Berlusconi-L’Infedele, Zanicchi: “Non mi faccio dire quello che devo fare”

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Belusconi-Infedele-Zanicchi. “Io sono una donna libera, ho quarant’anni di carriera, le pare che mi faccio dire quello che devo fare?”. Lo dice Iva Zanicchi alla Stampa, spiegando il motivo per cui non ha abbandonato la trasmissione di Gad Lerner dopo l’invito del premier.

Per me è una questione di stile, di rispetto anche degli altri interlocutori”, continua la Zanicchi che aggiunge: “E poi restando da Lerner pensavo anche di poter contribuire in minima parte a riequilibrare un’impostazione un po’ a senso unico”.

Interpellata anche dal Giornale, l’esponente Pdl sottolinea: “Sono rimasta per difendere il mio presidente dalle mostruosità che stavano dicendo”.

Telefonata di Berlusconi a L’Infedele: botta e risposta con Lerner TESTO – VIDEO

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E’ accaduto durante la trasmissione L’Infedele in onda nel corso della serata su La 7. Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, chiama per esprimere il proprio disappunto rispetto a modi e contenuti del programma. Gad Lerner subisce un attacco verbale di oltre un minuto ma replica in maniera tempestiva. Testuale:

Lerner: Buonasera presidente Berlusconi, mi sente?
Berlusconi: Sì, buonasera
Lerner: Buonasera a lei
Berlusconi: Mi hanno chiamato invitandomi a sintonizzarmi su L’Infedele. Sto vedendo una trasmissione disgustosa: una conduzione spregevole, turpe, ripugnante…
Lerner: Allora, lei ha già insultato abbastanza…
Berlusconi: …ho sentito delle tesi false…
Lerner: …perchè non va dai giudici invece di insultare?
Berlusconi: …opposte alla realtà, lontano dal vero, distorte. Ho visto una rappresentazione della realtà all’incontrario del vero. Avete offeso…

La7, Mentana Tg record. L’Infedele: Lerner-Gheddafi-Berlusconi, spot per la nuova stagione – VIDEO

Nel piattume generale, emergere non è neppure molto difficile. Prima riflessione a introdurre l’elemento incontrovertibile per cui, nella sfida tra emittenti – Rai, Mediaset, La7 – a colpi di auditel, pare davvero che la creatura più giovane abbia incanalato una via che promette successo di ascolti.

Gran parte del merito va a Enrico Mentana che, tornato a fare il giornalista televisivo (in veste di direttore dell’informazione della rete), ha fatto presto a mettersi in tasca i vari Augusto Minzolini e Clemente Mimun. Che gli stanno ancora davanti per numero di telespettatori calamitati davanti al rispettivo tiggì ma sui quali comincia a comparire l’ombra dell’ex Rai e Mediaset.

Tornato alla conduzione del telegiornale, infatti, Mentana ha collezionato numeri da record: il trend continua a essere in crescita, le punte massime hanno registrato oltre 4 milioni di spettatori sintonizzati su La7 per lasciarsi informare dal 55enne milanese. Un ascolto medio di oltre 2 milioni di persone, lo share è arrivato a sfiorare il 10 per cento.

Annozero, stasera ospite Tremonti

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Annozero, croce e delizia del premier. Oggi è giovedì, Michele Santoro ritorna, e questa volta l’ospite d’eccezione in studio sarà il ministro dell’Economia – colui che alcuni giornali hanno ipotizzato essere in quota “futuro premier” – Giulio Tremonti. La puntata si chiama: Il Profeta.

Giulio Tremonti è il protagonista de Il Profeta, la puntata di Annozero dedicata alla situazione economica, al rapporto del Governo con la Lega dopo il successo elettorale nel nord Italia e al progetto del federalismo fiscale. Quali i costi e l’impatto di questo progetto sullo stato sociale? C’è il rischio di una “secessione leggera”, come i dati sul costo della vita, sui redditi, sull’occupazione sembrano ormai indicare? Tremonti è il ministro che ha previsto profeticamente i risultati elettorali e la vittoria della Lega. Ma è anche l’esponente politico che ha in mano le chiavi per aprire il nuovo corso dell’azione di governo.

In studio, ospiti di Michele Santoro, ci saranno anche Gad Lerner, il sociologo Luca Ricolfi, il professore di Storia delle dottrine politiche all’Università di Milano ed editorialista de La Padania Stefano Bruno Galli, l’imprenditore Diego Della Valle.

PD, Franceschini o primarie? That is the question

Il Pd e la resa dei conti. Bocciate le primarie, si vota il segretario. Dieci interventi (per mee, posson bastareeeee…) dal palco: 5 a favore del reggente che non sarà reggente ma segretario a tutti gli effetti, l’ormai ex vice Dario Franceschini, e 5 per le primarie.

Anna Finocchiaro ha poi fatto votare la mozione che chiede di votare oggi stesso il segretario. Segretario che sarà alla guida del Partito Democratico fino al prossimo congresso. Il tutto, senza passare dalle primarie. Una mozione che ha vinto. Anzi: stravinto