Stipendi record per i parlamentari italiani

Stipendi record per i parlamentari italiani. La polita in Italia costa sempre di più

Il governo Berlusconi e le presidenze della Camera e del Senato, avevano creato un organo che entro Dicembre 2011, doveva creare una stima di quanto veniva speso per la polita italiani, quindi lo stipendio di tutti i parlamentari con le varie spese accessorie (i porta borse). Tale organo era poi stato confermato dallo stesso Governo Monti.

La commissione, diretta dal presidente dell’Istat Enrico Giovannini, ha dichiarato che il tempo messo a disposizione per effettuare tale ricerca, è troppo poco e quindi non sufficiente per svolgere il compito assegnato. Per la commissione, quindi, svolgere tale operazione è stato impossibile. In italiana, lo stipendio medio di un parlamentare è di 11.283 euro nettamente superiore alla media europea e spaventosamente alto se guardiamo i fratelli spagnoli.

Corruzione: Senato approva mozione Pdl

senatoUna scrematura delle candidature alle cariche regionali e locali e stabilire il divieto “costituzionalmente compatibile alla candidatura ed eleggibilità in Parlamento di chi sia stato condannato definitivamente per delitti contro la pubblica amministrazione”. E’ parte della mozione promossa dal Pdl che ha visto l’approvazione dell’Assemblea del Senato.

L’Assemblea di Palazzo Madama, inoltre, ha approvato anche la mozione della Lega Nord e ha rispedito al mittente, invece, le mozioni dell’Italia dei Valori, dell’Alleanza per l’Italia, per cui Francesco Rutelli aveva chiesto la votazione per parti separate, e l’ordine del giorno del Pd-Udc.

Fiat, tensione al Senato: scontro Scajola-Garraffa

senatoLei non si può permettere di dire che un ministro dice bugie! Lei è un maleducato e un bugiardo”. Tensione al Senato fra il ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola, e il senatore Pd, Costantino Garraffa. Il motivo dell’aria piuttosto agitata è la crisi dello stabilimento Fiat di Termini Imprese.

Garraffa accusa Scajola di dire bugie sul impianto siciliano del Lingotto e il ministro si difende “Siamo tutti impegnati, governo, parti sociali e imprese. Mi rendo conto che siamo in campagna elettorale per le regionali”. Il presidente di turno dell’Assemblea, Domenico Nania, richiama il senatore Garraffa e sospende la seduta.

Berlusconi: “Fiat non interessata a incentivi”

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Incentivi Fiat.Stavamo esaminando” l’erogazione di incentivi al settore automobilistico, però “pare che il principale produttore non sia interessato ad averlo”; comunque “è ancora un capitolo aperto, stiamo discutendo con altri protagonisti del settore auto e vediamo come si metteranno le cose, noi siamo sempre aperti e pronti a dare una mano ai settori che ne hanno bisogno”. Lo ha detto il premier Silvio Berlusconi nel corso di una conferenza stampa a palazzo Chigi a conclusione del Consiglio dei ministri. Le imprese devono avere “un più intenso senso di responsabilità sociale” dal momento che “ora come non mai l’aspetto occupazionale assume alta rilevanza sociale”. L’ha detto, alla presentazione del rapporto sulla sussidiarietà del 2009, il presidente del Senato, Renato Schifani, che sottolinea:

Bisogna avere il coraggio di dire basta ad elargizioni statali se non vengono salvaguardati i posti di lavoro e i presidi industriali. Il patrimonio industriale e produttivo della Fiat di Termini Imerese deve essere salvato, non dobbiamo e non possiamo disattendere questo impegno morale.

Occorre fermare la logica degli incentivi se non è seguita da una attenta e forte politica delle imprese che esalti e tuteli l’occupazione. Gli aiuti dello Stato vanno erogati solo se le aziende rispettano questo preciso dovere etico.

Processo breve, c’è l’approvazione del Senato

senatoIl Senato approva il ddl sul processo breve con 163 sì, 130 no e 2 astenuti. Pdl e Lega Nord hanno votato a favore, Pd, Idv e Udc contro. Il senatore del Pdl, Enrico Musso e il senatore del Pd, Alberto Maritati, in dissenso con il proprio gruppo di appartenenza non hanno votato, volendo “marcare anche fisicamente la distanza da questo ddl“.

Il provvedimento, che ora passa alla Camera, è stato approvato in prima lettura fra i reclami dell’opposizione, che ha puntato il dito contro l’eccessiva ristrezza della discussione in Aula. La maggioranza, invece, ha accolto con favore il passaggio del testo, il cui approdo a Palazzo Madama è di martedì scorso. Il dibattito, quindi, è durato una settimana.

Il testo integrale della lettera di Berlusconi a Senato Schifani (satira inside)

Quando il buon Beppe Grillo si dedica alla satira politica non ce n’è per nessuno. Copio e incollo, sic et simpliciter.
Caro Presidente,
come Le è noto stamane i relatori senatori Berselli e Vizzini, hanno presentato al cosiddetto ‘decreto sicurezza’ un emendamento volto a stabilire criteri di priorità per la trattazione dei processi più urgenti e che destano particolare allarme sociale. Le voglio sottolineare che i processi che mi riguardano non sono né urgenti, né destano alcun allarme sociale. Se così fosse i cittadini italiani non mi avrebbero eletto, altrimenti sarebbero dei fessi come in effetti sono. In tale emendamento si statuisce la assoluta necessità di offrire priorità di trattazione da parte dell’Autorità Giudiziaria ai reati più recenti anche in relazione alle modifiche operate in tema di giudizio direttissimo e di giudizio immediato. La materia mi è ampiamente nota e ha mia approvazione disinteressata, lo posso testimoniare da prescritto a conoscenza dei fatti.
Questa sospensione di un anno consentirà alla magistratura di occuparsi dei reati più urgenti e non di quelli che riguardano la mia alta carica e nel frattempo al governo e al Parlamento di porre in essere le riforme strutturali necessarie per imprimere una effettiva accelerazione dei processi penali, pur nel pieno rispetto delle garanzie costituzionali, eliminando la cronaca giudiziaria, incarcerando i giornalisti e, come extrema ratio per l’imputato, nel caso si tratti di Silvio Berlusconi, di ricusare i giudici.
I miei legali, che ho fatto eleggere per la mia necessaria protezione in Parlamento, mi hanno informato che tale previsione normativa sarebbe applicabile ad uno fra i molti fantasiosi processi (lo giuro sui miei figli, sono sempre stato all’oscuro dell’esistenza di questo Mills) che magistrati di estrema sinistra hanno intentato contro di me per fini di lotta politica. Lo dico a lei, in privato, sono i soliti comunisti di merda. Ho quindi preso visione della situazione processuale ed ho potuto constatare che si tratta dell’ennesimo stupefacente tentativo di un sostituto procuratore milanese di utilizzare la giustizia a fini mediatici e politici, in ciò supportato da un Tribunale anch’esso politicizzato e supinamente adagiato sulla tesi accusatoria. Sono innocente, Craxi è morto innocente, non sono stato iscritto alla P2, la tessera 1816 era intestata a un mio omonimo massone, piduista, golpista e puttaniere.