2009, un anno in Politica Live – Undicesimo tempo

Brenda transessuale Marrazzo 1

Il 20 novembre 2009 muore misteriosamente un personaggio diventato, in pochi giorni, famoso: Brenda, una delle trans coinvolte nel caso Marrazzo. Muore soffocata in un incendio nel suo appartamento a Roma. Morto anche – ma se ne parla meno – Rino Cafasso, per una dose letale di eroina purissima. Era un altro personaggio implicato in questa storia, con una vita tra cocaina e transessuali.

“Mi chiamo Wendell Mendes Paes, sono nato a Belem Para il 28 novembre 1977. Vivo in Italia da cinque anni, sono un clandestino. Il mio nome d’arte è Brenda, o meglio Blenda”.

Caso Marrazzo, bombola di gas esplode in via Gradoli

esplosione via_gradoli

Non ha avuto molta eco sui giornali nazionali, perché tipica news da stampa locale. Ma fa una certa “sensazione”. Indymedia Roma riporta oggi la notizia di cronaca “Caso Marazzo”, esplosione in via Gradoli. La notizia è di questa mattina: nella via della Capitale, prima tristemente famosa per il caso Moro, in zona Cassia, oggi – ancora tristemente – per il caso Marrazzo, è esplosa una bombola di gas dopo le 6. L’esplosione è avvenuta a via Gradoli 60, ferita una persona bengalese.

E’ pura cronaca, naturalmente. Ma un senso di inquietudine sale, dopo la morte di Brenda.

Foto|Jonkind

Porta a Porta, ecco il modellino di casa di Brenda

brenda modellino porta a porta vespa

Porta a Porta, il modellino della casa di Brenda. Naturalmente.

Signore e signori, Bruno Vespa non si smentisce. Temevate di non vedere più cose del genere? Temevate di essere ormai orfani di modellini? Avevate “sognato”, fatto congetture, vi siete anche voi immedesimati in novelli detective de noantri con l’ormai celeberrimo modellino della casa di Cogne dove si consumò il terribile omicidio del povero piccolo Samuele, per il quale Anna Franzoni è stata condannata (e processata mediaticamente)?

Bruno Vespa ha risposto a questa esigenza tutta italiana stasera, stanotte, nell’odierna puntata di Porta a Porta. Eccolo lì: il modellino della casa di Brenda, il trans del caso Marrazzo. Morta. Mentre il suo cellulare è  sparito, il computer finito nell’acqua, e quant’altro.

E la migliore amica di Brenda, China, che parla e racconta, testimone di una storia, un mistero tutto italiano (per l’ennesima volta). Mistero che – naturalmente si spera di sbagliare, sia beninteso – non verrà svelato prima di una quarantina d’anni.

Mirabilia all’italiana

bandiera-italiana

Dunque, facciamo un attimo il punto. Per il caso della povera Meredith (chissà, forse era una smorfiosa, colpa suprema che le avrebbe portato la morte per punizione) è stato chiesto l’ergastolo per Raffaele Sollecito e per Amanda Knox. Nel frattempo Bruno Vespa, che non può più fare modellini sulla casa di Cogne, li fa sulla casa di Garlasco. Che altro?

Ah. Brenda, la trans del caso Marrazzo, è morta, per i pm è omicidio, Massimo D’Alema non è Mister Pesc. Che il profilo del Financial Times abbia fatto effetto? Contemporaneamente Gianfranco Fini rilancia sugli stranieri, proferisce la parola “stronzo”. Anche Calderoli parla, ma non proferisce la stessa parola: ne richiama solo il significato. Il Fini, a prescindere, fa prove implicite di matrimonio con Luca Cordero di Montezemolo. Tante sono le cose che sono state messe a bollire in pentola, in Italia. Tante le faccende già messe in pentola, e già bruciate. Tante finiranno in pentola nel futuro. Ma nulla di tutto questo è per noi. Per noi, perché la nostra vita continua immutata, perché la crisi, per noi, non è passata. Perchè la quotidianità è faccenda dimenticata, lassù. Ci pensavo camminando ieri sera per Lecce.