Berlusconi: Giusta reazione militare Israele su Gaza

Berlusconi IsraeleUna giusta reazione” contro “l’ondata terroristica della seconda intifada”. Così il premier, Silvio Berlusconi, giudica la risposta dello Stato d’Israele ai missili di Hamas lanciati dalla striscia di Gaza.

In visita nello Stato ebraico, il presidente del Consiglio ribadisce la sua amicizia nei confronti di Israele e alla Knesset ricorda: “Per noi, come hanno detto sia il papa Giovanni Paolo II che il Rabbino Elio Toaff, il popolo ebraico è un fratello maggiore”.

Gay: Vaticano interferisce sul dibattito del Consiglio d’Europa

Matrimonio-gayGay e Vaticano. Un’altra pagina si è scritta su questo delicato “rapporto”. La parlamentare socialista lussemburghese, Lydie Err, ha etichettato come “inaccettabile e scandaloso” l’intervento del Vaticano sul dibattito in seno al Consiglio d’Europa rigurado le discriminazioni sessuali e unioni omosessuali. La Err ha detto che la Chiesa Cattolica ha inviato una lettera ai membri del Ppe dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa per “suggerire” di votare emendamenti che “snaturano” il documento.

Nella versione attuale si chiede, fra l’altro, di garantire il riconoscimento legale a coppie dello stesso sesso. “Sono stato sorpreso – ha detto il socialista svizzero, Andreas Grossche siano stati presentati tanti emendamenti visto che in commissione il rapporto era stato adottato senza obiezioni e solo con alcune astensioni”. Secondo il parlamentare svizzero è opportuno avere più tempo per riflettere sulla questione che è “molto delicata”.

Papa Benedetto VXI nomina una donna a consiglio Giustizia e Pace

benedettoXVI_3Papa Benedetto VXI nomina una donna laica, Flaminia Giovanelli, per l’incarico di sottosegretario al Pontificio consiglio Giustizia e Pace. E’ la prima volta nella storia che a una donna viene affidato tale ruolo. La Giovanelli, da 36 anni in servizio al Consiglio, è nata a Roma e ha 62 anni.

Ha studiato a Bruxelles, si è laureata in Scienze politiche. Nel suo curriculum vanta anche un diploma in Biblioteconomia e in Scienze religiose.

Parla perfettamente inglese, francese e spagnolo ed è esperta di politiche di sviluppo e del lavoro dell’Organizzazione mondiale del lavoro, del Consiglio d’Europa, dell’Unione Europea, dell’Ecosoc e dell’Economic commission for Europe delle Nazioni Unite.

In una nota del presidente del Pontificio consiglio, card.Peter Kodwo Turkson, e del segretario Mario Toso si legge:

 La nomina della dottoressa Giovannelli conferma la grande fiducia riposta dalla Chiesa e dal Santo Padre Benedetto XVI nella donna e dimostra la sollecitudine della Chiesa per la promozione della dignità e dei diritti della donna nel mondo, questioni di cui si occupa il Dicastero. Ciò si inserisce nel solco dell’impegno profuso dalla Santa Sede sul piano diplomatico.

Agca: “Emanuela Orlandi è viva”

Emanuela Orlandi“Emanuela Orlandi è viva, sul suo caso l’Italia non deve credere alle menzogne della Banda della Magliana“. Lo dice in un’intervista a La Repubblica Mehmet Ali Agca, il “lupo grigio” turco che nell’81 attentò alla vita di papa Wojtyla. Scarcerato ieri, Agca dice di “sapere tutto” sulla rapimento della Orlandi, ma al momento non può svelare i nomi di chi c’è dietro la vicenda: “Posso rivelare che Emanuela è stata rapita da un’organizzazione potente, soltanto per ottenere la mia liberazione e non esiste nessun altro motivo“. “Viene trattata umanamente fin dal giorno del rapimento – continua Agca – e subisce limitazioni del contatto esterno”. L’ex terrorista si augura di portare la giovane in Vaticano entro quest’anno.

 

 

Il Papa incontra Susanna Maiolo

benedetto_xviBenedetto VXI ha incontrato Susanna Maiolo, la donna che l’aveva urtato la notte di Natale nella basilica di San Pietro, facendolo cadere a terra. Il portavoce vaticano, Federico Lombardi riferisce che la Maiolo ha espesso al Papail suo dispiacere per quanto avvenuto”. Dal canto suo il Santo Padre le ha manifestato “il suo perdono“.

Tetto degli alunni stranieri nelle classi, scoppia la polemica

bambini-scuolaTetto di alunni stranieri nelle classi italiane e diritto di cittadinanza. Secondo il presidente dei deputati della Lega, Roberto Cota, la sinistra ha l’obiettivo di introdurre la cittadinanza a breve. Cota, in un’intervista a La Stampa, ribadisce che la Lega:

Non prende in considerazione proposte di riforma della cittadinanza, in cui si venga meno al principio che è necessario attendere 10 anni e poi la verifica del fatto che chi vuole diventare italiano conosca davvero la storia, la lingua, le tradizioni del nostro Paese.

Sulla misura introdotta dal ministro dell’Istruzione, Maria Stella Gelmini, che definisce a partire dal prossimo anno scolastico un tetto del 30 per cento agli alunni stranieri nelle classi, Cota spiega che è lontana dall’idea del partito del Carroccio: “per ora ci basta affermare il principio. In seguito vedremo”.

Mons. Giancarlo Perego, direttore generale della Fondazione Migrantes, riguardo la misura studiata dalla Gelmini ha detto: “riteniamo fondamentale che non ci sia una discrezionalità”. “Ci preoccupa che un dirigente scolastico possa aumentare o diminuire la percentuale”, ma – aggiunge Perego – “riteniamo importante lo sforzo che sta facendo il ministro dell’Istruzione Maria Stella Gelmini” di garantire il diritto all’istruzione.

Rosarno, Frattini: “Non matrice religiosa”. Cei: “Scongiurare xenofobia”

RosarnoLa vicenda di Rosarno continua a far discutere. Mons. Bruno Schettino, presidente della Fondazione Migrantes e responsabile Cei per l’Immigrazione, in una conferenza stampa presso Radio Vaticana, ha detto che i fatti di Rosarno “hanno messo in evidenza la debolezza del sistema di accoglienza e integrazione. È stata una lotta fra poveri e chi maggiormente è stato sconfitto è stato il più povero: l’immigrato”.

Occorre ricreare un clima di maggiore e migliore accoglienza, – aggiunge Schettino – superando le tentazioni di xenofobia che produce paura, mortificazione dell’uomo, perdita di speranza”. Per il governo egiziano i fatti di Rosarno sono frutto di una “campagna di aggressione” contro “le minoranze arabe e musulmane“. A scongiurare la matrice religiosa dell’accaduto ci ha pensato il ministro degli Esteri, Franco Frattini:

Assolutamente non c’è nessuno sfondo religioso. Il problema delle minoranze araba non è mai stato evocato. Si trattava di casi di violenza normale a cui le forze di polizia hanno dovuto reagire: violenze inaccettabili che non hanno niente a che fare con l’Egitto e con gli egiziani che, come comunità rispettano abitualmente le leggi italiane.

Tutta l’Italia, credo tutta l’Europa, ha visto gente dare l’assalto alle case o sfondare e bruciare le macchine. Questo non c’entra assolutamente niente con motivazioni religiose: si tratta di una violenza inaccettabile che giustamente è stata respinta dalle forse di polizia.

Benedetto XVI: “Diffuso dispezzo per la religione”

benedettoXVIL’umanità, nell’anno appena cominciato, “appare ancora segnata dalla drammatica crisi che ha colpito l’economia mondiale e ha provocato una grave e diffusa instabilità sociale”. L’ha detto papa Benedetto XVI al Corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede nella tradizionale udienza d’inizio anno. La “mentalità corrente, egoistica e materialistica, dimentica dei limiti propri a ciascuna creatura e minaccia il creato”. Il Santo Padre è preoccupato per gli atteggiamenti nei confronti della religione:

In alcuni Paesi, soprattutto occidentali, si diffonde negli ambienti politici e culturali, come pure nei mezzi di comunicazione, un sentimento di scarsa considerazione, e talvolta di ostilità, per non dire di disprezzo, verso la religione, in particolare quella cristiana. Urge definire una laicità positiva e aperta.

Aggressione Papa, Maiolo: “Non volevo fare del male al Santo Padre”

papa_benedettoAggressione Papa. Benedetto XVI è stato aggredito da una donna mentre si stava avvicinando all’altare di San Pietro per celebrare la messa di natale. La ragazza, vestita di rosso, salta le transenne e gli si butta addosso. Il Pontefice cade. Il cardinale francese Roger Etchegaray si accascia a terra e si rompe il collo del femore. Attimi di tensione. Attimi raccontati dalla diretta Rai, che fanno il giro del mondo. Si diffondono caos e incertezza. Benedetto XVI si rialza quasi immediatamente, arriva all’altare e inizia la messa. Il Papa è scosso, ma celebra la cerimonia senza evidenti tentennamenti. Legge il testo dell’omelia, ricorda di seguire Dio, abbandonare l’egoismo e la violenza.

Spinto il Papa: un’altra aggressione in questo 2009 calante

Papa Ratzinger

E’ Natale, un Natale molto strano. L’atmosfera è poco schiacciante, sarà che il freddo glaciale dei giorni scorsi, più “attinente” alle festività, ha lasciato spazio a un caldo primaverile soprattutto da Roma in giù. E’ Natale, quindi cinque giorni prima della fine dell’anno. E davvero credevamo che l’immagine del volto sanguinante di Silvio Berlusconi sarebbe stato il grande, drammatico evento con cui si sarebbe chiuso, per noi italiani, il 2009.

E invece no. C’è un altro squilibrato – una squilibrata, per la precisione – e un’altra aggressione. Non il premier è vittima, ma un’altra massima istituzione. Non dello Stato italiano – anche se tanto si sente, nello Stivale – ma della Chiesa Cattolica. Hanno aggredito il Papa. Durante la Messa di Natale di ieri notte.

Benedetto XVI: “Sconvolto a Yad Vashem”

pioxiiLa Chiesa e il mondo ebraico. Pio XII e l’Olocausto. Incroci particolari, di cui ancora non si conoscono bene le caratteristiche. Benedetto VXI nel discorso alla Curia romana ricevuta in occasione degli auguri per le festività ha parlato della sua vista allo Yad Vashem, museo dell’Olacausto di Gerusalemme: “Un incontro sconvolgente con la crudeltà della colpa umana, con l’odio di un’ideologia accecata”. Una frase che rimbalza dopo il riconoscimento delle “virtù eroiche” di Pio XII. In questi giorni si è riaccesa la polemica sulla beatificazione del Papa, a cui nello Yad Vascem, è dedicata una targa sui suoi presunti “silenzi” riguardo il genocidio ebraico nella Seconda Guerra Mondiale.

Beatificazione Wojtyla, card. Danneels: “No a scorciatoie”

papa-giovanni-paolo-IIBeatificazione di Giovanni Paolo II. Alla vigilia del decreto di domani sulle virtù eroiche di Papa Wojtyla, il cardinale, Godfried Danneels, l’arcivescovo di Bruxelles ha rilasciato un’intervista a “30 giorni”. Al mensile sulla Chiesa diretto dal senatore a vita Giulio Andreotti, il cardinale ha dichiarato:

Io penso che si doveva rispettare la procedura normale. Se il processo di per sé avanza velocemente va bene. Ma la santità non ha bisogno di passare per corse preferenziali. Il processo si deve prendere tutto il tempo che serve, senza fare eccezioni. Il Papa è un battezzato come tutti gli altri.

Dunque la procedura di beatificazione dovrebbe essere la stessa prevista per tutti i battezzati. Certamente non mi è piaciuto il grido “santo subito!”, che si è sentito ai funerali in Piazza San Pietro. Non si fa così. Qualche tempo fa hanno anche detto che si trattava di una iniziativa organizzata, e questo è inaccettabile. Creare una beatificazione per acclamazione, ma non spontanea, è una cosa inaccettabile.

Chiesa, Ruini: “Un mondo senza Dio non è possibile”

RUINIIl Cardinale Camillo Ruini, presidente del Progetto Culturale della Cei, intervenuto nel “Faccia a Faccia” di Radio3, ha detto: “Un mondo senza Dio non è possibile nella realtà. Potrebbe essere possibile nella cultura, nel modo di pensare degli uomini, ma siamo lontanissimi da questo. Quando si ammette Dio ne consegue un certo orientamento per la nostra vita, nel significato della nostra vita e anche nel nostro modo di vedere la realtà tutta”. “Ad esempio – prosegue il Monsignore – se c’è Dio l’umanità non è sola nell’universo. Se non c’è Dio l’umanità è sola nell’universo. Già questo ci dice quanto sia significativo l’ammette o il non ammettere Dio”.  Ruini risponde alla domanda sull’esistenza di Dio: “Possiamo rispondere non solo con la ragione. Con l’intelligenza, certo, con la razionalità critica ma anche con la nostra liberta, con le scelte della nostra vita. La questione di Dio assomiglia alla questione dell’uomo. Come la domanda chi sono io, chi sono noi, non è mai una domanda puramente teoretica è una domanda anche pratica, vitale, che riguarda la mia esistenza così è per la questione di Dio perché se Lui c’è o non c’è cambia la prospettiva della mia vita. Allora si affronta questa domanda con l’intelligenza ma anche con tutta la nostra vita. Poi non dimentichiamo che la risposta ci arriva anche attraverso Dio che ci parla”.