Delega fiscale bloccata al Senato

Il Senato ha scelto di rinviare in commissione Finanze la delega fiscale. Una decisione giunta nel momento in cui Palazzo Madama avrebbe dovuto approvare il provvedimento, e che invece rischia ora di esser coinvolta in iter in grado di allungare i tempi e ridurre la portata delle innovazioni. Il rischio (oramai, una certezza) è che il governo a questo punto non riesca a trarre benefici dalla delega, visto e considerato che – anche in caso di accelerazione di tutti i termini – non avrebbe più giorni utili per poter esercitare le deleghe prima della fine della legislatura. Ma a quali norme stiamo rinunciando?

Omofobia, l’Italia che va

legge gayLegge sull’omofobia affossata, e ora il mondo ci guarda.

Affossare la legge contro l’omofobia è stato un passo indietro per l’Italia

Dice l’Alto commissario Onu per i diritti umani, Navi Pillay, che denuncia le scelte del Parlamento, che non tengono conto delle violenze di cui sono spesso fatti oggetto gli omosessuali.

Navy Pillay è la stessa che aveva già criticato il governo italiano per le scelte in materia di respingimenti dei migranti.

Staremo a vedere cosa accadrà.

Foto|Haisentito.it

Taglia-enti? Non esattamente

Ambrogio Lorenzetti, Allegoria del Buon Governo, 1337-1340, Palazzo Pubblico, Siena. La battaglia è lunga e secolare. E’ tutt’altro che una novità, insomma.

Costose, inutili, incancellabili: le (finte) promesse sulle province

Così titolava il Corriere il 4 dicembre.

Che è quasi un eufemismo, rispetto all’analisi impetosa odierna del Sole 24 Ore (quindi faziosa anche questa?), che il Governo ha dovuto mettere sulla sua rassegna stampa on line.
Insomma, nella prima fase di riordino della Pubblica Amministrazione sopravvivono tutti gli enti messi sotto osservazione dal Decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito nella famosa Legge 6 agosto 2008, n. 133 – la stessa della Riforma Gelmini.

Nostra Signora di Confindustria

Tutti noi siamo chiamati a una grande sfida. C’è uno scenario nuovo e irripetibile. Abbiamo la possibilità di far rinascere il Paese

Parola di Nostra Signora di Confindustria, oggi ufficialmente insediatasi dove di dovere. Anche la Signora ha avuto modo di dire che

l’Italia non è un paese per giovani

A me come ai miei coetanei e non solo viene, in effetti, in mente di espatriare almeno una volta al giorno. ALMENO.

Chi è l’Emma? Accento del Settentrione. 43 anni, sposata e madre di una bimba. La sua azienda è specializzata nell’acciaio. Nostra Signora dell’acciaio, di acciaio avrà le palle. Ed è stata eletta con tanto di plebiscito – solo due voti contrari – alla guida di chi veramente comanda, in Italia. Prima donna alla Presidenza di Confindustria, è stata la Primadonna alla Presidenza dei Giovani di Confindustria nel ’96. Una vera e propria chiamata alle armi, nel suo discorso, per imprenditori, politici e anche sindacati.