Ucciso il numero due di al Qaida

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Truppe della NATO hanno recentemente comunicato di aver ucciso il numero due di al Qaida, Abu Hafs al-Najdi, detto anche Abdul Ghani. Abdul Ghani sarebbe stato ucciso in un recente bombardamento nella provincia di Kunar. L’isaf nel comunicato precisa che Ghani “aveva diretto operazioni nella provincia, comprese azioni di reclutamento, addestramento al combattimento; recupero di armi e equipaggiamenti, amministrazione delle finanze di al Qaida e pianificazione di attacchi contro le forze afghane e della coalizione”.

Ghani, inoltre, avrebbe coordinato numero e clamorosi attacchi, come quello che ha visto la morte del capo tribale Malik Zarin.

Soldato USA, uccideva per divertimento

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La storia di Jeremy Morlock, per molti sarà poco familiare, invece, per chi ha seguito le vicende in Afghanistan, sicuramente già saprà di cosa stiamo parlando. Jeremy Morlock, era un soldato americano impiegato nella guerra in Afghanista che gli americani, hanno iniziato dopo l’attentato dell’undici settembre del 2001. Morlock era diventato famoso, se così possiamo dire, per le sue foto vicino ai cadaveri di alcuni cittadini afghani.

Durante le varie perquisizioni e ricerche che hanno condotto gli USA per verificare eventuali abusi di potere da parte delle forze armate americane, è emerso che Morlock, con altri 4 suoi commilitoni, si “divertivano” ad uccidere innocenti in territorio afghano. Il militare, è stato ora condannato dopo aver ammesso di essere realmente colpevole. «Volevamo uccidere delle persone».

Guerra Usa – Iraq/Afghanistan: ogni vittima americana vale 200 milioni di dollari

Le passeggiate di salute, solitamente, le si fa con altro abbigliamento, in ben altri contesti, per differenti motivi. Quindi, la sfilza di dati – da capogiro, ovvio – che va a descrivere il conflitto in corso tra gli Stati Uniti e l’Afghanistan non racconta nulla che non si potesse già immaginare. Detto ciò, è in ogni caso incontrovertibile che la guerra suddetta sia passata alla storia come la più costosa (rapporto costi/vittime) mai sostenuta dal Governo a stelle e strisce: dall’invasione dell’Iraq all’inizio del mese di luglio, infatti, si è raggiunta la faraonica cifra di mille miliardi di dollari utilizzati dalle varie amministrazioni (che poi sono due: quella di Bush e l’attuale di Obama) statunitensi.

Italiani rapiti in Mauritania, Al Qaeda: “Risposta ai crimini in Afghanistan e Iraq”

AL-QAEDA2 turisti italiani sono stati rapiti in Mauritania. La notizia è stata riportata dalla tv satellitare “Al Arabiya”, la quale ha diffuso un messaggio audio del 27 dicembre, attributo a Salah Abu Mohamed, il portavoce del gruppo Al Qaeda nel Maghreb islamico, che ha rivendicato il rapimento dei due italiani. “Il rapimento – si dice nel messaggio – è avvenuto in risposta ai crimini compiuti dal governo italiano in Afghanistan e Iraq”. I due italiani rapiti si chiamano Sergio Cicala, 65 anni e la moglie Filomen Kabouree, originaria del Burkina Faso, 39 anni. Era più di una settimana che non si aveva notizia della coppia, che era in vacanza nel sud della Mauritania. I sequestratori hanno agito sulla strada che da Kobeny porta al Mali.