Mediatrade, Berlusconi in tribunale: “Tutto bene”

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Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi si è presentato oggi in tribunale a Milano per il processo Mediatrade, nel quale deve rispondere di frode fiscale e appropiazione indebita, e ha anche rilasciato dichiarazioni spontanee al gup Maria Vicidomini, che deve pronunciarsi sulla richiesta di rinvio a giudizio. L’udienza è durata circa tre ore, ma il premier ha parlato solo pochi minuti, verso la fine. Berlusconi ha reso dichiarazioni “sull’utilizzo degli intermediari e su quello che accadeva in generale nel mercato internazionale dei diritti tv”, ha spiegato Niccolò Ghedini, uno dei suoi avvocati. Il premier avrebbe, sostanzialmente, confermato l’importanza degli intermediari, specie nelle compravendite di grossi pacchetti di diritti televisivi. Era dal processo Sme, nel 2oo3, che il presidente del Consiglio non interveniva in aula.
Oltre a Berlusconi, hanno preso la parola anche Gabriella Balabio, accusata di appropriazione indebita, e gli avvocati difensori del banchiere di Arner Brank, Paolo Del Bue, e di Frank Agrama, produttore e mediatore statunitense ritenuto “socio occulto” del premier. Per l’accusa, gli imputati si sarebbero appropriati indebitamente di circa 34 milioni di dollari, con l’acquisto a prezzi “gonfiati” di diritti televisivi dalle major statunitensi per creare fondi neri. Viene contestata anche una frode fiscale di circa otto milioni di euro.

Lo show di Berlusconi al processo Mediaset

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Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi si è presentato oggi in aula a Milano per l’udienza del processo sui diritti televisivi Mediaset, che lo vede imputato per frode fiscale assieme ad altre dieci persone. Al termine della mattinata, l’ udienza è stata rinviata alle 15, e il premier, uscendo dal tribunale, ha affermato di aver “passato una mattinata surreale”, e si è lasciato andare ad un breve comizio davanti ad una folla di circa 200 sostenitori. Finita l’udienza del pomeriggio, però, i toni nei confronti dei giudici sono stati più concilianti: “Credo davvero” ha affermato Berlusconi ” che ci si possa attendere un giudizio sereno e obiettivo. Ho avuto un breve scambio di saluti con il presidente del collegio, il dottor Edoardo D’Avossa. Ho notato una grande professionalità”.
In precedenza, però, le affermazioni del premier riguardo ai pm che lo indagano erano state sempre le solite, nell’ intento di mostrarsi “vittima di una persecuzione”: così, dice Berlusconi, una parte della magistraturalavora contro il Paese, è stato gettato un fango incredibile non solo su di me che in fondo sono un signore ricco, ma anche su tutto il Paese”, e per questo auspica una riforma della giustizia, ritenuta “necessaria”. Ricorda quindi di aver partecipato ” a 2566 udienze”, e definisce “completamente inventate” le accuse sul caso Mediatrade.

Processo Mediatrade, chiesto il rinvio a giudizio per Berlusconi

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Si è svolta oggi a Milano l’udienza preliminare del processo Mediatrade, che vede il premier Berlusconi accusato di frode fiscale e appropriazione indebita: davanti al Gup, Maria Vicidomini, i pubblici ministeri Fabio De Pasquale e Sergio Spadaro hanno chiesto il rinvio a giudizio per il presidente del consiglio, e fatto richieste simili per gli altri 11 imputati, tra i quali Piersilvio Berlusconi e Fedele Confalonieri.
L’ accusa, in particolare, verterebbe su alcune irregolarità nella compravendita dei diritti tv del gruppo Mediaset: per De Pasquale, “Berlusconi agì da socio occulto di Frank Agrama, intermediario dei diritti tv con le major, anche quando era presidente del Consiglio”, e la frode fiscale contestata fino al 2009 “potrebbe essere ancora in corso”. L’accusa di appropriazione indebita si estenderebbe invece fino al 2006. E il pm De Pasquale denuncia: “C’ è stata un’attività di ostruzione sulle rogatorie, aspettiamo risposte ancora da Hong Kong, Usa e Irlanda”.
Il processo Mediatrade, una costola di Mediaset, stando a quanto riferito dal pm, sarebbe nato casualmente dalla segnalazione di un pm svizzero in relazione ai conti Ubs a Lugano, che fanno pensare anche a delle responsabilità del produttore Daniele Lorenzano e di Frank Agrama, già coinvolti nell’ inchiesta principale. De Pasquale ha inoltre criticato la legge Cirielli sulla prescrizione dei reati, che avrebbe ostacolato le indagini, impedendo l’ accorpamento tra il filone principale dell’ inchiesta, quello riguardante Mediaset, e quello su Mediatrade.

Processo Mediatrade, terminata la prima udienza con Berlusconi in aula

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Si è conclusa da poco la prima udienza del processo Mediatrade che ha visto in aula anche il premier Silvio Berlusconi. Durante l’arrivo del premier un gruppo di sostenitori del PDL ha sostenuto il proprio Premier con alcuni applausi. L’udienza durata circa due ore, dalle 9.56, orario di arrivo del premier alle 11.54.

L’aula dove si è svolta l’udienza del premier, è stata oscurata anche sui vetri, in modo da evitare ogni possibile fuga di immagini tramite le stesse. Un azionista mediaset, Marco Bava si è costituito parte civile contro Berlusconi. Bava è un azionista Mediaset, con un’azione sola dal valore di 8,50 euro. I legali di Silvio Berlusconi, si sono opposti a questa dichiarazione di Bava.