Pd, confronto a tre. Quale il miglior discorso? Ecco le parole di Franceschini, Bersani e Marino

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Pd, si parte. Per andare dove? Convention del Pd a Roma: l’evento ha avuto una grossa eco. Grazie ai posti vuoti. [ottone erminio]. Battute (opportune) a parte, a Roma parte davvero l’assise dei democratici, alla ricerca di un nuovo segretario. Ci aggiungessero anche la Ricerca del Tempo Perduto, con onestà intellettuale, non sarebbe male.

La location è l’hotel Marriot di Roma. Il lead del Giornale è ironico (e lo si legge con amarezza):

Prima il must patriottico dell’inno di Mameli, coi tre candidati impalati a fare karaoke sul «siam pronti alla morte». Poi, nella cornice mestamente aeroportuale dell’hotel Marriott dove si celebra la convention Pd, si chiama alla solidarietà per le vittime di Berlusconi: applausone a Giorgio Napolitano e al suo «faticoso impegno a difesa della Costituzione», e chi glielo renda faticoso è facile da capire; applausone a Rosy Bindi che «con sette parole ha dato all’Italia il senso della dignità che il Pd garantisce alle donne», lui sì

Perché non intorno al camino del loft? Lo si sarebbe forse apprezzato di più. La chiamano la Convenzione nazionale del Pd, e chiuderà ufficialmente la prima fase del percorso congressuale per la scelta del prossimo segreterio. La sfida è tra i tre moschettieri. La foto sopra è presa dal sito del Partito democratico, e il file, sul sito, si chiama proprio così: I tre moschettieri. Realtà o umorismo?

Ballarò, W Crozza

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W Crozza! E’ il settantatreesimo compleanno del Presidente del Consiglio, e Maurizio Crozza, a Ballarò, comincia con Happy Birthday to you, invitando Gasparri a cantare e facendolo immediatamente innervosire. E’, dopotutto – ricorda Crozza – anche il compleanno di Bersani.

Crozza ci ricorda l’aneddoto odierno: quanto accaduto questa mattina nel programma della Rai Uno mattina. Lì dove la frase è stata: Presidente, questa è casa sua. Crozza non se lo lascia sfuggire.

A Bersani, invece, gli hanno chiesto: l’ha pagato il canone?

E ancora…

Pd: Rutelli sta con Franceschini, mentre Marino si candida

rutelli

Francesco Rutelli, ex sindaco di Roma – tra le tante – dice che ci sta. Sta con Dario Franceschini, e ne appoggia la candidatura alla segreteria del Partito Democratico. Ma. C’è un ma, costituito da decise condizioni poste da Rutelli a Franceschini in occasione del suo appoggio esplicitato in chiusura della due giorni dei Liberi Democratici (chi?).

Se stiamo insieme ci sarà un perché... E anche un ma, si potrebbe aggiungere. Ecco il suo aut- aut

Il suo programma deve essere compatibile con i nostri obiettivi e la responsabilità del partito sia a livello centrale che territoriale deve essere improntata sulla condivisione leale e trasparente

Altrimenti, dice, resteremo sì democratici, ma più liberi.