Solarino riceve il Gay Help Line Awards

Valeria_Solarino

Valeria Solarino sarà ospite di Arcigay Roma. Domani, sabato 24 ottobre, a partire dalle ore 18.00 la protagonista del film prodotto da Maria Grazia Cucinotta ‘Viola di Mare’ presentato con enorme successo al Festival del Cinema di Roma, incontrerà la comunità omosessuale al Gay Center di via Zabaglia 14.
A dialogare con lei saranno Donatella Maiorca, regista del film ‘Viola di Mare’ e Franco Grillini, che presenterà il suo libro ‘Ecce Omo’ (Rizzoli). La Solarino riceverà il Gay Help Line Awards, il riconoscimento per chi si impegna contro l’omofobia.
Il presidente di Arcigay Roma, Fabrizio Marrazzo, spiega:

Sarà un’occasione importante per parlare di quello che è avvenuto negli ultimi giorni, con la drammatica bocciatura della legge contro l’omofobia attraverso il racconto di come è cambiata la comunità lesbica, gay e trans negli ultimi anni. Per la sua straordinaria interpretazione abbiamo deciso di premiare Valeria Solarino con il ‘Gay Help Line Awards’, il riconoscimento per chi si impegna contro l’omofobia

Il film ‘Viola di Mare‘ racconta di due donne che, nella Sicilia dell’Ottocento, si amano e che, con il loro amore, spezzano le ritualità di una terra sempre uguale a se stessa.

Manifestazione a Roma contro ogni forma di intolleranza

manifestazione razzismoIl corteo partirà tra pochi minuti da piazza della Repubblica per arrivare alla Bocca della Verità. Appuntamento a Roma per protestare contro ogni forma di razzismo: sono in migliaia, dicono i Tg. Gli immigrati, e gli omosessuali. Giovedì sera a Roma, davanti ad una discoteca, quattro gay sono stati aggrediti con una mazza da baseball.

E’ esplosa l’intolleranza? Forse. Forse fa anche molta più notizia di prima. Perché non è che prima non accadessero. Ora sono eclatanti, più di prima quando questi episodi – forse quantitativamente inferiori – erano avvolti dal velo del “non fare notizia”.

Foto|Wikipedia

Caso Binetti: Prodi a rischio “aborto”

I problemi per Prodi sembrano non finire mai. Questa volta è il tema dell’aborto a dare una spallata alla scricchiolante maggioranza del premier, che dovrà gestire al meglio la situazione per evitare di ritrovarsi a piedi.

Il nodo della questione è la legge 194, il cui tema è appunto l’aborto. La legge permette, entro i primi 90 giorni di gestazione, di interrompere la gravidanza volontariamente, mentre tra il quarto e il quinto mese è permesso solo in in caso di motivi terapeutici. La 194, che compirà 30 anni nel 2008, potrebbe quindi rivelarsi un’arma perfetta per l’opposizione al fine di sferrare l’attacco finale a Romano Prodi.

Sicurezza: Il governo lascia cadere il dl

Le parole del ministro per i Rapporti con il Parlamento, Vannino Chiti, in mattinata hanno ufficializzato la posizione del governo riguardo il dl sicurezza di cui si ampiamente parlato in questi giorni.

Il ministro ha affermato:

Il governo ha mantenuto l’impegno preso al Senato: la via più diretta e lineare sarebbe stata la possibilità di togliere l’articolo 101-bis, che è improprio come collocazione e con una formulazione in parte errata. Ma non è possibile oggettivamente perché il Senato ha un calendario molto denso dovendo approvare finanziaria e welfare. L’altra strada a cui avevamo pensato, cioè un decreto legge ad hoc per togliere la norma, si è rivelato di difficile applicazione. A questo punto per mantenere l’impegno la via è quella di rinunciare alla conversione del decreto legge e contemporaneamente il ministero dell’Interno, che è titolare del provvedimento, sta valutando la costruzione di un altro provvedimento legislativo.

Il governo quindi fa marcia indietro sul dl sicurezza e decide di lasciare decadere i termini di scadenza per questo dl, al fine di prepararne uno nuovo ed approvarlo entro la fine dell’anno. Una decisione questa che potrebbe risultare decisamente rischiosa.

Una sicurezza incostituzionale

Governo impegnato sul decreto legge sicurezza e il “piccolo” problema di incostituzionalità che si trascina da tempo. Il fatto è che il problema sarebbe veramente un’inezia, se non fosse che la situazione di fiducia traballante della maggioranza in questo periodo, lo stia rendendo un problema improbo da risolvere. Tanto complicato che, in data odierna, la seduta della Camera è stata sospesa e rinviata a mercoledì mattina per poter permettere a chi di dovere di prendere una decisione in merito.

Cerchiamo di capire dove sta la problematica di questo decreto legge e il perchè comporti tutti questi impedimenti burocratici.

Non è il decreto sicurezza nella sua totalità a causare questa situazione, quanto una norma in esso contenuta, la cosidetta norma antiomofobia che prevede un giro di vite nei confronti di chi dovesse compiere atti di discriminazione anche in relazione all’identità di genere.