Prodi: gli esami non finiscono mai. Ovvero: tutti morimmo a stento

De Andrè
Quello di oggi è quasi facile. Ma quello di domani no. Romano Prodi e la sua band verificheranno oggi, nel pomeriggio, i compiti per casa a Montecitorio. Una verifica dall’esito realtivamente scontato e plausibilmente positivo per il Professore.
La Camera, anche senza i voti dell’Udeur, non dovrebbe essere un problema. I veri, lancinanti dolori di pancia arriveranno domani sera. Al Senato, la maggioranza praticamente non c’è. La resistenza del Governo appare missione disperata e la lotta all’ultimo voto con la ferocissima opposizione ruota tutta intorno al filo dei 160 consensi.
Ironia della sorte – perchè c’è in verità dell’ironico – la caccia al voto e la crisi arrivano in contemporanea con i festeggiamenti per i 60 anni della Costituzione della Repubblica Italiana.

Mastella e Ruini. Ovvero: il gatto e la volpe

gatto volpe
Mi arriva la newsletter di Libertà e Giustizia. Mi ci sono iscritta appositamente. Sarà colpa dei miei inutili studi in Scienze della Comunicazione, ma a me Umberto Eco in fondo è sempre piaciuto – certo, ha da un po’ una deriva eccessivamente intellettualoide e insofferente, ma tant’è. A capirlo davvero, poi. E su Enzo Biagi non spendo parole, perchè è ben difficile che ne sia degna.
Comunque, col suo Comitato di Garanti e la sua discrezione, ha solleticato la mia curiosità ben sopita dal disgusto dei circoli intellettuali, le associazioni, gli pseudopartiti dei tempi nostri. Mi ha colpita anche per la sua discrezione. Si direbbe che non la butta in caciara come una matrona partenopea al mercato del pesce.
L’articolo che oggi si è imposto alla mia attenzione, dall’alto della mia influenza Pacifica (Il nome sarebbe in verità grazioso, se corrispondesse ad uno stato dell’animo. PACIFICA: mi sento un tantinello presa per i fondelli) porta il titolo sobrio di Coincidenze e peccatori.

Riuscirà Prodi a salvarsi dalla crisi?

Si riceve e si pubblica un comunicato stampa del Codacons. La Rai non trasmette le comunicazioni che il Presidente del Consiglio Romano Prodi ha appena svolto alla Camera dei Deputati sulla crisi di Governo. Un fatto scandaloso per un’azienda che dovrebbe svolgere un servizio pubblico. Evidentemente per la Rai la crisi di Governo è stata già sufficientemente trattata ieri da “Porta a porta” e non è, quindi, necessario verificare che ne pensa il Parlamento italiano. I complimenti vivissimi del Codacons alla Rai e alla Commissione di vigilanza!
Ha appena finito il suo discorso, concludendo con la richiesta di fiducia a Camera e Senato. E’ stanco, il Professore. Gli ci mancava solo la crisi aperta da Clemente Mastella.

Tagliare le tasse, ma non solo. Draghi dice la sua

Banca d’Italia
Non solo tasse. La riduzione delle stesse, tanto attesa e agognata dall’italiano medio, può essere una soluzione, in termini economici, se accompagnata da un altro necesario provvedimento di riduzione della spesa.
Per arrivare ad un rilancio della malandata economia italiana nel lungo periodo, sarà necessario lavorare per favorire uno scatto della produttività: parola di Mario Draghi, governatore della Banca d’Italia.
Draghi sceglie di dire la sua all’assemblea del Forex a Bari . E’ preoccupato per il rallentamento del Pil e prova, a sua volta, a capire come intervenire. E’ molto chiaro: Eventuali misure di sgravio fiscale esplicano appieno il loro potenziale sull’economia solo se non portano a un aumento del debito pubblico: nel nostro caso, se sono compensate da diminuzioni della spesa corrente, che resta molto elevata.