Sallusti arrestato per evasione

Il direttore de Il Giornale, Alessandro Sallusti, è stato arrestato per evasione: il giornalista ha infatti violato gli obblighi domiciliari. Di conseguenza, il giudice delle direttissime ne ha convalidato l’arresto per evasione, disponendone l’arresto domiciliare. Il 6 dicembre prossimo il direttore del quotidiano verrà processato per il reato di evasione, rischiando da 1 a 3 anni di carcere. “E’ stato un gesto simbolico” – si è limitato a dichiarare Sallusti al giudice che lo ha appena processato.

Dossier sulla Boccassini, perquisizione al “Giornale”. Indagato membro del CSM

La sede romana del quotidiano “Il Giornale” e l’ abitazione della giornalista Anna Maria Greco sono state perquisite stamattina nell’ ambito di un‘ indagine che vede anche indagato per abuso d’ ufficio il consigliere “laico” della Lega al CSM, Matteo Brigandi, che avrebbe passato al quotidiano di Sallusti le carte di un vecchio dossier, poi archiviato, aperto negli anni Ottanta dal CSM a carico del procuratore aggiunto di Milano ed ex pm Ilda Boccassini. La Boccassini, infatti, è uno dei magistrati che sta conducendo l’ inchiesta relativa al “Ruby-gate” che vede coinvolto il premier: nell’ articolo, pubblicato qualche giorno fa dal “Giornale” con il titolo “La doppia morale di Boccassini”, si ricordava come il magistrato, nel 1982, fu “sorpresa in atteggiamenti amorosi” con un giornalista di “Lotta Continua”. In proposito, si affermava sempre nell’ articolo: “Davanti al CSM si difese come paladina della privacy. E fu assolta. Ora fruga nelle feste di Arcore, ma allora parlò di “tutela della sfera personale”.

Dura la reazione del quotidiano, che, in una nota, considera le perquisizioni “Un nuovo tentativo di mettere il bavaglio alla libertà di informazione e al Giornale in particolare dopo le perquisizioni di pochi mesi fa al direttore, Alessandro Sallusti, al vicedirettore, Nicola Porro, e alla redazione milanese del quotidiano per l’ affaire Marcegaglia”. Il direttore Sallusti se la prende con quella che definisce “la casta dei magistrati” , che, accusa, “per l’ ennesima volta mostra il suo volto violento e illiberale”. Anche il segretario generale della Federazione nazionale della stampa italiana, Franco Siddi, ha difeso i colleghi del “Giornale”, dichiarando: “Nello scontro politica-magistratura non possono essere chiamati a pagare i giornalisti se danno notizie, ancorchè su di esse e sulla loro valenza in termini di carattere pubblico, ciascuno possa avere opinioni diverse”.

Da Feltri a Ferrara: Il Giornale cambia direttore?

A motivare l’eventuale avvicendamento – tra Vittorio Feltri e Giuliano Ferrara – vi sarebbe la necessità di virare rispetto alla line aeditoriale: Il Giornale, di proprietà della famiglia Berlusconi, infatti, ha recentemente intrapreso un percorso di “estrema attenzione” rispetto alle vicende che hanno interessato – in maniera più o meno diretta – Gianfranco Fini.

Il caso Montecarlo, per intenderci, e la costante richiesta di chiarezza – prima – e dimissioni – poi – da parte della terza carica istituzionale. Silvio Berlusconi, in un momento particolarmente delicato rispetto alla tenuta della propria maggioranza da cui lo zoccolo finiano si è di fatto svincolato (confluendo nel gruppo parlamentare di Futuro e Libertà: anticamera al nuovo partito), potrebbe optare per abbassare i toni, modificare la strategia.

Lo richiede la precaria stabilità dell’esecutivo, la cui garanzia di durata è – allo stato attuale – direttamente proporzionale alle decisioni di Fli. Dalla linea aggressiva a quella moderata: da Feltri, appunto, a Ferrara.

Annozero, “io sono l’eletto”

annozeroHanno optato, evidentemente, per lo scontro istituzionale. E adesso Annozero può cominciare. La puntata di stasera è dedicata allo scontro istituzionale che ha avuto e ha ancora luogo dopo la bocciatura del Lodo Alfano. Ci si interroga sugli scenari prossimi futuri.

Si parlerà anche delle polemiche che hanno coinvolto Mediaset, il gruppo De Benedetti ed Il Corriere della Sera. In studio ci saranno il candidato alla segreteria del Pd Pierluigi Bersani, il viceministro Infrastrutture e Trasporti Roberto Castelli, l’editorialista de La Repubblica Curzio Maltese, il direttore di Libero Maurizio Belpietro e il condirettore de Il Giornale Alessandro Sallusti. In collegamento da Como Sandro Ruotolo con Stefania Ariosto.