Perquisita la casa di Gianluca Cassieri. Misteri sull’hard disk del suo computer

Perquisita la casa di Gianluca Cassieri a Roma. Mistero sull'hard disk

Continuano le indagini per cercare di ricostruire la vita di Gianluca Casseri, il killer che ieri ha ucciso due senegalesi a Firenze e ne ha feriti altri tre per poi togliersi la vita. Gli investigatori stanno effettuando diverse perquisizioni in queste ore, quella, ovviamente, più accurata viene svolta nell’abitazione di Cassieri a Firenze una piccola casa vicino a piazza Dalmazia dove si è sfogata la sua furia omicida nel pomeriggio di ieri.

C’è un giallo, però, che avvolge queste prime indagini, la scomparsa dell’hard disk di Cassieri. L’hard disk del computer di casa, non è stato trovato. Alla luce di questa nuova scoperta gli investigatori non pensa più che si sia trattato di un raptus di follia dell’uomo, ma più possibilmente di una resa dei conti o di un’ideologia contorta ed omicida che viveva nell’uomo.

Sparatoria a Firenze. Killer uccide due senegalesi

 

Sparatoria a Firenze, killer uccide due senegalesi e si suicida

Gianluca Cassieri, così si chiama il militante di Casa Pound di Pistoia, oggi ha preso in mano la sua Magnum 357 ed è andato in centro a Firenze per compiere l’estremo gesto. La sua rabbia nei confronti delle persone Senegalesi lo ha portato a sparare più volte in centro a Firenze, uccidendo tre persone e poi ad uccidersi lui stesso. Questo ultimo dato, ancora da verificare.

La prima raffica di colpi è stata sparati nei pressi del mercato di piazza Dalmazia, nella zona nord della città. Cassieri in un primo momento è iniziato a scappare verso la sua macchina, quando ha trovato un proprietario di un banco che cercava di bloccargli la strada, lui gli ha puntato la pistola contro “Fossi in te ci penserei…”. L’uomo è poi scappato fra i banchi del mercato.

Pacco Bomba nella caserma della Folgore

Foto: Ap/LAPresse

Si apprendono da fonti vicine alla polizia di Livorno che un pacco bomba è esploso all’interno di una caserma della Folgore. Sono poche e frammentarie le notizie in merito a quanto avvenuto poche ore fa all’interno della caserma, l’unica notizia sicura è che uno dei militari presente in caserma è stato ferito gravemente ed è stato necessario amputargli due dita. Il pacco sarebbe stato consegnato in caserma intorno alle ore 16.00.

Il militare ferito è stato trasportato prima in ospedale e subito dopo al CTO di Firenze.

Nuova toponomastica in tempi di crisi


Nuova toponomastica in tempi di crisi: Piazza un altro. Via le mani dalla Costituzione. Via Berlusconi. Tutti in piazza.

Creatività al potere per Nessun Dorma, un gruppo spontaneo di studenti, professionisti e precari. Stamane la toponomastica delle principali vie e piazze di Roma, Firenze, Milano e di altre città non era più la stessa. Un blitz creativo per comunicare la propria indignazione nei confronti del potere, Silvio Berlusconi in testa.

Pd, Renzi: “Fini inaffidabile. Veltroni – D’Alema, basta: si apra a nuovi dirigenti”

Matteo Renzi da Firenze, di cui è primo cittadino dopo aver raccolto le preferenze degli elettori chiamati a indicare il prescelto lo scorso 22 giugno 2009, è una delle nuove leve del Partito Democratico: tra le caratteristiche che gli si riconoscono in maniera condivisa, quella di non avere peli sulla lingua e di trascurare con enorme piacere  i formalismi più inutili. Sa volgere critiche feroci agli avversari ed è anche uno dei più autocritici nei confronti del partito di provenienza.

Riflette, analizza e parla. Dalla sua bocca – in momenti recenti della storia politica – sono arrivate frecciate ai vertici del Pd (“Due mandati e a casa“) e linee programmatiche con le quali dare un’anima al partito. Oggi, in occasione della videochat con i lettori de La Republica, Renzi ha rimarcato – semmai ce ne fosse bisogno – il concetto e messo in allarme chiunque punti su eventuali alleanze con il Presidente della Camera: “Non ci si può fidare di Gianfranco Fini. Chi nel centrosinistra, accecato dall’antiberlusconismo, immagina di fare l’accordo persino con Fini deve sapere che stiamo parlando di un signore che si è accompagnato per anni con Le Pen e Almirante, persone con cui io non voglio avere nulla a che fare. Lo stesso Fini, che ha detto tutto e il contrario di tutto, è stato per 16 anni il cavalier servente del cavaliere primo ministro e ora, improvvisamente e per una vicenda privata, probabilmente hanno litigato. Se fanno un accordo Mattarellum-lodo costituzionale non è che la conferma dell’inaffidabilità di Fini“.