Caso Ciancimino, indagherà il Csm

Foto: Ap/LaPresse

Sarà adesso un’indagine del Consiglio superiore della Magistratura, assieme al Procuratore Generale della Cassazione, ad occuparsi della vicenda di Massimo Ciancimino, il figlio dell’ex sindaco mafioso di Palermo, Vito Ciancimino, le cui rivelazioni sui rapporti fra la mafia e la politica avevano citato in causa diversi esponenti politici di spicco, attuali e del passato. Ciancimino, già condannato per riciclaggio, era stato fermato una settimana fa, a Parma, con l’accusa di calunnia aggravata, su disposizione del procuratore aggiunto di Palermo Antonio Ingroia e dei sostituiti Nino Di Matteo e Paolo Guido. Egli, stando a quanto ricostruito dalla polizia scientifica, avrebbe falsificato un documento, poi consegnato ai magistrati, in cui si menzionava l’ex capo della polizia Gianni De Gennaro.
La decisione del Csm giunge dopo il vertice tenutosi per smorzare le polemiche tra i pm titolari dei vari filoni di inchiesta in cui è coinvolto Ciancimino. Il procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso ha spiegato che ” non ci sono motivi per sollevare contrasto di competenza tra la procura di Caltanissetta e quella di Palermo”, precisando inoltre che ” i prossimi atti che riguardano le indagini su Ciancimino verranno compiuti congiuntamente da Caltanissetta e Palermo”.

Web giornale politicalive: 9 agosto 2010

SOMMARIO:
1. Berlusconi ai militanti: “Tocca a voi”; Bocchino: “Basta illazioni su Fini;
2. Caritas: “Sbarchi di clandestini in aumento dopo intesa Governo-Gheddafi”
3. Russia: gli incendi viaggiano al ritmo di 700 morti al giorno
4. Mafia: proiettile al figlio di Ciancimino. “Vado via”
5. Finanza: estate all’insegna della “caccia allo scontrino”
6. Ricovero Francesco Cossiga: condizioni in peggioramento
7. No global in azione a Pordenone: Zaia appoggia i manifestanti, Galan li accusa
8. Novara, tenta violenza sessuale su sordomuta: arrestato tunisino

PER APPROFONDIRE:
Violenza sessuale: i numeri degli stupri in Italia
Cuba, Fidel Castro in Parlamento: “Obama, dì no alla guerra nucleare”
Fini – Tulliani: “Adesso mi dici cosa hai combinato”. Retroscena e prossime mosse

WEB GIORNALE DI POLITICALIVE. Flash news dei principali avvenimenti di politica e cronaca del 9 agosto 2010.

BERLUSCONI – FINIANI: Silvio Berlusconi è determinato a coinvolgere i militanti del PdL in quella che definisce la mobilitazione più grande mai portata avanti al fine di esplicare i risultati dell’attuale Governo. Il Premier sembra si prepari a elezioni imminenti e lo fa con uno spiegamento di forze imponente: “La mobilitazione permanente è necessaria per contrastare i disfattismi e i personalismi di chi antepone i propri particolari interessi al bene di tutti, al bene del Paese. Gli iscritti devono essere il megafono dell’azione di governo sul territorio: in ogni piazza degli 8100 comuni italiani vi siano banchetti per spiegare quanto il governo è riuscito  a realizzare in due anni di appassionato lavoro”. Con una lettera ai Club della libertà, Berlusconi stimola ciascuno a fare ancora di più: “Una grande opera di diffusione attraverso una capillare rete di militanti basata sulla suddivisione delle 60 mila sezioni elettorali. Sarà il più grande porta a porta mai realizzato in Italia, ed è per questo che chiedo il contributo di tutti coloro che credono negli ideali di libertà”. Nel frattempo, i deputati che hanno aderito a Futuro e Libertà hanno deciso di fare quadrato intorno a Guianfranco Fini rispetto alla campagna mediatica di accuse che sta interessando il Presidente della Camera rispetto alla vicenda della casa di Montecarlo. Lo dichiara Italo Bocchino, presidente dei deputati di FLi: “La campagna contro il presidente della Camera è un fatto senza precedenti e gravissimo dal punto di vista politico e istituzionale. E’ come se ‘Il Secolo’ facesso il coupon: ‘Berlusconi dimettiti per il processo Mills’. Siamo di fronte a una campagna inaccettabile e vergognosa e ancor più grave perché rientra in un contesto di bastonatura mediatica in cui si utilizzano uno e più strumenti di proprietà del presidente del Consiglio. Se Berlusconi ha ancora un pizzico di rispetto per la democrazia e le istituzioni smentisca immediatamente il portavoce del suo partito, Daniele Capezzone, e stoppi la campagna vergognosa de ‘Il Giornale'”.

SBARCHI IMMIGRATI: prende parola la Caritas, tema scottante quale è quello degli sbarchi di immigrati clandestini. Stando alle parole di Oliviero Forti, responsabile nazionale Caritas “C’è un flusso costante e una pressione migratoria che rimane sostanzialmente immutata se non aumentata. La Libia, in base agli accordi presi col governo italiano, è chiamata ad assolvere il ruolo di sentinella dell’Europa. Ci si chiede fino a quando questo potrà accadere. Perché sappiamo tutti che la Libia ha un ritorno economico rispetto al ruolo che ricopre. Nel momento in cui non si riesce più a sostenere questa dinamica assistiamo alla ripresa degli sbarchi, non nella stessa quantità del passato ma comunque un numero di sbarchi che sommati fanno centinaia di persone. Ci chiediamo allora come possano avvenire questi sbarchi  se teoricamente è in vigore un pattugliamento così serrato come è stato annunciato e che in alcuni casi sembra non funzionare. Come dimostrano gli arrivi di questa notte a Linosa. Nonostante il pacchetto sicurezza e gli accordi con la Libia, l’Italia  ha visto aumentare il numero di cittadini irregolari. Lo scenario quindi non è così tranquillizzante”. Ultimo caso relativo alla notte di ieri, quando a Linosa sono approdati 40 immigrati.

RUSSIA, FUOCO E FIAMME: 200 mila ettari. A tanto ammonta l’estensione della superficie del territorio russo in balia delle fiamme che l’avvolge da ormai cinque giorni. Il mix tra caldo, smog ed incendi sta mettendo in ginocchio l’intera nazione con temperature mai viste prima d’ora (37,1 gradi sabato scorso a San Pietroburgo, dopo i 38,2 di Mosca il 29 luglio). Va da se che sono aumentati anche i decessi (+50% nella capitale rispetto allo stesso mese dell’anno scorso) e i trasferimenti negli obitori. Il problema più grosso però sembra essere quello dello spegnimento delle fiamme nelle zone vicine alle centrali nucleari disseminate nel paese. Il fuoco potrebbe infatti innescare forze distruttive inimmaginabili qualora dovesse venire a contatto con i prodotti di combustione o fusione. Non si prevedono comunque grossi miglioramenti nel breve periodo. Dovrebbe esserci un abbassamento delle temperature tra il 13 ed il 14 Agosto ma questo non allontanerà del tutto il pericolo visto che la soluzione del problema appare possibile solo a partire dal 20 Agosto. Fino ad allora, stato di calamità nelle zone più colpite e vigili del fuoco ed altri operatori di soccorso in servizio 24 ore su 24. La mortalità media (350 vittime al giorno) è quasi raddoppiata: 700 decessi quotidiani.

Annozero, “Servizi segreti”. Con Ciancimino

annozero

L’appuntamento di stasera con Annozero e Michele Santoro farà parlare. Ecco la sinossi.

Dopo le rivelazioni sui depistaggi per nascondere la verità sul fallito attentato dell’Addaura a Giovanni Falcone, si torna a parlare del ruolo dei servizi segreti nelle stragi mafiose. Come nelle vicende di Vito Ciancimino, si aprono una serie di interrogativi: come sono andate le cose? Quali intrecci tra mafia e politica restano ancora da scoprire? Chi è il signor Franco?
Ospite in studio Massimo Ciancimino, autore del libro “Don Vito” (scritto insieme al giornalista de La Stampa Francesco La Licata), il suo racconto su “40 anni di abbracci tra politica, affari, mafia e servizi segreti”.
In studio, insieme al figlio del sindaco del “sacco di Palermo”, Walter Veltroni, deputato Pd e membro della Commissione parlamentare antimafia, Fabio Granata, parlamentare del Pdl e vicepresidente della Commissione antimafia e il giornalista del Foglio Giuseppe Sottile e in collegamento dall’Addaura con Sandro Ruotolo, il giornalista di Repubblica Attilio Bolzoni
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Ciancimino: “Forza Italia frutto di trattativa fra Stato e mafia”

Berlusconi_sorrideForza Italia è il frutto della trattativa” tra lo Stato e Cosa nostra dopo le stragi del ’92. L’ha detto Massimo Ciancimino durante la sua deposizione al processo che vede imputati il generale Mario Mori e il colonnello Mauro Obinu, accusati di favoreggiamento alla mafia. A riportarlo a Ciancimino junior sarebbe stato suo padre, Vito Ciancimino, ex sindaco di Palermo, che avrebbe avviato la trattativa con i Carabieri e Cosa Nostra dopo le strage di Capaci.

Processo Mori, Ciancimino junior: “Mio padre evitò arresto Provenzano”

mafiaProcesso Mario Mori, generale dei carabinieri, per favoreggiamento alla mafia. In questo momento sta deponendo nell’aula bunker del carcere dell’Ucciardone, a Palermo, Massimo Ciancimino, figlio dell’ex sindaco del capoluogo siciliano, il quale identifica il “signor Franco” come esponente dei servizi segreti, che aveva rapporti con il padre Vito. Quest’uomo misterioso fece recapitare a Ciancimino junior le condoglianze di Bernardo Provenzano per la scomparsa del papà.

Quando lo vidi dopo la tumulazione, ebbi un colloquio con lui. Mi diede anche una busta contenente un messaggio di condoglianze che veniva dal signor Lo Verde (il boss Provenzano). Me lo disse lui che era un messaggio che proveniva da Provenzano.

Nel 1990, grazie alle sue amicizie che aveva in Corte di Cassazione, mio padre riuscì a fare annullare l’ordine di custodia che fu emesso dal gip Grillo per la vicenda mafia e appalti.

Stato-Mafia: Il Papello

papelloLo scoop è di Lirio Abbate, neo acquisto de L’Espresso. Queste sono le foto del “papello di Riina” pubblicate su l’Espresso. Anche Antimafia Duemila, naturalmente, rilancia la notizia e spiega:

In testa al documento, nelle poche righe che si distinguono, sono chiaramente visibili i nomi di Mancino e Rognoni nonché, più in basso, quello del generale Mario Mori del Ros. Al quale il papello sarebbe stato al tempo consegnato, circostanza che lo stesso Mori ha sempre negato. I fogli, che contengono 12 richieste formulate da Riina allo Stato sono stati consegnati ai magistrati da Massimo Ciancimino, figlio di don Vito Ciancimino. E tra le richieste leggibili vi è l’abolizione del 416 bis (il reato di associazione mafiosa) accompagnata dalle seguenti annotazioni corrispondenti ad altrettante differenti richieste: “Strasburgo maxi processo”; “Sud partito” e infine “riforma della giustizia all’americana, sistema elettivo…“.