Mahmoud il solitario

E’bastato un quarto d’ora al presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad per attirare a se le polemiche di questo vertice FAO. Le sue parole, taglienti come lame, hanno colpito tutti gli argomenti scottanti nella realtà iraniana.

Israele, Stati Uniti e naturalmente crisi alimentare sono stati gli argomenti sostenuti dal presidente, senza mezzi termini e sempre spavaldo, sicuro, forte e stoico. Anche quando più che un discorso sembra trattarsi di minacce.

Un quarto d’ora che gli ha permesso di conquistare zero, e ripeto zero, applausi e solo una veloce stretta di mano, obbligata, dal direttore generale della FAO, Jacques Diouf.

Ma d’altronde che reazione si poteva aspettare chi afferma che Israele ha i giorni contati? Forse dovrebbe ritenersi fortunato di non essersi beccato nessun fischio; anche se fuori circa 350 manifestanti ebrei avrebbero voluto incontrarlo. Per applaudirlo?

Nasrallah, il macellaio di Beirut

Nasrallah, il macellaio di Beirut
Molta specie ed estrema impressione ha fatto il ritorno in pubblico, con annesse dichiarazioni, dello sceicco Nasrallah. Il macellaio di Beirut, titola a tutta pagina il quotidiano Yediot Ahronot. Sconforto, paura e orrore dei media.
Gli israeliani sono sconvolti. Sabato il leader degli Hezbollah Hassan Nasrallah è ricomparso in pubblico dopo una lunga assenza, con affermazioni sconvolgenti. Ha dichiarato di essere in possesso di teste, mani e piedi e anche di un cadavere quasi completo, dalla testa al bacino di soldati israeliani caduti in guerra in Libano nel 2006 e lasciati dai commilitoni.

Macabro ritorno per lo sceicco Nasrallah

Nasrallah
E’ tornato ad apparire in pubblico, lo sceicco Hassan Nasrallah. E per farlo, ha scelto un ritorno dallo stile macabro. Hezbollah sarebbe in possesso delle teste e di parti del corpo di soldati israeliani, i cui resti sarebberi stati abbandonati dai compagni.
E’ riapparso oggi al pubblico, il leader della milizia sciita libanese. Era uscito di scena da più di un anno. E oggi, alla periferia meridionale di Beirut, roccaforte Hezbollah, ha fatto la macabra rivelazione. La sua ricomparsa coincide con le celebrazioni per la festività della Ashura, importante data del calendario sciita. Lo sceicco oggi è tornato, e si è subito collocato alla testa del corteo che vedeva fedeli per decine di migliaia.

Bush, fine del viaggio: l’Iran finanzia il terrorismo

Bush
Fine del viaggio in Medio Oriende per il Presidente degli Stati Uniti George W. Bush. Un’ultima tappa agguerrita, più di quelle precedenti. Perchè Bush ha lanciato oggi le sue invettive complete, dirette e inequivocabili contro l’Iran.
L’Iran che arma Hezbollah, finanzia Al Qaeda, minaccia la sicurezza mondiale. Bush parla da Abu Dhabi, la capitale degli Emirati Arabi: l’ultima tappa del tanto tribolato viaggio in Medio Oriente che ha anche visto la prima volta di Bush in Israele. L’attacco a Teheran, dunque, è diretto e senza mezzi termini. Il governo di Mahmud Ahmadinejad è per il Presidente americano il nuovo pericolo per l’umanità.
Parole, naturalmente, tradotte in tempo reale in tutte le declinazioni possibili dell’arabo e dei suoi dialetti. Parole che presto avranno conseguenze diplomatiche e internazionali. Parole dall’eco fortissima. Mahmud Ahmadinejad e il suo governo dovranno e vorranno presto replicare.

Bush in Medioriente: Buona la prima!

Finalmente il grande giorno è giunto. La “prima” di Bush in Israele è arrivata ed è andata anche discretamente bene. Certo a suo favore vi sono molti punti, come ad esempio quello di giocare “in casa” (dato che gli USA sono notoriamente filo-israeliani). Ma nonostante questo, dalle sue parole si evince non solo forza, ma anche un grido di speranza per risolvere la situazione arabo-israeliana.

L’arrivo a Tel Aviv, seguito dal festoso saluto del presidente israeliano Shimon Peres, è stato entusiasmante per il presidente a “stelle e strisce” che nel suo discorso ha esordito con concetti decisi e chiari: