Napoli come Beirut: “Sembra ci sia stato un bombardamento”

Le parole del sindaco di Quarto, comune coinvolto nella crisi-rifiuti del napoletano, lasciano sbigottiti:

Sembra di stare a Beirut il giorno dopo un bombardamento.

A leggere sembra che il primo cittadino di Quarto stia esagerando, eppure a guardare le strade della cittadina di quarantamila abitanti l’affermazione rilasciata dal sindaco sembra veramente calare a pennello. Macerie a terra, pietre, pezzi di vetro, cassonetti rovesciati, rottami di carrozzerie di automobili ancora infuocate. Un “tipica” giornata di guerriglia verrebbe da dire.

Napoli: fantocci, spazzatura e Napolitano tardivamente allarmato

cumuli immondizia napoli

La situazione non cambia, la tensione non scende. Il quartiere di Pianura a Napoli è ancora blindato, dopo l’ennesima notte di protesta con autobus incendiati e blocchi stradali per evitare la riapertura della discarica della discordia, quella della contrada Pisani. Non si spengono i roghi in tutta la Campania, soprattutto nella zona vesuviana e quella flegrea, meno grave la situazione nella periferia napoletana. I vigili del fuoco hanno effettuato nella nottata cinquanta interventi.

Le istituzioni si stanno mobilitando. Finalmente, e almeno nella comunicazioni ufficiali. Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, si definisce non preoccupato, quanto allarmato, e aggiunge: Penso che il governo prenderà un’iniziativa al massimo livello. Sono d’accordo con il presidente del Consiglio e con i ministri di Interni e Ambiente sul fatto che ci sia un’assunzione di responsabilità precisa per sbloccare questa situazione.

E il Governo che fa? In una nota, si fa appello alla grande e ferma unità delle istituzioni a sostegno delle azioni, ineludibili e necessarie, intraprese sul fronte dei rifiuti. Punta il dito contro gruppi estremisti: Hanno cercato e cercano di alzare barricate di dissenso. Contro la radicata sfiducia dei cittadini (ma scusi, signora notaufficiale di Palazzo Chigi, chi può volerne alla sfiducia dei cittadini sommersi dal fetore e dalla monnezza?), ribadisce la ferma azione del Governo, che fa sua la garanzia che ciascuno dei siti, a partire da Pianura, sia rigorosamente destinato all’autosufficienza locale. Eppur, non si muove.

Di monnezza e di tensioni. The Neverending Story

Neverending Story

Novanta roghi in 12 ore. Spaventosa media. Soprattutto per la diossina. Petardi nei rifiuti? Sei pompieri feriti. L’autobus? Al rogo anche l’autobus, a Pianura, per opera dei contestatori. Una discarica da riaprire dopo 10 anni a Cercola? Sit-in. Giacchè, anche altri quattro bus del servizio urbano con le ruote forate messi di traverso per impedire l’accesso al quartiere della discarica del contendere. E una gazzella dei carabinieri attaccata con lancio di sassi e di un estintore. Qui, nessun ferito. Napoli? Ieri più di 2.000 tonnellate di spazzatura non rimossa. L’ingresso alla superstrada di Pozzuoli? Bloccato. Se questa non è esasperazione.

Chi siete? Cosa portate? Sì, ma quanti siete? 1 FIORINO!

traffico milano

Chi ha qualche annetto sulle spalle (ne bastano una ventina) sicuramente ricorderà la famosissima frase che viene ripresa nel titolo. Il famoso pagamento di “1 fiorino” veniva richiesto alla coppia Benigni-Troisi in “Non ci resta che piangere”, come dazio per l’attraversamento della dogana del ducato.

Quello che tanto ci faceva ridere vedendo la coppia comica, oggi è divenuto realtà in quel di Milano. Ha infatti esordito, alle 7,00 di questa mattina, il celeberrimo “Ecopass”, il nuovo sistema di controllo per limitare le polveri sottili istituito nella città meneghina.