Berlusconi-Gheddafi: nel 2009 il premier svenne aspettando il leader libico

Foto: Ap/LaPresse

Berlusconi-Gheddafi. Secondo un cablaggio di Wikileaks il presidente del Consiglio avrebbe ricorso a due iniezioni di cortisone per il ricevere il colonnello libico nel giugno 2009.

Per il famoso sito internet il premier “quasi svenne” all’aeroporto di Ciampino mentre attendeva il leader della Libia, che nei giorni precedenti alla visita minacciò di annullarla. Minaccia che costrinse Berlusconi “a due iniezioni di cortisone” per accoglierlo.

E’ quanto si apprende nel resoconto del viaggio a Roma del leader libico dell’ambasciatore italiano a Tripoli, Francesco Trupiano, all’ambasciatore americano e quelli europei.

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Ennesimo spettacolo ad hoc intorno alla figura del leader libico, Muhammar Gheddafi. Roma presta il fianco; mai stata inospitale, la Capitale. Solo che, stavolta, i giudizi rispetto agli avvenimenti che si susseguono cominciano a essere agli antipodi. Tra chi apprezza e chi disprezza, chi avvalla e chi scuote il capo. Altra pattuglia di giovincelle (non le 500 di ieri ma buone due centinaia) all’Accademia libica per creare la giusta cornice in occasione dell’ennesimo intervento del Colonnello con tanto di – seconda volta in due giorni – lezione di Corano.

Elogio dell’Islam tra sorrisi ammiccanti e gonne (più o meno lunghe). A seguire, due visite ufficiali: alle 17 Gheddafi e Silvio Berlusconi visiteranno una mostra fotografica all’Accademia libica mentre in serata verrà celebrato a dovere l’anniversario del Trattato di amicizia: previsti uno spettacolo equestre (con 30 cavalli berberi) e il Carosello dei Carabinieri alla caserma Salvo D’Acquisto; infine, il Premier offrirà al leader libico e agli altri 800 invitati una cena a interrompere il digiuno voluto dal Ramadan.

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Il Colonnello Muhammar Gheddafi sbarca a Roma per la celebrazione del secondo anniversario della firma del trattato di amicizia con l’Italia: accolto in pompa magna dal ministro degli Esteri Franco Frattini e dall’ambasciatore libico Hafed Gadur.

Il leader libico ha messo piede a Ciampino appena dopo le 13 dopo una serie di rinvii e anticipi. Solito abbigliamento tradizionale, due amazzoni al fianco e armamentario consueto fatto di tenda e piantoni (ubicata in zona Cassia).

Due giorni nella Capitale cominciati presso la sede dell’ambasciatore – raggiunta su limousine bianca – e deliziata dalla presenza di cinquecento ragazze reclutate dall’agenzia Hostessweb: si vocifera – malelingue? beninformati? – di un gettone di presenza per la comparsata (dicono i rumors: 70 euro a testa con un solo diktat: “Non si parla con i giornalisti“) anche se parte delle stesse ha confessato di non aver ricevuto alcuna direttiva circa il comportamento da tenere.

Migranti, nuovo respingimento

respingimenti
Rispediti indietro 75 somali. Tra loro, tre minorenni e 15 donne in attesa di asilo. Venivano dalla Libia, viaggiavano su un un gommone, erano da giorni in navigazione nel mar Mediterraneo. Intercettati prima da una motovedetta maltese, si stavano dirigendo inequivocabilmente verso la Sicilia. Ecco allora la comparsa di un pattugliatore d’altura della Guardia di Finanza che a Capo Passero li attendeva per ridirigerli verso Tripoli. Tutti, tranne un uomo ferito – ha alcune costole fratturate – trasferito in un ospedale in provincia di Ragusa.

Nel frattempo, Silvio Berlusconi è da Gheddafi. A Tripoli, insieme al colonnello, celebra il primo anniversario del trattato italo-libico. In questa occasione verrà anche posata la prima pietra della nuova autostrada costiera che verrà realizzata a simbolo del risarcimento italiano al colonialismo.

Tripoli, Frecce Tricolore e Berlusconi on air

Tripoli, il 1 settembre, festeggia. Festeggia i 40 anni della rivoluzione di Muhammar Gheddafi. Ma a celebrare il leader libico non ci saranno nè il presidente francese Nicolas Sarkozy, né il presidente con il primo ministro russo, Dimitri Medvedev e Vladimir Putin. Fonti del Cremlino precisano che entrambi hanno già impegni precedenti: Medvedev, pur avendo ricevuto un invito, quel giorno ha l’agenda già impegnata. Putin, dice il suo portavoce Dmitri Peskov, il primo settembre prossimo il premier sarà a Danzica per una visita già concordata precedentemente.

Alle celebrazioni indette a Tripoli il prossimo 1 settembre ci sarà, invece, Silvio Berlusconi. Che manderà anche le Frecce Tricolore.