Annozero e Mister B.

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Mister B. ad Annozero. O meglio: “dedicato a Mister B.” – e leggi, naturalmente, Silvio Berlusconi. Nella puntata di Annozero di oggi, giovedì 3 dicembre 2009, il programma di Michele Santoro si dedica alle sentenze di primo e secondo grado che hanno condannato l’avvocato David Mills a 4 anni e mezzo per corruzione.

In attesa della Cassazione su Mills, Annozero analizza l’eventualità di quello che chiama “fumus persecutionis” nei confronti del premier. Un complotto. La posizione del Cavaliere, stralciata per effetto del lodo Alfano, ora si riapre, dopo che il lodo in questione è stato dichiarato incostituzionale. Gli ospiti di questa puntata di Annozero sono: l’onorevole del PdL Niccolò Ghedini, legale di Berlusconi, i giornalisti Maurizio Belpietro, direttore di Libero, e Peter Gomez de Il Fatto Quotidiano, l’imprenditore franco-tunisino Tarak Ben Ammar e Umberto Ambrosoli, terzo figlio di Giorgio, l’avvocato liquidatore della Banca Privata italiana, ucciso a Milano – nella notte fra l’11 e il 12 luglio 1979 – da un sicario ingaggiato dal banchiere siciliano Michele Sindona.

Vaticano, sulle orme di Paolo VI

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Sulle orme di Paolo VI. Benedetto XVI è a Brescia, proprio sulle orme di Giovanni Battista Montini, il Papa che lo “allontanò” dalla carriera accademica e lo nominò arcivescovo di Monaco e cardinale.

Solo una Chiesa libera può parlare a questo mondo, ha detto oggi papa Ratzinger. Che ribadisce la centralità della questione della Chiesa, ancora più radicale in tempi di globalizzazione e secolarizzazione. L’occasione, per Ratzinger, è stata opportuna per rilanciare anche la causa di beatificazione di Papa Montini.

Al leggere il nome di Paolo VI oggi ho ricordato di essermi recentemente imbattuta in lui in occasione del libro che mi hanno regalato e che sto leggendo.

Vaticano Spa, l’archivio nel nome di Dio

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Un libro da leggere. E una storia che non è ancora stata raccontata. Parla di operazioni finanziarie fatte passare per opere di carità e fondazioni di beneficenza. Parla della finanza del Vaticano. Il punto di partenza? Un archivio dalle proporzioni gigantesche, quattromila documenti reperibili in Svizzera oggi da tutti. Documenti che sono relazioni riservate, bilanci, verbali, bonifici e lettere.

Un libro scritto da Gianluigi Nuzzi, inviato di “Panorama”. Un giornalista che ha collaborato con il Corriere della Sera e con Il Giornale. Un giornalista che si interessa e segue le maggiori  inchieste giudiziarie con implicazioni politiche e finanziarie in Italia dal 1994. E l’anno scorso è stato il primo ad avere accesso all’archivio segreto di monsignor Renato Dardozzi, morto nel 2003 e tra le figure più importanti nella gestione dello Ior, la Banca Vaticana, fino alla fine degli anni Novanta.

La lista di Visco. Ovvero: Welcome to Liechtenstein

Principato
Ha una lunga lista, e la tiene sotto chiave. Una successione ignota di nomi, incubo e realtà di molti. Tra questi, un nutrito gruppo di pubbliche personalità che corrispondono alla categoria di politici. Ci consola, ammesso che lo faccia, sapere che in Europa non siamo gli unici?
Gli evasori non esistono solo in Italia. Ve ne è, certo in assai più discreta presenza, anche in quel mondo lontano che è la civilissima e progredita Svezia. L’affaire Liechtenstein ha già investito la Germania e ha toccato e lambito altri Paesi europei. Naturale che, nella faccenda, l’Italia sia in prima fila.
Il Vice Ministro dell’Economia e le Finanze, Vincenzo Visco, ha fatto sapere che ci sono – naturalmente – degli italiani tenuti sotto controllo per i loro conti nel paradiso fiscale in questione. Italiani che sarebbero un numero considerevole: un centinaio e più di nominativi. Il bello, il gustoso, è che nella famosa lista, tra questi nomi ci sono personaggi illustri e persone comuni. Politici e semplici mortali.

Qui ormai si è scatenato il terrore….