Alemanno: “Stop agli sgomberi per una settimana”

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Forti le parole di ieri di Alemanno verso la comunità di Sant’Egidio: “ Gli esponenti della Comunità di S. Egidio, possono stare sereni, cercando, magari, di moderare i termini delle loro invettive. Non solo nella giornata di domani (oggi ndr.) non era mai stato previsto uno sgombero al campo di via Cave di Pietralata, ma in tutta la settimana prossima era già stato preventivato, da tempo, di non procedere a sgomberi di campi nomadi abusivi”.

Questa è stata la risposta di alemanno alle dichiarazioni fatte dalla comunità si S. Egidio, che vertevano a segnalare e richiedere il blocco dell’iniziativa del comune di Roma, di sgomberare la capitale da tutti i campi nomadi presenti sul territorio.

Prendetevi le nostre impronte

Mentre il paese è distratto, come sempre, dalle imprese del cavaliere in tema di giustizia (Ma và!), è cominciato il censimento della popolazione rom in Italia. E si registrano i primi “ammutinamenti”.
Uno, e solo per esempio, è quello del prefetto di Roma – dico Roma – Carlo Mosca, che ha escluso dalle misure operative quella della raccolta delle impronte digitali. Lo stesso dicasi per Milano, dove per i primi campi censiti non è ancora stata messa in atto la schedatura dei dermatoglifi (se volete fare bella figura con gli amici…). Ecco, l’atteggiamento dei prefetti di Roma e Milano la dice lunga sulla popolarità della scelta operata dal ministero dell’Interno, Roberto Maroni, di includere questa misura nelle operazioni di censimento, e di farlo anche per i minori (orrore!).
Come se non bastasse, ieri abbiamo assistito, nel corso di alcuni telegiornali, al censimento di alcuni campi nomadi di Napoli. La sorpresa è stata grande nel vedere il “papello” con i dati necessari all’identificazione. Accanto alle classiche generalità e allo spazio dedicato alle impronte, leggiamo la voce “religione” (orrore!). A spiegare in modo inequivocabile il perchè di questi orrori, qualora ce ne fosse bisogno, ci pensa con efficacia e lucidità il presidente della Comunità di Sant’Egidio, Marco Impagliazzo.

Immigrazione? Emigrazione… Te lo ricordi, signò?

L’Italia è intorpidita, viva l’Italia. E’ di oggi la notizia dei risultati di un sondaggio dell’Eurobarometro condotto fra febbraio e marzo sulla discriminazione nell’Unione europea.
E, toh guarda: gli italiani sono gli europei più a disagio con i rom, seguiti solo dai cechi. La politica cavalca l’onda, oppure la crea sottilmente?
Il 47% degli italiani intervistati si dice a disagio all’idea di avere un rom come vicino, contro una media Ue del 24%.

Rom: La schedatura inizia dalle impronte

50000 sono i bambini rom, compresi tra i 6 e i 14 anni, che secondo le stime del governo vivono in Italia. Solo 14000 quelli regolarmente iscritti a scuola. Un dato allarmante che ha contribuito alla necessità di dover “schedare” tutti i bambini rom e dargli una “posizione italiana”.

Un riconoscimento che, secondo il ministro Maroni, deve avvenire con le impronte digitali, fatto aspramente criticato da “Famiglia Cristiana” contraria a questa legge, definendola “fascista”. Voi credete sia giusto prendere le impronte ai bambini rom?