Yara Gabirasio, nei polmoni trovata della polvere da cantiere

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Dopo alcuni mesi di silenzio, si torna a parlare del caso di Yara Gambirasio, la ragazza di Brembate di Sopra, uccisa in circostanze ancora sconosciute. Secondo la trasmissione Iceberg dell’emittente Telelombardia, durante l’autopsia sul corpo di Yara, nei polmoni della ragazza sarebbero state ritrovate delle tracce di polvere da cantieri, il che riporterebbe le indagini sul cantiere di Mapello, luogo già visitato dai Carabinieri in una prima fase, ma poi non più considerato.

Telelombardia cita fonti molto qualificate, che hanno avuto modo di seguire l’esame autoptico che è stato svolto sul corpo della 13enne. Nessuna conferma, però è arrivata da Carabinieri. Nel caso dovesse essere confermata, si spiegherebbe anche perché i Cani nei primi giorni di ricerche, si siano diretti verso il cantiere di Mapello.

Yara Gambirasio, spunta un nuovo testimone

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Continuano senza sosta le indagini per ritrovare l’assassino di Yara Gambirasio, la ragazza di Brembata di Sopra, scomparsa a Novembre e ritrovata circa trenta giorni fa. Secondo quanto emerge dalle indagini, ci sarebbe un presunto testimone, che avrebbe visto nel campo dove è stata ritrovata Yara, due scooter. L’uomo che è voluto rimanere anonimo, ha inviato una lettera alla redazione del giornale L’Eco di Bergamo. Sarebbe un agente di commercio di 40anni che quella sera, si trovava vicino al quel parco, in compagnia di una prostituta.

Riportiamo alcuni stralci della lettera: «La donna mi ha portato nello spiazzo esattamente di fronte al campo – si legge in uno stralcio della lettera – Avvicinandomi al limite della strada notiamo che non ci sono auto in zona, ma due scooter parcheggiati di traverso: non mi sembrano scooter grandi, da patente, anche se non me ne intendo di moto, sono scooterini da ragazzi. C’è un casco a terra e uno sulla sella».

Chi ha ucciso yara? DNA da tampone salivare

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Continua il giallo sull’assassino di Yara Gambirasio, continuano anche le ricerche da parte degli investigatori del DNA ritrovato sul luogo del ritrovamento del cadavere di Yara, la ginnasta scomparsa il 26 Novembre 2010, e ritrovata morta dopo tre mesi di ricerche. Secondo l’EX comandante del RIS di Parma, Luciano Garofano, un prelievo di DNA su un gran numero di persone, potrebbe portare alla soluzione del caso. Ecco l’affermazione dell’ex comandante del RIS all’eco di Bergamo: “Credo che il prelievo del Dna a un numero così grande di persone potrebbe essere una soluzione”.

Garofalo aggiunge anche, che si stanno sottoponendo a tamponi salivari, i genitori delle ginnaste del centro sportivo, gli operatori del cantiere ex Sobea di Mapello e i frequentatori del palasport che potrebbero essere venuti in contatto con Yara.

Chi ha ucciso Yara? Due armi ed una Donna

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Come vi annunciavamo già ieri in un nostro articolo, sembra sia stato ritrovato del DNA estraneo sul luogo del ritrovamento di Yara Gambirasio. Secondo le prime analisi della giornata di ieri, il DNA non è di una persona, bensì di due, un uomo e una donna, la seconda molto più probabile della prima, dove ancora si stanno eseguendo gli accertamenti del caso. Un’altra importante notizia emerge da queste prime analisi sul corpo di Yara.

La ragazza di Brembate di Sopra, sarebbe stata uccisa da due colpi alla schiena, sferrati da un’arma contundente si pensa un coltello adesso, ma nessun certezza vi è sull’arma ancora. Le indagini che si stanno svolgendo sul corpo della ragazza, stanno portando gli investigatori ad affermare che il corpo sarebbe stato sempre sul luogo del ritrovamento, fin dal giorno della scomparsa della ragazza ma la neve, che l’ha coperto per circa venticinque giorni, ha ostacolato il ritrovamento.

Chi ha ucciso Yara? Trovato del DNA estraneo

 
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Secondo quanto trapelato di recente dalle indagini della procura e secondo quanto dichiarato dal giornalista di NewsMediaset, Enrico Fedocci, sarebbe stato trovato del DNA estraneo nel luogo di ritrovamento del corpo di Yara Gambirasio. E’ ancora prematuro definire se il DNA sia maschile o femminile, attualmente, nessun conferma e neanche smentite, sono arrivate degli uffici della procura.

Nella giornata di ieri, i genitori di Yara sono stati a colloquio con il procuratore per circa un’ora e mezza. Il procuratore di Bergamo Massimo Meroni riguardo le indiscrezione del giornalista Mediaset ha dichiarato “Non mi risulta: stiamo lavorando, tutto è possibile“.

Yara Gambirasio, 90 giorni dalla scomparsa ancora nessuna traccia

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Era il 26 Novembre 2010 quando Brembate di Sopra, veniva colpita dalla scomparsa di Yara Gambirasio, la giovane 13enne che ha distanza di 90 giorni da quel triste pomeriggio, ancora non vi sono tracce. Gli investigatori, come anche i famigliare, continuano comunque a sperare e continuano le ricerche. Il questore di Bergamo, Vincenzo Ricciardi, intervistato da TMNews dichiara. “Rispetto al primo giorno per noi nulla è cambiato – ha spiegato – Non c’è un solo uomo in meno impegnato nelle ricerche e non c’è un solo investigatore di alto livello che ha mollato il campo e le indagini. Proseguiamo nel nostro lavoro, che è difficilissimo, senza alcun intento di arrenderci”.

Un silenzio delle tv e dei giornali, chiesto dalla famiglia di Yara, ha portato a zero tutte le notizie sulle indagini. Continua Ricciardi, “forse qualcosa è cambiato per la stampa, perché è scattato il silenzio richiesto dalla famiglia al quale devo attenermi come prima e più di prima per quanto riguarda il merito delle indagini. Ma per noi – ha ribadito – non è cambiato nulla, andiamo avanti”.