Giorno Memoria: scritte antisemite e razziste a Roma

AuschwitzGiorno della Memoria. Tutto il mondo politico ha ricordato la barbarie nazista durante la Seconda Guerra mondiale. In questo clima di consenso attorno alle atrocità della Shoah ci sono state, però, due note stonate. La prima a Roma. Nella Capitale, infatti, sono apparse delle scritte antisemite e razziste sui muri di via Cavour e dintorni.

Il presidente della Comunità ebraica di Roma, Riccardo Pacifici, ha così commentato l’accaduto: “Una grande debolezza da parte di questi ragazzotti…”. “Debolezza perché – ha sottolineato Pacifici –  il paese è cambiato, come testimonia la grande mobilitazione in Italia per il Giorno della memoria e che vede il nostro paese all’avanguardia”.

Ritrovata insegna Auschwitz, polizia: “Gli arrestati non sono neonazisti”

AuschwitzL’insegna del campo di sterminio di Auschwitz è stata ritrovata. Lo ha annunciato la polizia tedesca, che ha arrestato 5 persone, fra i 20 e i 39 anni. I ladri sono pregiudicati, ma non sono legati a nessun gruppo neonazista. La scritta “Arbeit machr frei” (il lavoro rende liberi), è considerata uno dei simboli del genocidio degli ebrei durante la Seconda guerra mondiale. Il capo del distretto della polizia di Cracovia, Andrzej Romita, ha dichiarato in conferenza stampa:

Possiamo dichiarare che nessuno dei cinque è membro di gruppi neonazisti. Il loro intento era senza dubbio solo di compiere un furto. Saremo in grado in seguito di stabilire se il reato sia stato commissionato oppure se abbiano agito di loro iniziativa.

Un giorno diverso, per non dimenticare

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In un giorno come questo, la normalità del nostro lavoro, passa in secondo piano.
È il 27 Gennaio 1945, una data che segnerà la salvezza per milioni di persone.
Siamo in pieno regime nazista, sotto l’assedio delle armi per la guerra incombente, quando le truppe sovietiche dell’Armata Rossa, durante un attacco alla città di Berlino, s’imbattono nel centro abitato polacco di Oświęcim, nota a tutti col nome che suscita rabbia, disprezzo e disperazione: Auschwitz.
Costretta a viaggiare nel tempo suscitando ricordi spaventosi, questa città ha ospitato orribili tragedie, indicibili ingiustizie e carneficine rimaste impunite.
La brama di conquista della “razza ariana” e il desiderio concreto di sterminare e cancellare completamente il popolo ebraico e non solo (considerate che ad Auschwitz furono uccisi oltre il 1500000 di ebrei, zingari, omosessuali, testimoni di Geova e prigionieri politici) hanno dato vita al Genocidio Nazista.
I pochi sopravvissuti al campo di concentramento hanno raccontato quello che accadeva nel loro soggiorno forzato ad Auschwitz, intrappolati in quell’orrore senza identità dove la sopravvivenza era l’unica prospettiva.
Lo sterminio non è solo frutto della scelleratezza della Germania nazista ma anche figlio del SILENZIO, di chi, da una posizione autorevole non ha impedito questa tragedia. Solo alcuni si distinsero, lo dimostra l’esempio del Re di Danimarca, che mettendosi simbolicamente una stella gialla (che contrassegnava gli ebrei) fermò con successo la deportazione degli ebrei danesi. Questo purtroppo non accadde in Francia, dove addirittura dopo l’armistizio furono consegnati gli ebrei francesi all’autorità nazista o in Italia dove l’impegno verso gli ebrei si evidenzia, più che altro, nell’intraprendenza di alcuni.

La Repubblica Italiana nel giorno 20 Luglio 2000 decise di riconoscere il 27 Gennaio come la “Giornata Della Memoria”, per non dimenticare le terribili tragedie del regime nazista.

Molti eventi si svolgeranno nel nostro paese, affinche gli orrori vissuti non vadano perduti nel tempo. La Fondazione Memoria della Deportazione pubblica un volume di “Otto lezioni sulla deportazione” mentre uscirà Il film “Hotel Meina”, di Carlo Lizzani.
Noi non dimentichiamo, con l’auspicio che questa ricorrenza non esaurisca in questa giornata il suo spirito.