Zingaretti? Mejo di Veltroni

Pierluigi Diaco – che, udite udite, ha già la sua paginetta su Wikipedia, pensa te –  scrive per Novella 2000 del buon Nicola Zingaretti. Che, in verità e meno sorprendentemente, ha a sua volta una pagina wikipediana. È il fratello più piccolo del Commissario Montalbano.

Si domanda, il Diaco, se, dopo Veltroni (e i suoi evidenti successi) a condurre il Partito Democratico (ammesso che non ammettano che è il caso di smantellarlo prima) sarà il fratello minore del Commissario Montalbano, pardon, Luca Zingaretti.

Riferisce Diaco che il buon Nicola – che su Facebook ha 1.219 sostenitori – sul popolare social network risponde ogni dì ai fans. Ah, Diaco, in realtà qui leggo (ore 0.21 del 5 febbraio 2009): Nicola Zingaretti non ha attività recenti. O forse è quest’altro Nicola Zingaretti, con 4.982 amici? Neanche qui grossi dibattiti comunque…

Roma, i lavoratori +Bus e il servizio disabili. Una triste storia

[Foto| Angela Gennaro] Il servizio +Bus, servizio di trasporto a chiamata per tutti i disabili di Roma e Provincia, si è interrotto il 19 gennaio. Scaduto l’appalto: la Provincia ha dovuto provvedere a predisporre un nuovo bando, che però verrà assegnato tra circa 60 giorni. Nel frattempo, sono rimasti a piedi 6mila disabili iscritti al servizio, e 64 lavoratori. Perché, da un tempo indeterminato che avevano, sono stati licenziati. Alla fine dei 10 giorni di protesta, hanno portato a casa una riassunzione da precari – e a 400 euro in meno rispetto a prima al mese – o, a scelta, la mobilità assicurata dalla Provincia fino al nuovo appalto.

Lavorando nei pressi, passavo spesso da lì all’ora di pranzo. Un giorno, avevo appuntamento davanti alla Chiesa dei SS. Apostoli con un amico, e ho visto il loro banchetto all’angolo. 4 bandiere, poche persone, nessun volantino e un ombrellone. Sedie di plastica e un tavolino. Loro seduti, allegri, colorati e semplici. Mi avvicino, chiedo numi, mi risponde una ragazza sorridente che  mi spiega un po’ e mi accompagna subito dal loro rappresentante sindacale. L’articolo è qui, se interessa.

Il bello è che la vicenda si è aperta, e si è anche chiusa, e le agenzie sono riuscite a battere solo ed esclusivamente una cronaca dei fatti e le dichiarazioni degli assessori coinvolti. Non sia mai, i virgolettati dei lavoratori, soprattutto se sono pochi, bucano meno. E non è una questione di dove stia la ragione o la giustizia.

Legge 81 del 25 marzo 1993, ovvero la legge elettorale per comuni e province

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Come molti di voi avranno notato dal numero spropositato di manifesti elettorali presenti nelle città (a proposito, ma non sarà il caso di smetterla con questo spam elettorale?!?), oggi e domani non si voterà solo per il rinnovo del parlamento nazionale. Il dimissionario ministro dell’interno, Giuliano Amato, ha comunicato ufficialmente che il 13 e 14 aprile sarà “Election Day”, si voterà cioè per le elezioni politiche e per le amministrative comunali e provinciali.
Fa eccezione la Sicilia nella quale, in virtù dello statuto speciale, le amministrative 2008 non saranno svolte in contemporanea alle politiche. Il Governo Regionale della Sicilia non ha ancora deciso la data per le consultazioni locali. Oltre che per le politiche e le amministrative, si andrà alle urne per il rinnovo dei consigli regionali in Valle d’Aosta, in Friuli Venezia Giulia ed in Sicilia dopo le dimissioni del governatore Cuffaro.
La legge 81 del 25 marzo 1993 inserisce per la prima volta l’elezione a suffragio universale del sindaco e del presidente della provincia.
Tradotto, si vota il sindaco o presidente della provincia esprimendo direttamente la preferenza sul candidato scelto. A seconda poi della popolazione residente nel comune di appartenenza, ci troveremo di fronte ad un sistema maggioritario o proporzionale.

Il Pakistan piange Benazir

 Bhutto

Il Paese piange, il Paese lotta. Per i funerali di Benazir Bhutto, si parla di centinaia di migliaia di persone. E le violenze e gli scontri vanno avanti. Un’autobomba è esplosa nella valle di Swat, nel corso di un comizio dei sostenitori del presidente Musharraf. Vittima, un candidato del partito al potere e due suoi sostenitori.