Napoli (Fli): “Le prostitute della politica” – AUDIO. Putiferio, poi le scuse

Angela Napoli è nel novero dei parlamentari eletti nelle file del Popolo delle Libertà e trasmigrati in Futuro e Libertà: membro della Commissione parlamentare Antimafia, da qualche anno vive sotto scorta per l’impegno a contrastare la criminalità organizzata.

Ha fatto della lotta alla legalità sostenuta (quantomeno nella teoria) con intransigenza da Gianfranco Fini un cavallo di battaglia irrinunciabile: quando c’è stato da scegliere in che schieramento proseguire il proprio operato politico, non ha avuto dubbi. E l’ex An si è accodata ai finiani.

In tal senso, è da qualche mese al centro di polemiche politico-istituzionali nè più nè meno di Italo Bocchino e degli altri sostenitori della linea programmatica del Presidente della Camera ma un’intervista concessa oggi a Claus Davi le ha fruttato le prime posizioni delle home pages dei maggiori siti nazionali.

Che avrà mai detto? Effettivamente, il senso delle frasi pronunciate dalla Napoli è tale da provocare una reazione veemente. Dice la dirigente scolastica parlando delle ex colleghe di partito (PdL): “Non escludo che senatrici o deputate siano state elette dopo essersi prostituite“.

Videocracy, dalla Svezia a Venezia (senza passare per Rai e Mediaset)

Neppure lo spot. Sia Rai che Mediaset hanno rifiutato di trasmettere gli spot del nuovo film di Erik Gandini: un film che analizza i trent’anni di tv berlusconiana. La Rai ha vietato la messa in onda del trailer del film ‘Videocracy’. Qui il documento che motiva la scelta.

Il film acconta, con una certa criticità, Mediaset: come è nata e come si è evoluta, dalla culla in avanti. Per la Rai, appunto, l’inequivocabile messaggio politico di critica al governo porta alla decisione in oggetto. Decisione comunicata al mondo da Domenico Procacci della Fandango, distributore della pellicola. Decisione fatta pervenire con la letterina di cui sopra, dedicata da viale Mazzini e che spiega quella che in molti hanno già definito censura.

Tutte contro la Merlin

La famosa legge Merlin che costrinse la chiusura delle case chiuse, aprì quello che si potrebbe definire il flagello “prostituzione sulle strade”. Una piaga che non deve risultare negativa solo per la sicurezza dei cittadini, ma anche delle prostitute stesse che ricordiamo rimangono, seppur con un lavoro discutibile, delle lavoratrici sfruttate.

La proposta che arriva da Daniela Santanchè, portavoce de La Destra, è quella di attivare un referendum, depositato da poco in Cassazione, per definire una base di partenza per la riapertura delle case chiuse.

Un argomento molto sentito dal governo quello della prostituzione visto che sono moltissime le proposte, lasciate però nel dimenticatoio, riguardo questo problema. Una tra tutte quella di Alessandra Mussolini e le sue “zone rosse”.

Una legge fatta da una donna che vuole essere modificata da donne. Che per gli uomini questo argomento sia tabù?

Una tv di comunisti e prostitute

E’ questo ciò che trapela, dalle parole di Silvio Berlusconi, intercettate, legalmente o non è forse più una questione di etica che di giustizia, telefonicamente: la nostra televisione pubblica è costituita solo da comunisti e da prostitute.

L’estratto, che fa da incipit per il titolo, arriva direttamente dalla telefonata fra Berlusconi e Agostino Saccà, responsabile delle fiction tv rai, e che è divenuta un vero e proprio “scandalo” sia per il fatto che, l’ex presidente del Consiglio, fosse in grado di dare “indicazioni” sulle decisioni della tv pubblica, sia per la considerazione che egli ha della RAI.