L’autoribaltone dei finiani: governo con i centristi

Quella di oggi di Italo Bocchino è una provocazione che potrebbe essere paradossalmente geniale. “Non consegneremo il Paese all’asse Bossi-Tremonti”, scrive su Generazione Italia il capogruppo Fli. Da quel momento, il susseguirsi di agenzie, di reazioni, di commenti, di no, niet, sì, forse è a dir poco martellante. Nuovo governo con i centristi. Nl Pdl i più svegli lo chiamano l’autoribaltone. La politica è in una crisi endemica e irreversibile, e anche le exit strategy stanno prendendo corpo in modi assolutamente inediti e, forse, impensabili.

Bocchino non è uno sprovveduto. Non un suicida politico: al momento, almeno, sembra averlo dimostrato. E certamente l’intervento su Generazione Italia difficilmente può rappresentare un’iniziativa personale. Certo, lui poi in giornata chiarisce, aggiusta il tiro, specifica. Ma la sostanza è quella. E soprattutto sortisce un effetto difficilmente non previsto: quello di una guerra già in corso ma oggi acuita. Tra l’Udc e la Lega di Umberto Bossi.Il botta e risposta di questi giorni è noto, con il Senatùr che non fa altro che ripetere da giorni: con Casini mai. Oggi la violenza del botta e risposta culmina con la definizione del leader del Carroccio. In perfetto suo stile. “Casini è uno stronzo“. Precedentemente lo aveva definito “trafficone”. Bocchino ha sostanzialmente accelerato e svelato quello che pure Berlusconi ha in mente da giorni: allargare la maggioranza all’Unione di centro, in modo da rendere il governo più stabile rispetto ai sussulti, soprattutto finiani, di questi tempi. Un’alleanza, quella con l’Udc, che non è mai piaciuta al principale alleato berlusconiano. Alleato ma anche incubo: Berlusconi sa che quello che dice Bocchino oggi è vero.

Sa che la Lega e Tremonti stanno agendo in una direzione ben precisa. E sa che sono forti. Ma forse il premier sperava di agire con la moral suasion, con la politica, con il giusto tempo nei confronti anche dell’Umberto. Italo Bocchino, il finiano di ferro, ha sollevato un coro di no alla sua proposta. Ma ha anche sparigliato i giochi.

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