E’ vecchia ma sempre simpatica, ripresa da Striscia la notizia. Guardate la faccia di Emilio Fede appena parte Contessa di Paolo Pietrangeli. “Cooooompagni dai campi e dalle officine…”
Renzo Bossi, dalla maturità all’Inghilterra
C’è la storia di Renzo Bossi. Una storia che ha già scatenato tutta la Rete. La storia dell’incarico da 12mila euro al mese, della carica ad hoc nell’osservatorio dell’expò di Milano… Il contrasto con quanto sempre dichiarato dalla Lega si sa, è sempre stata contraria all’odioso nepotismo di “Roma Ladrona”, al clientelismo, ai collegamenti con i pur veri e drammatici usi criminali di un Sud fermo e prigioniero di se stesso.
Mando Renzo a studiare in Inghilterra, dice il papà Umberto Bossi. Perché qui Renzo è al centro della polemica e di “malignità”. E’ che non ha proprio un cv “inopinabile…”: bocciato tre volte all’esame di stato (l’ha passato, ora, sì), team manager della Nazionale Padana, inventore e promotore di “Rimbalza il clandestino” – per cui è stato anche denunciato dall’Arci – e infine la storia dell’incarico all’Expoj da 12mila euro.
Fini querela Feltri
Lotta, parte seconda. Dopo il caso Boffo, scoppiato e già chiuso, almeno per i più, ecco che Gianfranco Fini querela Vittorio Feltri. Giulia Bongiorno, presidente della Commissione giustizia della Camera e avvocato del presidente della Camera, lo conferma. Il tutto nasce dall’editoriale di ieri: Il presidente Fini e la strategia del suicidio lento. Ultima chiamata per Fini: O Cambia rotta o lascia il Pdl.
In particolare, a far scattare il caso Fini/Feltri sono i riferimenti al dossier a luci rosse del 2000 che, secondo il direttore del Giornale, riguarderebbe uomini di An.
Fini ricordi anche che delegare i magistrati a far giustizia politica è un rischio. Specialmente se le inchieste giudiziarie si basano sui teoremi. Perché oggi tocca al premier, domani potrebbe toccare al presidente della Camera. E’ sufficiente ripescare un fascicolo del 2000 su faccende a luci rosse riguardanti personaggi di Alleanza Nazionale per montare uno scandalo. Meglio non svegliare il can che dorme
Sssshh.
Iraq, lanciò le scarpe a Bush festa per il giornalista liberato
Ve lo ricordate? Lanciò un paio di scarpe all’ex presidente degli Stati Uniti, il predecessore di Barack Obama, il celeberrimo George W. Bush.
“Accusava – pensate – l’ormai ex Presidente USA di essere responsabile della morte di migliaia di iracheni”. Muntazer al-Zaidi è stato liberato, dopo nove mesi dietro le sbarre. E anche qualche tortura.
Ballarò: spostato
E’ guerra? Sicuramente è qualcosa che ci si aspettava. “Ballarò” è stato spostato, ed è scontro in casa Rai. Il programma doveva iniziare martedì. Così non sarà. C’è lo speciale Porta a Porta dell’inossidabile Bruno Vespa. Speciale dedicato che alla consegna in diretta delle prime case agli abruzzesi. Problemi di disorganizzazione, “disorganizzazione incredibile”, fanno sapere dalla Rai. Pura questione di sfiga per la trasmissione di Giovanni Floris?
Gilioli se la ride con amarezza, con un post dal titolo Niente Santoro, meglio Ermanno lo Storpio:
Il 29 settembre, l’esordio di “Parla con me” purtroppo va a incrociarsi con un grande concerto di Massimo Ranieri a Parma, sicuramente più popolare di Serena Dandini, e con la cerimonia di chiusura della sagra di Santa Greca a Decimomannu, splendido e festoso evento in cui gli isolani possono libarsi di pirichittus al limone in quantità dimostrando così in
Alla puntata in questione di Porta a Porta, ospite di Vespa chi troveremo – esattamente all’ora di punta? Silvio Berlusconi, presidente del Consiglio.
11 settembre, l’America ricorda
11 settembre 2001 – 11 settembre 2009. E’ la prima volta di Obama. Il presidente affronta per la prima volta nella sua carica quanto accaduto otto anni fa: gli attentati che hanno cambiato la storia degli Stati Uniti e del mondo. Quattro attacchi suicidi da parte di terroristi di al-Qa’ida contro obiettivi civili e militari nel territorio degli Stati Uniti d’America. 19 terroristi dirottarono quattro voli civili commerciali sulle torri 1 e 2 del World Trade Center di New York, contro il Pentagono, mentre il quarto aereo, diretto contro il Campidoglio o la Casa Bianca a Washington, si schiantò in un campo vicino Shanksville, nella Contea di Somerset (Pennsylvania)
2974 vittime come conseguenza immediata degli attacchi, mentre i dispersi furono 24. La gran parte delle vittime erano civili, appartenenti a 90 diverse nazionalità.
E per un presidente 2.0, anche i ricordi si fanno 2.0. In un’America che oggi dice di non aver paura.
Il premier indisposto
Da Piovono Rane, il blog di Alessandro Gilioli.
Boh, che strano. Se uno va a guardare i giornali in archivio, scopre che il 17 dicembre scorso il premier non è uscito da Palazzo Grazioli, per via di uno strappo alla schiena procuratosi durante la ginnastica mattutina.
Oh, niente, poveraccio, tutto il giorno chiuso a Palazzo Grazioli, non è potuto nemmeno andare al Quirinale per lo scambio di auguri natalizi con Napolitano.
Poi però se uno legge il Corriere di stamattina scopre che il 17 dicembre scorso a Palazzo Grazioli lui non è uscito, ma in compenso è entrato Gianpaolo Tarantini, in una macchina con i finestrini oscurati, e sul sedile posteriore c’erano tre signorine, tra cui questa graziosa brasiliana, che poi è rimasta a intrattenersi con il premier.
Ps: Qui il comunicato ufficiale con cui Palazzo Chigi spiegava l’assenza del premier agli appuntamenti ufficiali (grazie a Fabrizio P. che me l’ha segnalato).
Via|PiovonoRane
Gli spot di Annozero
Dalla newsletter di Annozero:
Buongiorno, Cari amici, sono Michele Santoro e ho bisogno del vostro aiuto. Mancano pochi giorni alla partenza e la televisione continua a non informare il …pubblico sulla data d’inizio di Annozero. Perciò vi chiedo di inviare a tutti i vostri amici e contatti su Internet gli spot che abbiamo preparato a questo scopo e che non vengono trasmessi.
Qui trovate i nostri spot. Su Youtube: Primo spot
Secondo spot.
Su Rai.tv.
E come sempre il nostro sito.
Politica, la grande assente
Un’altra voce si leva oggi contro Silvio Berlusconi. Nella giornata in cui il Corriere della Sera pubblica i verbali di Tarantini – il racconto: “diciotto serate e mille euro a chi restava” – ma anche “donne al pd Frisullo per dei favori. Le accompagnavo nel suo appartamento”, l’Associazione nazionale magistrati si solleva.
L’Anm esprime “indignazione” per le dichiarazioni “inaccettabili” del presidente del Consiglio. Quali? Quelle inerenti le procure di Milano e Palermo.
La lotta alla mafia non può tollerare infondate operazioni di delegittimazione dei magistrati e delle forze dell’ordine, esposti in prima linea nell’azione di contrasto alla criminalità mafiosa
Ieri il Premier, nel corso della sua visita alla Fiera tessile milanese, aveva dichiarato:
So che ci sono fermenti in procura, a Palermo e a Milano. Si ricominciano a guardare i fatti del ’93, del’94 e del ’92. Mi fa male che queste persone, con i soldi di tutti, facciano cose cospirando contro di noi, che lavoriamo per il bene del Paese
La risposta di Marco Travaglio oggi: Le procure complottano? Magari.
Addio a Mike Bongiorno
Addio a Mike Bongiorno. Voleva diventare Senatore a vita. E Silvio Berlusconi si era attivato per realizzare questo suo grande sogno. Se ne va. Aveva 85 anni. Un infarto lo ha stroncato nella sua casa a Montecarlo, dove stava trascorrendo le vacanza. L’uomo dell’indimenticabile Allegria. Con Fiorello aveva conosciuto una seconda giovinezza televisiva. La notizia è subito arrivata in Italia.
Stava per sbarcare sulla tv digitale, su Sky, dopo aver “fatto nascere” l’analogica sin dal 1954. Ha condotto 11 Sanremo. Ne parlano tutti, con toni più o meno sinceri. Lui aveva “acceso” la tv in Italia. Era la storia e un simbolo, e simpatico e antipatico che fosse, era in qualche modo a tutti caro.
Luxuria-Santanché, lite in tv
Un battibecco nella migliore tradizione italica di scontri televisivi. Direttamente da Pomeriggio Cinque. Il tema della puntata: Se sei gay ti tirano le pietre.
Report senza copertura legale
Avete presente Report? A dare la notizia che è già al centro di una vera sommossa internettiana è Aldo Grasso sul Corriere della Sera. Scrive:
Non è un mistero che una trasmissione come quella di Milena Gabanelli sia a rischio. Non solo per compatibilità con la nuova dirigenza ma anche perché il dg Masi le ha tolto lo scudo dell’assistenza legale nonostante non abbia mai perso una causa
Insomma: mamma Rai non garantirebbe più ai giornalisti di Report la copertura legale.
Libertà di stampa, appello Repubblica a 260mila firme
L’appello di Repubblica, di cui abbiamo già parlato, arriva a 260mila firme. Roberto Saviano argomenta:
Nessun cittadino, sia esso conservatore, liberale, progressista, può considerare ingiuste delle domande. In tutto il mondo democratico i governi sono chiamati a dare risposte: è la garanzia che non nascondono ciò che fanno e ne rendono conto all’opinione pubblica. Spero che tutti gli elettori, anche coloro che hanno votato Berlusconi, abbiano il desidero e la voglia di pretendere che nessuna domanda possa essere inevasa o peggio tacitata con un’azione giudiziaria. E’ proprio attraverso le domande che si può arrivare a costruire una società in grado di dare risposte
L’iniziativa lanciata dai giuristi Franco Cordero, Stefano Rodotà, Gustavo Zagrebelsky dopo la decisione del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, di denunciare Repubblica per le ormai celeberrime dieci domande che il quotidiano da mesi gli pone ma alle quali lui non ha ancora dato alcuna risposta. Ecco alcuni nomi eccellenti che hanno aderito.
Lo chiamavano Papi
Perché è un po’ diva, Noemi Letizia. E la giovane diciottenne rilascia interviste. Sceglie un tabloid britannico, il Daily Mail, e le telecamere della tv di Murdoch, Sky. Racconta la sua storia. Nega di essere alla base del divorzio tra Silvio Berlusconi e Veronica Lario.
Tutti possono vedere che non sono io la ragione del divorzio. Come è possibile che la festa di una diciottenne rovini un matrimonio? Se è così, che tipo di matrimonio era? Non ho niente a che fare con questo. Quello che dice Veronica non mi interessa. Sono problemi familiari loro. Io non posso essere incolpata per questo
Noemi racconta, giacché, perché lo chiama papi.