PDmenoL e Dario F. Berlusconi su YouTube

Il video è di Enrico Ghezzi. Parla di un vero e proprio varco spazio-temporale fra il 1994 e il 2009, un discorso alla nazione, un’identità che si confonde, una politica che va alla deriva, una nazione che osserva e si disinteressa. Dario Franceschini, Silvio Berlusconi, il fu Walter Veltroni, la (le) discesa (discese) in campo.

E strappa una risata – anche amara. Un grazie a Camillo per la segnalazione.

Congresso Pdl, parla Fini

Congresso del Pdl, seconda giornata. Live dalla Fiera di Roma Edoardo Colombo in missione emozionata, entusiasta e un po’ commossa laggiù. Oggi interverranno i Ministri del Governo Berlusconi, accompagnati da quelli dei leader dei gruppi parlamentari di quello che è, dopotutto, un nuovo partito sulla carta.

E sta arrivando l’attesissimo intervento del presidente della Camera, Gianfranco Fini. Mi permetto di riportare alcuni commenti al merito sul profilo di Facebook di Edoardo.

A me preoccupa di più Fini quando si rimangia di aver detto che Mussolini è stato un grande statista.. Fortunatamente il duce non l’ha conosciuto, altrimenti chissà cos’abrebbe potuto dire di lui!! Va bene evolversi, va bene smarcarsi dal passato, ma un zichinin di coerenza non sarebbe fuori luogo!!

Ed ecco il discorso di Fini.

Obama, messaggio all’Iran

Obama, messaggio all’Iran. Ecco il testo integrale del discorso mandato in video da Obama, in cui si rivolge – è un momento storico – direttamente al popolo e ai leader iraniani.

Votatelo a piè di pagina, dopo il salto.

Barack Obama. Il discorso del Presidente

[Photo| Flickr] Ecco il testo integrale del discorso di insediamento di Obama, Washington, 20 gennaio 2009. Votatelo a piè di pagina (è lunghetto, sì!)

Concittadini. Sono qui oggi, umile davanti al compito che ci aspetta, grato per la fiducia che mi avete dato, consapevole dei sacrifici dei nostri padri. Ringrazio il presidente Bush per i servizi resi alla nazione, come pure per la generosità e la collaborazione dimostrate durante questa transizione.

Quarantaquattro americani hanno sinora prestato il giuramento presidenziale. Sono state parole pronunciate sull’onda crescente della prosperità e nelle acque tranquille della pace. Eppure, di tanto in tanto, il giuramento è stato pronunciato tra l’addensarsi delle nubi e l’infuriare della tempesta. In quei momenti, l’America ha proseguito il suo cammino non solo grazie all’abilità e alla visione di coloro che occupano i più alti incarichi, ma anche perché noi, il popolo, siamo rimasti fedeli agli ideali dei nostri padri, nel rispetto della nostra costituzione.

L’Udeur si appella a Napolitano, mentra la signora Mastella viene accolta da applausi e cori

Clemente Mastella
Mentre Sandra Lonardo, moglie dell’ex Ministro della Giustizia Clemente Mastella, arriva per il suo interrogatorio di garanzia di 15 minuti, accolta da applausi e cori, infuria la polemica nell’arena politica.
Lei si difende, definendo l’indagine falsa e sottolineando: Mai minacciato o tentato di coartare la volontà di chicchessia. Uno striscione la accoglie, davanti alla procura di Santa Maria Capua Vetere: Libera Sandra, liberi tutti.
Nel dibattito, si analizzano a toni accesi il ruolo della magistratura, la sua difesa, e le sue presunte colpe. La scelta di delegittimare l’operato della magistratura è irresponsabile poiché può solo generare sfiducia nelle istituzioni e attentare alle basi della convivenza civile: l’Associazione Nazionale Magistrati ha preso posizione oggi, al termine di una riunione, contro gli attacchi ai giudici. Attacchi a profusione, attacchi dall’alto, attacchi pesanti, attacchi con eco: attacchi legati al Mastella & Consorte Affaire.

Mastella, l’Udeur, YouTube e il Governo. Storia di un ricatto

Ricatto
A dirla tutta, era banale e scontato. Solo ieri, nel commovente intervento alla Camera, Clemente Mastella, tra una ricostruzione di cospirazione e un pensiero strappalacrime alla moglie, confermava le sue dimissioni da Ministro della Giustizia MA promettendo al Governo l’appoggio esterno dell’Udeur. Certo, metà dell’Udeur è indagato – hanno arrestato l’Udeur, titolava Beppe Grillo sul suo blog – ma insomma la parola appoggio è pur sempre la parola appoggio. Quanto meno, non vuole dire, in italiano corrente, remare contro. Et voilà.
Nella notte, qualcosa sarà cambiato. O meglio, la difesa di Mastella appare ora molto irritata. Giudicati da una macchietta che sta su You Tube. Questo il feroce attacco dell’ormai ex Guardasigilli al giudice che sta indagando su lui e sulla moglie, Sandra Lonardo. Contemporaneamente, il nuovo Ministro della Giustizia ad Interim, tale Romano Prodi, si sta dando da fare nel suddetto dicastero, dicendo ai sottosegretari: Dobbiamo velocizzare i processi.
L’Udeur, dall’alto della sua ragionevolezza e memore dei messaggi e delle promesse di ieri, minaccia: O lunedì si vota una mozione a favore di Mastella o è crisi.

Mastella e il Governo. L’ultima cena

ultima cena
Per la mia dignità, per la mia onorabilità, perché non voglio sentirmi della casta: con queste drammatiche parole, Clemente Mastella conferma le sue dimissioni. Se ne va. Basta, caput. Niente più Ministro della Giustizia indagato.
Commosso, in lacrime, in partenza, lascia Palazzo Chigi assicurando al Governo – che in verità ha da temere il subire il colpo – l’appoggio esterno dell’Udeur. Indagato mezzo Udeur – ma promette appoggio ponendo ben precise condizioni. Saremo esigenti, non come prima, accettando compromessi. Che genere di compromessi? Malignamente, verrebbe da pensare: parliamone, di questa faccenda dell’Udeur mezzo indagato.
Nobilmente se ne va, esortando gli italiani ad avere fiducia nella magistratura. Troppo grande la gaffe di ieri? Troppo manipolabile la difesa che prevedeva l’accusa dei magistrati? Ecco la specifica: fiducia, italiani, ma di quella seria, non di quei Gip che prima arrestano, e poi dichiarano la propria incompetenza territoriale.

Mayday, mayday. Giustizia: Mastella, indagato, (non) si dimette. E sua moglie è ai domiciliari

Naufragio
L’Italia, che bel Paese. Ha ancora paura dell’Inquisizione – ed è ancora in assoluta balia del potere spirituale – e da oggi ha anche un Ministro della Giustizia con la consorte agli arresti domiciliari.
La moglie di Clemente Mastella, Sandra Lonardo, è stata arrestata per tentata concussione. Mi dimetto, getto la spugna: Mastella è visibilmente provato. Attacca il giudice che ha predisposto l’arresto, definendo la donna un ostaggio.
Queste le parole utilizzate nel discorso alla Camera. E’ la prima volta, confesso, che in vita mia ho paura.
Prodi, però. non ci sta: ha respinto le dimissioni. Il Parlamento – spiega il ministro dei Rapporti con il Parlamento gli ha chiesto di restare, spero che questo convinca il ministro.