Saldi, 2 Gennaio a Palermo dopo Milano e Roma

Confermato per il 2 Gennaio l'inizio dei saldi a Palermo, dopo Milano e Roma.

 

Inizieranno subito dopo le feste natalizie i primi saldi della stagione. Quelli che ogni hanno portano nelle casse dei commercianti la maggior parte delle entrate annuali, si prospettano quest’anno come la una vera e propria speranza per le molte aziende ormai colpite dalla crisi economiche. La prima città ad aprire il calendario dei saldi, sarà Palermo, dove i saldi inizieranno il giorno 2 Gennaio.

Città come Milano, Torino, Genova, Venezia, Bologna, Firenze, Ancona e Perugia, i saldi invece inizieranno il giorno 5 Gennaio. Nello stesso giorno anche Napoli, Bari, Cagliari e Reggio Calabria inizieranno con i loro saldi stagionali. L’ultima, in ordine di tempo ad entrare nel vortice dei saldi, sarà Roma la quale avrà il via solamente il giorno 6 Gennaio, giorno dell’epifania.  La Confesercenti, fa notare come “Molti negozianti in realtà già applicano prezzi ribassati per effetto della crisi”, sempre la Confesercenti ricorda che la durata massima per effettuare gli sconti è di 90 giorni.

Delle intercettazioni

Volevate sapere davvero tutto questo? Da Silvio, veniamo a a conoscenza del fatto che 789 Pubblici Ministeri e Magistrati si sono interessati all’uomo di Arcore nella loro attività lavorativa dalla di lui discesa in campo. Prima domanda. Abbiamo 789 comunisti nella nazione e non lo sapevamo? Una bella media, sui 9000 magistrati sparsi sul territorio nazionale (e considerando che la Sinistra è, ad esempio – ma è solo un esempio – scomparsa dal Parlamento). Direte voi: non ha mica detto comunisti. Parla di accanimento giudiziario. Giusto. Dal 1994, 789 tra Pubblici Ministeri e Magistrati non avevano, evidentemente, nessun criminale di meglio da perseguire. Questa non se la perde neppure Beppe Grillo.
Volevate sapere davvero tutto questo? Seconda domanda. Perchè Silvio Berlusconi è andato alla Confesercenti? Certe voci dicono: visto che la Confesercenti si dichiara bipartisan, ma neutra poi non lo è del tutto, è andato volontariamente a prendersi i fischi, per dimostrare che così non è. Terza domanda. Le intercettazioni. Ma voi. Volevate sapere davvero tutto questo?

Silenzio, parla Bankitalia

PIL
Ce ne hanno dette di tutte i colori. Belle e brutte. Positive, e, in tal caso,fondamentalmente incredibili, ma soprattutto, assai più credibili, negative. I numeri dello Stato Italiano, della sua economia, della sua vita quotidiana e a lungo termine, ci rimbalzano un giorno sì e l’altro pure. Spiazzandoci.
Ora arriva anche Bankitalia – ma poi, quella K, perchè? Bankitalia che, giustamente, dopo l’Ue, dopo la Standard & Poor’s, dopo i media stranieri che ci hanno beffeggiato, deve dire la sua. Numeri e dati che non sembrerebbero buoni. Positivi. Previsioni di futuro vicino.
L’ultimo bollettino della Banca d’Italia riporta le seguenti, supposte, verità: il Pil italiano crescerà nel 2008 e nel 2009 molto meno del probabile 1,9% del 2007. Tombola. La Banca d’Italia,insomma, sostiene che la crescita (?) dovrebbe aggirarsi intorno all’1%, e lì assestarsi. Il quadro di riferimento esterno si è deteriorato in misura marcata, rispetto al quadro di luglio. Perchè? Fattori esterni: petrolio e crisi dei mutui, ad esempio, che hanno analoghi impatti sugli altri Paesi. Tutti sulla stessa barca. Magra consolazione, dato che il porto di partenza italico è assai più malandato della media.