Strage di Viareggio a rischio prescrizione

Foto:Ap/LaPresse

La strage di Viareggio è una delle ultime più cruente stragi che l’Italia attuale può ricordare. Il presidente della Regione Toscana, ha dichiarato ”La Regione si e’ costituita parte civile- aggiunge – Mi auguro che la giustizia faccia il suo corso e presto. Con la riforma che il Governo vuole varare – osserva Enrico Rossi – c’e’ il rischio, se il processo durera’ piu’ di 2 anni, che il reato di omicidio colposo plurimo cada in prescrizione”.

Questa dichiarazione è stata fatta dopo le ultime notizie che arrivano dall’udienza odierna che ha portato la prossima udienza nei primi mesi estivi del 2012, quindi tra circa un anno e mezzo. Il presidente del tribunale di Lucca Gabriele Ferro ha dichiarato: “mi auspico infatti che l’acquisizione delle prove avvenga a luglio altrimenti a meta’ ottobre”. Successivamente sarà l’udienza preliminare che avverrà prima di Gennaio – Febbraio 2012 . A quel punto,m il processo ci sarà alle soglie del 2012 e inizio 2013.

Congo: Non serve una missione di pace

La situazione del Congo che vi ho riportato qualche giorno fa sulle pagine di PoliticaLive non tende ad attenuarsi, anzi se mai fosse possibile peggiora sempre di più. Continuano infatti incontrastati gli atti di violenza che i ribelli stanno attuando nei confronti della popolazione, tutto questo mentre l’ONU minaccia, da lontano però, azioni nei confronti dei responsabili in capo a questa mattanza.

L’obiettivo delle Nazioni Unite e di mettere in campo altri 3mila caschi blu per proseguire la missione di pace all’interno del paese. Il fatto che mi chiedo è: ma in queste circostanze è forse corretto agire in questo modo? La gente muore, soffre, subisce violenze e l’organizzazione internazionale non reagisce. Cosa faranno questi fantomatici 3mila uomini?

Probabilmente non faranno altro che allungare l’agonia della povera gente che soffre aiutandola a sopravvivere un giorno in più, per poi finire uccisa sotto le mani del carnefice capo. Oppure, ancor più vigliaccamente, difenderanno solo le loro postazioni con maggiore sicurezza. Sarebbe bene forse attaccare chi ha il potere, specie se si sa chi ce l’ha, piuttosto che lasciare che questo possa perseguire nel suo agire. Tutto questo, ovviamente, aiutando nel frattempo la popolazione.

Il Congo e il mese del genocidio

Parlare di certi argomenti, specie alla mattina di un week end che sta per giungere e quindi iniziare, non è certo una di quelle attività che si fanno volentieri. Va però detto che risulta assolutamente inutile lasciare il silenzio riguardo un argomento che, per quanto possa risultare ripetitivo, dimostra quanto la democrazia e il buon senso spesso non siano una caratteristica di tutti. Soprattutto non lo sono per i grandi capi che governano in Congo.

Erba, la nuova Cogne mediatica

porta a porta
Uno strappo ed una concessione alla cronaca, per una serie di considerazioni. Parte domani il processo per la strage di Erba, e tutto è già pronto.
L’unico elemento non certo è la presenza o meno, in aula, in aula di Rosi Bazzi e Olindo Romano. La Corte d’assise di Como ha fissato 16 udienze, da domani a metà marzo, due ogni settimana. Si tenta di avere, per una volta, una sentenza in tempi brevi.
Al di là del fatto di cronaca, di un’efferatezza e dalle peculiarità particolari, quello che colpisce sono i numeri. Il Tribunale ha organizzato gli ingressi: 40 posti in aula per i giornalisti, 30 per il pubblico, uno stanzone poco distante adibito a sala stampa con annesso maxischermo per seguire la diretta del dibattimento.