Noi ci “godiamo” (chi più, chi meno) una gallery dei nuovi Governatori delle regioni Puglia, Calabria, Campania, Lazio, Basilicata, Umbria, Emilia Romagna, Veneto, Lombardia, Liguria, Toscana, Piemonte e Marche. C’è chi avrebbe voluto vedere altre facce. E chi è assolutamente soddisfatto da quella della propria Regione. Tant’è. Dopo il salto.

Candidati alle regionali: Roberto Cota – Gallery

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Roberto Cota: da bravo leghista, ha sempre la cravatta o il fazzoletto verde. E’ Roberto Cota l’uomo che sfida Mercedes Bresso nella corsa per la Regione Piemonte. Simpatico questo post su di lui. Cota è un avvocato penalista e giornalista pubblicista. Attualmente è capogruppo alla Camera per la Lega Nord.

Da sempre nel Carroccio, è pro-Tav (“La Tav in Piemonte è necessaria, perché se il Piemonte non si collega con la Lombardia e con la Francia è fuori. Dai tempi di Cavour il problema del Piemonte è questo, e la geopolitica non cambia mai”, direbbe Umberto Bossi), e la partita per la Regione con la Bresso sembra ancora aperta.

Candidati alle regionali: Mercedes Bresso – Gallery

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Oggi sbarchiamo in Piemonte, nel nostro viaggio attraverso i volti e le foto dei candidati alle elezioni regionali del 28 e del 29 marzo 2010. E andiamo a scoprire Mercedes Bresso, candidata del Pd e appoggiata anche dall’Udc, governatrice uscente della Regione. Molto amata sul territorio.

Attenta, tra l’atro, alle tematiche dell’ecologia e delle fonti rinnovabili. Annuncia con orgoglio che la sua è la prima campagna elettorale a emissioni zero, vantando una propaganda ad emissioni di anidride carbonica pari a zero. Dopo il salto, una gallery della candidata del centrosinistra in Piemonte, attuale Governatore della Regione.

Metalmeccanici alla riscossa. Hasta la victoria: 127 euro di aumento per le tute blu

Metalmeccanici
Habemus finalmente il rinnovo. Il contratto dei metalmeccanici si è concluso. E’ un risultato di grande rilevanza sia per i lavoratori, ma soprattutto per il Paese che ha bisogno di stabilità e certezze. E chi l’avrebbe mai detto che il ministro Cesare Damiano avrebbe pronunciato queste parole.
Damiano gongola. Sottolinea come questo accordo, che si è finalmente appena conluso, aiuti a migliorare la tutela dei lavoratori e le loro retribuzioni. Non solo. Per non fare torto a nessuno, questo accordo, nelle parole del Ministro, è favorevole anche per le imprese, che possono accrescere la loro competitività e flessibilità.
Ecce l’accordo, insomma. E’ appena stata raggiunta l’intesa sul rinnovo del contratto dei metalmeccanici. Un accordo che prevede un aumento di 127 euro per i prossimi 30 mesi, 260 euro per chi non fa contrattazione di secondo livello e 300 euro una tantum come compenso del ritardo di nove mesi dalla scadenza del contratto, che verrà erogato a marzo 2008.

Metalmeccanici, riprendono le trattative. Ma non si vedono spiragli

Metalmeccanici
Ripartono oggi le trattative per il rinnovo del contratto dei metalmeccanici. E sbocciano come fiori selvaggi spontanei scioperi nelle fabbriche: manifestazioni non coordinate e quasi automatiche di sostegno alla vertenza per il rinnovo del contratto, scaduto da ormai più di sei mesi. Dal Nord al Sud, dal Piemonte alla Sicilia, protagonisti oggi gli scioperi spontanei.
Sulla A4 Trieste-Venezia, è stato effettuato un blocco stradale durato circa 20 minuti. Non c’è accordo tra le parti, e sembra non esserci neppure uno spiraglio per raggiungerlo. Le posizioni dei protagonisti appaiono inconciliabili: i sindacati chiedono 117 euro più 30 di perequazioni, gli industriali ne offrono 100 euro più 5 per le perequazioni. Ma non basta. A dividere sono anche varie questioni normative, a cominciare da quella del precariato e dei contratti di lavoro interinale. La vita quotidiana di nuove (ma anche di vecchie, ormai) generazioni italiane al lavoro.
L’incontro di ieri sera si era concluso con una proposta, da parte dei sindacati, sul mercato del lavoro. L’obiettivo dichiarato, per i soggetti coinvolti, è quello di proseguire la difficile trattativa gestendo i punti più delicati passo dopo passo. Ma mancano gli spiragli.

Sciopero!

Manifestazione
Il rinnovo del contratto dei metalmeccanici? Montezemolo lo aveva un po’ liquidato, anche se con tanta bonarietà. Disposto a sedersi al tavolo delle trattative, diceva giorni fa in un’intervista a Il Sole 24Ore. E ora, loro sono in piazza. Sciopero di otto ore e cortei nelle principali città italiane: si manifesta a sostegno della vertenza per il rinnovo del contratto dei metalmeccanici, scaduto da più di sei mesi.
Cortei che vedranno l’assenza illustre dei segretari nazionali, impegnati dalle 14.30 di oggi in Confindustria per riprendere le trattative. Trattative che sindacati e industriali sperano di riuscire a chiudere per il 15 gennaio, per l’appuntamento della riunione della giunta di Federmeccanica. E i numeri dei cortei sono di tutto rispetto: Torino con 8.000 persone in piazza, Bologna 5.000, Milano 2.000, Palermo 1.300.
Le manifestazioni sono partite questa mattina e dovrebbero terminare nel giro di poche ore. Un blocco dell’autostrada è stato effettuato ad Arese, ad Ancona le tute blu della Fincantieri, e dei cantieri Isa e Crn bloccano il transito delle auto nella zona di piazza Rosselli e via Marconi, il che sta creando disagi per il traffico in entrata e uscita a Nord della città. Anche la tangenziale di Bologna è stata simbolicamente occupata, e ulteriori rallentamenti causati dai cortei si segnalano sulle tangenziali di Milano e a Mestre.