Il silenzio a Piazza Tiananmen, 19 anni dopo

Il NYT dice. It’s over. Now, it begins. Questo è il sunto di quanto accade negli USA in queste ore. E’ la svolta? Ci sono molte cose che non vengono dette, plausibilmente. Se ci arriva, a novembre… Ci dicevamo ieri a cena. E tutto si vuole tranne che portargli sfiga. La vittoria, la fine e l’inizio di Barack Obama si collega – e il volo non è pindarico – all’altra faccia del mondo.
Penso a piazza Tian’anmen. Dimostrazioni guidate da studenti, intellettuali, operai nella Repubblica Popolare Cinese tra il 15 aprile ed il 4 giugno 1989. Diciannove anni fa si chiudeva una storia che ha riaperto la storia. Quel simbolo. Qui una cronaca di 19 anni dopo.

Il Giornale, non un giornale. Povero Indro

Biagi Montanelli

Questa storia parla della morte di un’idea, in verità consumatasi molto tempo addietro.

La lettura del giornale la mattina presto è una sorta di realistica preghiera mattutina. Uno orienta il proprio comportamento nei confronti del mondo o secondo Dio, oppure secondo ciò che è il mondo. Entrambe danno la stessa sicurezza, quella di sapere come ci si possa stare

Questo era Hegel, tanto per gradire.

Non esiste l’obiettività, diceva Indro Montanelli.

Noi viviamo di truffe. Soltanto dei grandi imbecilli possono parlare di obiettività. Si puù sostituire il desiderio di avvicinarsi ad essa. O una tendenziosità dichiarata, che va applicata in ogni caso

Il patto col lettore, unico padrone, è parlare chiaramente.

Il destino dell’Articolo 21

Rsf
Di appelli pullula la rete. In qualche modo, sarà nata anche per questo. Internet ospita e dà asilo ad ogni istanza. Bella, brutta, vera o falsa. Chi fa giornalismo con la rete deve stare molto attento. Anche se, se ancora esiste e resiste un po’ di romanticismo, il giornalismo fatto solo con la Rete non è, esattamente, più giornalismo. Bando ai romanticismi. Gli appelli, si diceva.
Riportarlo non fa mai male. Dovesse entrare in testa a qualcuno. Testo integrale, perchè poi, insomma, è anche stilisticamente bello. E poi. La Costituzione fa anche 60 anni. Ecco l’ Articolo 21 della Costituzione della Repubblica Italiana.