Montezemolo: sì a un Governo istituzionale, perchè questa legge elettorale cambi

Montezemolo
E meno male che ha dichiarato che non ha intenzione di scendere in politica. Intenzione no, ma presa di posizione sì, sempre. Sulla crisi di governo, e sull’Italia, arriva il rombo di tuono di Luca Cordero di Montezemolo. Il Presidente di Confindustria è a Siena, intervenuto all’assise regionale dell’industria toscana. E prende chiara e diffusa posizione nell’ambito della crisi di governo, della cronaca di queste ore e della situazione politica italiana tutta.
Montezemolo non ha in verità molti peli sulla lingua. Può farlo, dopotutto. Il suo cavallo di battaglia di oggi, assolutamente – personalmente – condivisibile, è : varare una nuova legge elettorale prima di tornare al voto.
Tutti, nei momenti di crisi, soprattutto dopo avere assistito al triste spettacolo da suk di questi giorni e alle scene vergognose di ieri in Senato, desideriamo che la parola torni a noi cittadini attraverso le elezioni. E’ naturale ed è giusto. Tutti vogliamo dire basta e le elezioni ci sembrano l’unico modo per poterlo fare.

Casini sulla Bozza Bianco: Noi ci stiamo

Se dovessimo segnare un appunto sulla data del 9 gennaio, per quanto riguarda l’Italia e la sua politica, potremmo appuntarla come il Casini-Day. Non tanto per il gioco di parole che ne nasce (casini = disordini, che tra l’altro potrebbero riportarci benissimo alla situazione di Napoli) quanto dal cognome del leader dell’UDC.

Il fatto che sia il suo giorno è dovuto alla posizione che ha preso, in maniera pare definitiva, riguardo la “bozza Bianco”, ovvero la riforma sulla legge elettorale, che attualmente vedono alleati i “nemici-amici” Walter Veltroni, leader del PD e Silvio Berlusconi, leader di FI.

Spauracchio Partito Democratico, Giordano lancia un ultimatum sulla riforma elettorale

Giordano

Il Segretario di Rifondazione, Franco Giordano, si fa sentire. Noi siamo ancora aperti a un confronto che può produrre una larga maggioranza in parlamento. Lo è anche il Partito democratico, oppure si prende la responsabilità di far saltare tutto?. Più chiari di così. Walter Veltroni, in questi giorni, ne ha di interrogativi a cui dare una risposta.

Dopo l’altolà di D’Alema e il richiamo del Prc, l’Unione apre il nuovo anno con la spinosa questione della riforma elettorale. Dall’ala estrema della sinistraera difficile non aspettarsi questa reazione. L’intervista che Dario Franceschini, numero due del Pd, ha rilasciato a Repubblica nei giorni scorsi, nella quale rilanciava la proposta del modello francese, ha scatenato un maredi polemiche. Il Premier Romano Prodi ha sottolineato più volte che il varo della legge elettorale spetta solo alle forze politiche e al Parlamento. L’esecutivo, dal canto suo, può eventualmente instaurare il clima affinché ci possa essere l’intesa.

La sinistra estrema critica a sua volta: Dal Partito democratico si avanza una proposta diversa, una proposta che dal nostro punto di vista è agli antipodi di quella che aveva garantito l’avvio del confronto sulla legge elettorale. Il Ministro degli Esteri, nonchè Vice Premier, Massimo D’Alema, continua a non perdonare: C’è stato un giro di consultazioni, promosso dal leader del Pd è stata presentata la proposta Vassallo. I risultati di questo lavoro sono stati offerti ai presidenti della commissioni di Camera e Senato come base dell’opera del Parlamento. Si sta lavorando a una legge elettorale proporzionale con sbarramento e con correttivi. E su una riforma costituzionale che prevede il cancellierato e la sfiducia costruttiva. In sintesi? La strada indicata per la ricerca di un accordo è questa: non mi sembra utile ricominciare da capo. Insomma, proprio non gli va giù l’uscita di Franceschini.

Prodi vs Dini: 7 punti per 7 consigli

sci

Romano Prodi è in vacanza. E scia per rilassarsi. Ma, rassegna stampa alla mano, da Pontelongo si fa sentire. E dice la sua sui 7 punti programmatici di Lamberto Dini, pubblicati in una lettera dal Corriere: “Sono tutti spunti di riflessione, suggerimenti di cui terremo conto. Abbiamo tutta una serie di riflessioni già compiute, che metteremo a confronto. Tuttavia non è che una verifica al giorno tolga i problemi di torno…“.